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Juventus corre dopo patteggiamento su stipendi

Il club bianconero pagherà una sanzione pecuniaria, senza ulteriori penalizzazioni in classifica per chiudere la vicenda stipendi

di Paolo Paronetto ed Enrico Miele

Il giocatore della Juventus, Federico Chiesa, in azione durante la partita contro il Milan del 28 maggio 2023 (Reuters)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La Borsa accoglie di buon grado l'annuncio del patteggiamento tra la Juventus Fc e la Procura federale della Figc, che chiude il secondo filone d'inchiesta sul club bianconero, quello relativo alla cosiddetta "manovra stipendi", dopo la penalizzazione di 10 punti per il caso plusvalenze. Per il club è stata decisa una sanzione di 718mila euro, più una serie di ulteriori ammende (di importo inferiore) per i dirigenti ed ex dirigenti coinvolti nella vicenda. La decisione elimina le incertezze sul futuro del club (visto che non ci sono state ulteriori penalizzazioni in classifica).

Bisognerà poi aspettare le decisioni Uefa, ma la conferma dell'ingresso nelle coppe (la Juve è matematicamente in Conference League e nell'ultima giornata potrebbe tentare l'aggancio all'Europa League) permetterebbe in ogni caso di iniziare a scontare fin da subito eventuali squalifiche europee.

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La Juventus, «pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive» ha ritenuto di accedere all’applicazione di sanzioni tramite il patteggiamento con la procura della Figc «nel miglior interesse della società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non)». Da questo punto di vista, spiega il club bianconero in una nota, «la definizione di tutti i procedimenti sportivi Figc aperti consente infatti alla società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi».

Questo permetterà, inoltre, al management, all’allenatore della prima squadra e ai giocatori di «concentrarsi sull’attività sportiva e in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie)».

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