Le alternative made in Japan a misura di flotte aziendali
Non solo auto tedesche premium ma anche proposte giapponesi dove troviamo modelli come il suv di lusso Mazda CX-60 ibrido plug-in o diesel o la brillante berlina Honda Civic e:HEV
di Corrado Canali
3' di lettura
L’alternativa elettrificata dei giapponesi per le flotte. Tre i brand coi loro modelli ultimi arrivati, a cominciare da Honda con la Civic. L’undicesima generazione della berlina a cinque ampie porte è piuttosto lunga e decisamente bassa e filante, con linee semplici, ma equilibrate e poco vistose. La carrozzeria ha il cofano motore in lega d’alluminio più leggero del 40% rispetto a uno in acciaio per un risparmio di peso del 20% e grazie alla duttilità del materiale si è ottenuto uno spoiler integrato sopra i fanali che sono uniti da una sottile striscia luminosa. Anche l’abitacolo è del tipo lineare con la plancia attraversata da una griglia che include le bocchette del climatizzatore bizona e il cruscotto digitale da 10 pollici nella versione più completa e al centro, a sbalzo, si trova il display di 9 pollici sistema multimediale. I sedili sono soffici, comodi, e lo spazio è più che buono. La Civic è offerta solo in versione full hybrid, battezzata e:HEV e realizzata sulla base di un sistema che è composto da un 2.000 cc a iniezione diretta della benzina da 145 cv che si alterna nel far girare le ruote davanti con un motore elettrico da 184 cv: è lo schema già adottato in tutte le Honda recenti. La Civic è in vendita a prezzi compresi fra 36.900 e 41.400 euro.
Da una berlina ad un suv premium come la Mazda CX-60 plug-in hybrid. Con 474 cm di lunghezza è il più grande modello a ruote alte del brand. Ha un aspetto possente e proporzioni da sportiva, con il cofano molto lungo. L’abitacolo è spazioso e ha un’impostazione classica con finiture originali, ispirate all’artigianato del Sol Levante. I comandi, con tasti fisici, sono intuitivi e il cruscotto digitale configurabile permette anche di ingrandire alcune informazioni. L’impianto multimediale ha tutto il necessario e lo si gestisce dalla manopola nel tunnel. Lo schermo al centro della plancia diventa tattile quando si attivano Android Auto o Apple CarPlay. I sedili sono autentiche poltrone, montate in alto per dominare la strada. Comodo il divano, generosamente imbottito. Disponibile a trazione posteriore o integrale, la Mazda CX-60 è proposta in versione ibrida plug-in a benzina con 328 cv per una sessantina di chilometri percorribili solo in elettrico o ibrida a gasolio da 200 oppure 249 cv. La CX-60 è in vendita a prezzi da 51.915 a 57.8175 euro la plug-in e da 49.900 a 61.200 euro la diesel mild hybrid.
A due anni dal lancio la station wagon di Suzuki la Swace Hybrid si rilancia con l’aggiornamento di metà carriera. Si tratta di un restyling di sostanza perché interessa sia la tecnologia di bordo che il powertrain ibrido. Le novità non hanno interessato il 1.800 cc a benzina da 98 cv, bensì il comparto elettrico, portando la potenza dell’unità a corrente da 72 a 95 CV. La potenza complessiva del powertrain aumenta così del 15% rispetto a prima, e raggiunge i 140 cv. Il plus ha permesso alla nuova Swace Hybrid di scattare da 0 a 100 kmh in 9,4 secondi. La messa a punto del sistema ibrido diminuisce la rumorosità del propulsore e quindi aumenta il confort, poiché permette all’unità termica di girare a regimi più bassi sia in fase di spunto sia a velocità di crociera. Nell’abitacolo della nuova Swace debutta un inedito display touch da 8 pollici dotato di grafiche nitide, dove gira un sistema multimediale aggiornato. Passi avanti anche per la connettività, con la disponibilità di Apple CarPlay wireless per l’allestimento Top, oltre a nuove prese USB di tipo C. Anche quadro strumenti è totalmente nuovo e del tutto digitale con una sezione centrale che ora è dominata da uno schermo da 7 pollici del tipo personalizzabile. La rinnovata Swace Hybrid è in vendita a dei prezzi di 32.500 euro per la versione Cool e di 35.000 euro in quella più completa, Top.
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