L’allarme di Unasca: «Servono esami di guida anche nelle zone rosse e tavolo tecnico col MIMS per la digitalizzazione»
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Esami di guida anche nelle zone rosse e pieno coinvolgimento della categoria nel Comitato tecnico permanente al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibile e ACI/PRA, per il Documento unico di circolazione. Sono le richieste che UNASCA, l'Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza automobilistica, ha illustrato che nel corso di una audizione alla VIII Commissione al Senato, evidenziando l'importanza di una presenza propositiva della categoria nella svolta digitale che vede impegnati sia le imprese che gli stessi automobilisti.
L'altro obiettivo di Unasca, è quello di ripristinare gli esami di guida nelle zone rosse per far fronte agli arretrati di sessioni ed alla attuale carenza di personale esaminatore, con la contestuale richiesta di proroghe per fogli rosa e domande di esame. Secondo i vertici Unasca è proprio la situazione emergenziale ad imporre questo ripristino di esami, che tra l'altro consentirebbe di rilanciare un ruolo professionale dedicato per gli esaminatori, che oggi devono dividersi in altri compiti negli uffici della Motorizzazione. Una situazione da sanare in considerazione anche dell'inadempienza, denunciata da Unasca, di due provvedimenti che erano stati annunciati già lo scorso anno e non ancora attuati, quali gli esami quiz da remoto e l'impiego degli esaminatori in quiescenza.
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