Jeremy Jauncey: viaggiare è soprattutto uno stato mentale
Una community di oltre 40 milioni e un'agenzia creativa che promuove destinazioni green. Il suo fondatore è diventato un paladino della conservazione del Pianeta.
di Paco Guarnaccia
3' di lettura
Tutto è cominciato nel 2012 con l'apertura di un profilo su Instagram dedicato ai viaggi chiamato Beautiful Destinations che in poco tempo ha raccolto centinaia di migliaia di like. Viste le performance, qualche anno più tardi a Jeremy Jauncey, proprietario di quell'account di successo, è venuta l'idea di trasformarlo in un'agenzia creativa e strategica dedicata al mercato dei viaggi. Un progetto innovativo capace di conquistare oltre 40 milioni di follower. Visto il suo occhio sul mondo, Jauncey è diventato uno dei maggiori sostenitori della conservazione del pianeta. È stato ambasciatore del WWF e di Goldstandard.org, nonché brand ambassador di Panerai che sulla sostenibilità ha puntato moltissimo negli ultimi anni con la realizzazione di orologi in materiali riciclati.
Com'è nata l'idea dell'agenzia Beautiful Destinations? Volevo creare una comunità di persone che celebrasse il potere del viaggio, documentando le loro esperienze con delle foto su Instagram e più crescevamo, più ci siamo resi conto del valore dei contenuti che creavamo e condividevamo per i brand.
Quali sono le caratteristiche che devono avere i vostri contenuti? Abbiamo un form dettagliato che spiega il nostro stile: il tipo di luce che usiamo, il color grading, gli effetti visivi, la velocità dei nostri video, il sound design e tanti altri aspetti che rendono unici i nostri contenuti.
La tua azienda ha milioni di follower. Qual è il segreto per coinvolgere sui social così tante persone nel viaggio? Abbiamo una community di oltre 40 milioni di persone che ci segue: non esiste nessun segreto, ma solo la creazione di un marchio e di un'estetica visiva. Una volta compiuto questo passaggio, bisogna rimanerne fedeli e fornire ogni giorno del valore alla tua comunità.
Cosa significa per te viaggiare? Viaggiare nel mondo è una forza positiva che ti insegna quanto sia importante imparare e rispettare le altre culture, le altre persone e le altre esperienze. Apre la tua mente, ti rende più avventuroso e pronto a cogliere le possibilità per godere al meglio la vita.
Data la tecnologia che ci circonda, il mondo ha pochi segreti. Cosa dovrebbe cercare un viaggiatore al giorno d'oggi? Viaggiare è uno stato mentale in cui cercare la volontà e l'apertura per andare oltre i confini della vita quotidiana e sperimentare situazioni diverse e uniche. Può essere un viaggio lontano da casa o un luogo in cui sono stato tante volte, ma vissuto in un momento o con persone diverse. C'è ancora tanto da esplorare. Ad esempio devo visitare meglio l'Italia.
Quali sono stati i viaggi più belli che hai fatto? Sono cresciuto in Scozia e non avevo mai sperimentato una cultura così diversa dalla mia come nella mia prima volta in Giappone. Ho provato la stessa sensazione in Ruanda, un paese bellissimo che ne ha passate davvero tante e che oggi, anche grazie alle sue politiche di conservazione e sostenibilità, ha un grande successo. Il governo ruandese mi ha invitato a dare il nome a un cucciolo di gorilla al festival Kwita Izina a Kigali: uno dei più alti riconoscimenti di conservazione al mondo, perché la nascita di un piccolo significa la sublimazione di questo processo. Poi, in Nuova Zelanda: a 18 anni volevo diventare un giocatore professionista di rugby e sono andato ad allenarmi con i migliori.
A proposito di sostenibilità, come è iniziata la tua collaborazione con Panerai? È un brand che seguo da quando sono giovane e di cui ho cominciato a indossare gli orologi tre anni prima dell'inizio della nostra partnership, perché ne avevo visti diversi al polso di personalità che rispettavo. Essere accolti ufficialmente dal marchio è stato un sogno diventato realtà.
Quante volte guardi l'orologio durante i viaggi? Spesso. È un promemoria per uscire nel mondo e per sfruttare al meglio le opportunità che ho davanti. Inoltre, visto che abbiamo lavorato insieme per promuovere educazione e consapevolezza della sostenibilità, sono molto orgoglioso di indossare un Panerai e di parlarne con chiunque incontri.
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