Incertezza e volatilità pesano sul futuro dei mercati
Secondo la rivelazione di dicembre il 56% degli operatori si attendeva rialzi per il 2020. Per il 47% saranno compresi fra il 3 e il 10% mentre per il rimanente 9% saranno in doppia cifra
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L'incertezza che permane circa l'evoluzione della pandemia, con il rischio di nuove varianti e nonostante l'inizio della campagna di vaccinazione, pesa sul mood dei mercati in vista dei primi mesi del 2021 con un calo dell'ottimismo rispetto a un mese fa seppur ancora su livelli soddisfacenti. E' quanto emerge dal sondaggio di dicembre condotto da Assiom Forex fra i suoi associati in collaborazione con Radiocor il Sole 24 Ore.
Secondo la rilevazione, il 56% complessivo degli operatori si attende ora rialzi, che secondo il 47% saranno compresi fra il 3 e il 10% mentre per il rimanente 9% saranno in doppia cifra. Un mese fa questa percentuale combinata era al 68%. Risalgono al contempo dal 7% al 16% quanti prevedono una fase di indebolimento dei mercati, che secondo un campione del 2% potrebbe essere molto sensibile. Si attesta infine al 28%, in rialzo di 3 punti rispetto a un mese fa, la percentuale di quanti si attendono mercati stabili, una definizione che include variazioni massime del 3% sia al ribasso che al rialzo.
Le incognite degli operatori
"Le conseguenze più severe causate da questa seconda ondata Covid - spiega il presidente di Assiom Forex Massimo Mocio - continuano a pesare sulle prospettive degli operatori di mercato che nel mese di dicembre vedono allontanarsi ancora di più una ripresa stabile e consolidata degli indici. Sono soprattutto i rischi estremi quelli che al momento destano maggiori preoccupazioni, nonchè la percezione di una volatilità sempre più difficile da gestire'".
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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