La leadership italiana nelle innovazioni transatlantiche per la Difesa è più importante che mai
Le innovazioni high-tech hanno trasformato quasi ogni aspetto della nostra vita, dal modo in cui comunichiamo con familiari e amici, alle nostre abitudini quando facciamo acquisti, leggiamo, impariamo e viaggiamo
di Theodore Colbert III *
3' di lettura
Le innovazioni high-tech hanno trasformato quasi ogni aspetto della nostra vita, dal modo in cui comunichiamo con familiari e amici, alle nostre abitudini quando facciamo acquisti, leggiamo, impariamo e viaggiamo. Esse stanno ora diventando sempre più la forza determinante nel consentire a un'Alleanza transatlantica oggi rivitalizzata di fronteggiare le minacce alla sicurezza, che vanno dalle tecnologie disruptive, alla guerra informatica, ai cambiamenti climatici secondo dinamiche mai viste in precedenza.
I rapidi progressi ottenuti su diversi fronti stanno dunque guidando una rivoluzione high-tech nel settore della sicurezza, creando nuove possibilità per modernizzare le capacità di difesa, deterrenza, peace-keeping e assistenza umanitaria dell'Italia e della NATO: parliamo di sistemi autonomi potenziati dall'intelligenza artificiale, dall'ingegneria digitale, e dai progressi sostenibili necessari in una nuova realtà contraddistinta dal cambiamento climatico.
L'insieme di queste tecnologie di nuova generazione offre all'Italia un'opportunità senza precedenti per promuovere innovazioni che potrebbero rafforzare definitivamente la nostra sicurezza transatlantica.
La velocità e l'agilità delle forze armate di tutto il mondo stanno progredendo mentre le complesse minacce globali continuano a spingere l'Italia e il resto della NATO verso una nuova realtà di sicurezza. Abbiamo dunque apprezzato l'iniziativa dell'Aeronautica Militare Italiana nel voler riunire, al fine di agire in questo momento cruciale, i rappresentanti del governo, il mondo accademico e l'industria in occasione della Aerospace Power Conference, che si terrà a Roma il 12 e 13 maggio. È stato per noi un onore supportare le missioni dell'Aeronautica Militare nell'arco di 70 dei suoi 100 anni di storia e anche in futuro continueremo a lavorare con lo stesso spirito collaborativo per promuovere innovazioni orientate al futuro. Insieme, siamo più forti.
Oggi, le forze armate sono capaci di creare dei vantaggi competitivi assolutamente dirompenti, estendendo e ampliando la portata delle missioni aeree grazie ad algoritmi complessi e sistemi software avanzati “ad architettura aperta”. L'E-7, il nostro velivolo early warning and control di nuova generazione, ad esempio, è in grado di individuare le minacce e di gestire i conflitti facilitando le comunicazioni tra le forze terrestri, marittime e aeree, mentre il nostro velivolo senza equipaggio per il rifornimento di carburante MQ-25 pianifica autonomamente le rotte e conduce ricerche di sorveglianza sulla base di specifiche aree di ricerca e parametri di no-fly zone forniti da velivoli con equipaggio. Aerei con equipaggio possono ora collaborare con altri velivoli senza equipaggio, grazie anche all'aiuto dell’intelligenza artificiale, per rifornirsi in volo.
Sempre più velivoli non sono solo progettati, ma anche costruiti, testati e sostenuti in filiere digitali che collegano i modelli virtuali ai sistemi fisici, in uno scambio continuo di aggiornamenti. Il nostro jet addestratore T-7, ad esempio, è passato dalla progettazione al computer al primo volo in soli 36 mesi, più velocemente di molti velivoli da difesa. L'utilizzo di una piattaforma digitale come base di partenza dei progetti, ha comportato un aumento del 75% della qualità, riducendo, inoltre, le ore di assemblaggio dell'80% e dimezzando i tempi di sviluppo del software.
Date le minacce alla sicurezza poste dal cambiamento climatico, l'adozione di tecnologie in grado di salvaguardare i vantaggi operativi e la prontezza militare in un ambiente contraddistinto da tale cambiamento è fondamentale. Sostituire i velivoli più vecchi con aerei più nuovi ed efficienti per consumo di carburante offre guadagni sia in termini di efficienza che di riduzione delle emissioni. Anche la rapida crescita dei carburanti sostenibili per l'aviazione, che possono essere adottati sugli aerei esistenti e ridurre significativamente le emissioni di anidride carbonica fino all'80% durante il ciclo di vita del carburante, fa un'enorme differenza.
Le attuali sfide di sicurezza globale hanno già prodotto risultati significativi in termini di cooperazione a livello transatlantico attraendo nuovi partner. Continueremo dunque a collaborare con l'Italia e la NATO per garantire che i rivoluzionari percorsi ad alta tecnologia del settore della Difesa creino vantaggi tali da rafforzare la nostra sicurezza collettiva e costruire un mondo di crescente prosperità. La leadership italiana nella cooperazione transatlantica per le innovazioni nella difesa è più importante che mai.
*Theodore Colbert III è Presidente e CEO di Boeing Defense, Space & Security
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