La diaspora dei pm economisti dalla procura della Repubblica di Milano
Pensionamenti, concorrenza della procura europea, trasferimenti tra le cause dell’allontanamento di molti sostituti procuratori esperti in reati economici
di Stefano Elli
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È un vero e proprio esodo quello che vede al centro la Procura della Repubblica di Milano con l’uscita da palazzo di Giustizia di molti magistrati esperti di diritto penale dell’economia e di criminalità economico finanziaria, protagonisti di inchieste delicate sul mondo bancario e finanziario, sulla Borsa e sulla tutela del pubblico risparmio.
Dal pensionamento dell’ex procuratore Francesco Greco e del suo successore facente funzione Riccardo Targetti, alla prima uscita di Alfredo Robledo (nel 2015, in aspra polemica con l’allora procuratore capo Edmondo Bruti Liberati) a quella di Roberto Pellicano (oggi a Cremona). Per giungere a quella, ultima in ordine di tempo, di Roberto Fontana (destinato al Csm) che, proprio poche settimane fa, insieme alla collega Giovanna Cavalleri, ha chiuso l’inchiesta sull’ultimo capitolo della vicenda Mps, quello delle mancate rettifiche di valore in bilancio su crediti inesigibili per miliardi di euro.
Ma molte altre sono le professionalità di spicco che già hanno lasciato la procura milanese per l’European public prosecution office (Eppo), la procura europea specializzata in frodi comunitarie.
Su Plus24 una ricostruzione puntuale che mette al centro dei riflettori il presente e il futuro di una procura che è storicamente presidio naturale di legalità su temi strettamente connessi al ruolo centrale di una metropoli che è da sempre il simbolo italiano dell’economia, della produzione, degli scambi commerciali e dei flussi finanziari.
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