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Auto aziendali, cosa fare per non avere brutte sorprese alla riconsegna

In genere tutti gli ispettori sono puntigliosi perché su franchigie e danni minimi, pagati a peso d’oro, ci sono fior di guadagni

di Mario Cianflone

(Halfpoint - stock.adobe.com)

2' di lettura

«Ecco il modulo da firmare, è tutto a posto, grazie mille». Poi, l’occhio cade sull’ultima voce, quella del totale: 1.600 euro! E parte lo svenimento.

Ecco una scena immaginaria, ma molto vicina al reale di quel che spesso accade, alla riconsegna della vettura aziendale a fine noleggio. Ma come è possibile dover pagare tanto, quando l’auto era stata tenuta bene, magari non in modo maniacale ma in normali condizioni d’uso?

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Per prima cosa dipende dal contratto e dalla società di noleggio, ma in genere tutti gli ispettori sono puntigliosi perché su franchigie e danni minimi, pagati a peso d’oro, ci stanno fior di guadagni, a discapito dell’utente che affronta il vero psicodramma della riconsegna.

Da una parte, ci sono fornitori di servizi Nlt che impongono contratti e regole d’uso tali da sembrar redatti da un esperto di detailing e pretendono che l’auto sia riconsegnata pari al nuovo. Loro sanno benissimo che questo non è materialmente possibile e speculano sul microdanno da brecciolino (quei buchetti sul cofano), sui lievi impatti tra rim del cerchio e un marciapiede troppo alto per gomme troppo ribassate o sulla piccola sportellata data dal classico idiota che al supermercato parcheggia a filo della nostra macchina anche se c’è lo spazio per l’Enterprise di Star Trek.

Dall’altra ci sono, bisogna dirla tutta, driver che non hanno rispetto per le cose e la sensibilità per capire che non lavare la vettura, non pulire gli interni e maltrattare l’auto producendo graffi e ammaccature vuol dire ridurre il valore della macchina e la sua rivendibilità.

Certamente c’è differenza tra qualche inevitabile segno da stone chipping e guidare su uno sterrato a due metri di distanza da un’altra auto che tira su sassi come una mitragliatrice. Come evitare, dunque l’ansia da riconsegna e un conto salato? Semplice, attenersi alle indicazioni del noleggiatore, stare attenti perché urtare un cerchio non è un “vabbè, ma tanto è la ruota”, fare tutte le segnalazioni in caso di danni e se le franchigie sono alte si può sempre pensare di portare la vettura da un carrozziere: può costare meno, anche se non lo si potrebbe fare, ma di fronte a un noleggiatore “disinvolto” ci si deve pur difendere.

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