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In ripresa il mercato degli articoli sportivi, giro d’affari a 13 miliardi

Le esportazioni dei prodotti sportivi italiani hanno ripreso a correre con un +18,5% nel 2021 sul 2020 e un + 8,2% nei primi nove mesi del 2022

di Marco Bellinazzo

 Sport Industry in crescita nel 2022 anche dopo il +15% del 2021

2' di lettura

L’industria degli articoli sportivi, abbigliamento e attrezzature per professionisti e amatori, ha raggiunto un giro d’affari pari a 13 miliardi di euro. La Sport Industry ha superato così le secche della pandemia facendo registrare nel 2021 un incremento di più del 15% rispetto al 2020, e conservando questo abbrivio, nel 2022 si dovrebbe registrare a consuntivo, secondo le previsioni di Cerved, un tasso di crescita superiore al benchmark nazionale (4,77% contro il 3,06%).

I dati sono stati forniti da Assosport, l’Associazione Nazionale fra i produttori di articoli sportivi - che annovera oltre 130 aziende in Italia, 300 brand e 12.000 addetti - mel corso dell’annuale Assemblea Generale tenutasi a Verona la scorsa settimana.

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Le esportazioni

A trainare il comparto è tornato ad essere l’export. Negli ultimi due anni le esportazioni dei prodotti sportivi italiani, al netto delle criticità connesse al nodo approvvigionamento, hanno ripreso a correre con un +18,5% nel 2021 sul 2020 e un + 8,2% nei primi nove mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, per un valore complessivo che a settembre si aggirava intorno a 4,5 miliardi. Principale mercato di sbocco resta quello Usa, seguito da Francia, Germania, Svizzera e Spagna.

Il ritorno degli sport invernali

Sul territorio nazionale, la pandemia ha avuto un impatto significato anche in termini positivi, in quanto l’emergenza sanitaria ha spinto molti italiani a riscoprire la pratica sportiva, con un incremento nelle vendite di abbigliamento e accessoristica dedicati. Il 2021, ad esempio, è stato l’anno dell’outdoor, trend proseguito anche nel 2022 che ha a sua volta segnato il ritorno in grande stile degli sport invernali, fortemente penalizzati durante il lockdown. Il 2022, come segnalato nel report di Assosport, ha di fatto consacrato il padel trasformandolo fenomeno di costume, tanto che, stando a un Osservatorio condotto da Banca Ifis proprio con il supporto di Assosport, gli italiani che lo praticano sarebbero circa un milione (+500% sul 2019) per un numero di campi stimato oltre i 6000, dislocati su tutto il territorio nazionale.

Positive anche le performance del tennis con 3,1 milioni di praticanti, stabile il settore ciclo, mentre piscine e palestre che hanno sofferto molto tra il 2020 e il 2021, nel 2022 hanno cominciato il loro percorso di ripresa appensantito dal caro-bollette.

«Le nostre aziende - ha osservato Anna Ferrino riconfermata al vertice di Assosport per altri due anni - si sono viste costrette ad affrontare una sequenza infinita di emergenze, ma hanno anche dimostrato di saper resistere e reagire con forza a tali prove, adattandosi in fretta ai nuovi equilibri e alle nuove abitudini che stanno tuttora cercando un loro assetto all'interno della società. Ora è fondamentale continuare a investire in ricerca e sviluppo. L’innovazione di prodotto e l'intersezione strategica con la tecnologia, ma anche l’evoluzione verso il digitale, sono il modo migliore che abbiamo per diffondere il nostro know-how all'esterno e rispondere compiutamente alle esigenze del mercato. La sostenibilità è un’altra chiave di lettura importantissima».

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