La frenata cinese mette il lusso sotto pressione, paga dazio Moncler
La ripartenza più debole del previsto dell'economia di Pechino pesa sul settore luxury, più esposto al mercato asiatico
di Chiara Di Cristofaro
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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - La ripartenza della Cina più debole del previsto pesa sul settore del lusso europeo, quello più esposto al mercato di Pechino. L'Eursotoxx del comparto è il peggiore e perde oltre l'1% con Moncler che a Piazza Affari è in calo mentre a Parigi perdono quota Lvmh, Kering ed Hermes. In calo in Svizzera i titoli Richemont e Swatch, così come Burberry a a Londra. Gli analisti di Natixis Cib Research sottolineano che «la delusione per il Pmi cinese potrebbe riportare al centro le preoccupazioni macro e aumentare il livello di avversione al rischio».
I dati arrivati nelle scorse ore dalla Cina, infatti, hanno mostrato che l'attività manifatturiera nel mese di maggio è scesa più del previsto e per il secondo mese consecutivo. Il dato è stato il peggiore dal dicembre scorso. Un segnale di debolezza preoccupante per tutte quelle società che avevano scommesso su un forte rimbalzo dell'economia cinese, una volta eliminate tutte le restrizioni per il Covid alla fine del 2022, e che mostra che la pandemia ha segnato più di quanto ci si aspettasse l'economia del Paese.
Unicredit Research: «Ripresa post-pandemia perde slancio»
«La ripresa post-pandemia ha perso slancio - dicono gli economisti di Unciredit Research - con il settore manifatturiero in contrazione e quello dei servizi che rallenta. E' probabile che saranno adottate nuove politiche monetarie e fiscali di supporto, anche grazie alla pressione inflazionistica contenuta che fornisce spazio di manovra». Dopo il dato, lo yuan ha perso terreno tornando sui minimi dal novembre scorso sul dollaro mentre l'Hank Seng a Hong Kong ha perso l'1,9%. La Borsa cinese ha azzerato praticamente i guadagni realizzati da inizio anno ed è vicina a entrare in un mercato Orso.
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