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Lotta alla crisi climatica, al via laboratorio europeo guidato da Anci Toscana

È il progetto Climaborough che coinvolge 15 Paesi europei. Si punta a soluzioni per ridurre le emissioni CO2 nelle città che consumano il 65% dell’energia

di Niccolò Gramigni

Afp

3' di lettura

Migliorare i tradizionali approcci alla pianificazione urbana e territoriale e creare un insieme aperto di strumenti che facciano leva sulla transizione climatica nelle città, in particolare in settori come energia, trasporti, rifiuti ed economia circolare, arrivando al meglio all’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, come richiesto dall’Unione europea. Dall’Italia ha preso il via il progetto europeo Climaborough, finanziato dal programma di ricerca europeo Horizon Europe (bando Horizon-Miss-2021) con un contributo di circa 11 milioni di euro (il costo totale è 11,4 milioni): il progetto coinvolge 28 partner di 15 Paesi europei.

Le città coinvolte

Il coordinatore dell’intero progetto è Anci Toscana, otto le città leader coinvolte: Torino (Italia), Atene e Ioannina (Grecia), Differdange (Lussemburgo), Grenoble (Francia), Sofia (Bulgaria), Cascais (Portogallo) e Maribor (Slovenia).

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Intervenire sulla riduzione delle emissioni nelle città è la priorità, dal momento che le città consumano oltre il 65% dell’energia e rappresentano oltre il 72% delle emissioni globali di CO2.

La Sandbox per il clima

L’innovazione di Climaborough si basa su tre aspetti innovativi e l’ambizione di colmare il divario tra la progettazione e l’attuazione delle innovazioni urbane.

Il “Climate Sandbox”, volto a facilitare, da un punto di vista legale e/o amministrativo, la diffusione di soluzioni innovative tecnologicamente e socialmente avanzate in grado di ricatturare le emissioni di CO2 e di adattarsi al cambiamento climatico; il “ClimHub”, che intende promuovere una diffusione capillare di innovazioni sostenibili contro la minaccia climatica, coinvolgendo start-up, solution provider ed enti locali in metodi di replicabilità innovative; il “Climate Service”, che consiste nella raccolta e trasformazione di dati relativi al clima in prodotti personalizzati, quali proiezioni, previsioni, trend, analisi economiche, valutazioni e in generale informazioni utili allo sviluppo di best practice e soluzioni utili per la società nel suo complesso.

Climaborough è partito lo scorso 1 gennaio e la data di completamento è prevista per il 31 dicembre 2026.

Chi sono i partecipanti

Oltre alle città, in totale sono 28 i partecipanti. In Italia ci sono il Politecnico di Milano, il Comune di Torino, la Fondazione Links-Leading innovation & Knowledge for society e Urban Lab entrambi con sede a Torino.

In Germania i partecipanti sono due, l’Helmholtz-Zentrum Hereon Gmbh di Geesthacht e il Daten Kompetenzzentrum Stadte und regionen Dksr Gmbh di Berlino. Per la Francia sono nel team l’Institut Mines-Telecom di Parigi, l’Energy cities, il Grenoble-Aples-Metropole Metro di Grenoble.

Tra i partecipanti anche enti di Norvegia (come il Norges Teknisk-Naturvitenskapelige Universitet Ntnu), Danimarca (Aalborg Universitet), Lussemburgo, Slovenia, Bulgaria, Grecia, Portogallo, Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Bosnia-Erzegovina e Montenegro (quest’ultimo, il Glavni Grad Podgorica è partner). ù

Il piano iniziale

Nei primi sei mesi del progetto le città coinvolte, molte delle quali sono state selezionate dalla Commissione europea tra le 100 aree urbane capofila della missione sulla neutralità climatica, definiranno un piano di sfide da affrontare e superare.

A luglio il coordinatore del progetto, Anci Toscana, lancerà una fase di ascolto del sistema imprenditoriale e delle start up europee per poter vincere le sfide proposte. Successivamente ci sarà una gara europea di appalto innovativo (il cosiddetto partenariato per l’innovazione) che aggiudicherà un budget complessivo di 3 milioni di euro. Tutto questo per intervenire al meglio sulle politiche urbanistiche delle città – tra interventi sulla mobilità, riduzione delle emissioni, piani operativi – e arrivare alla riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030, raggiungendo poi la neutralità climatica entro il 2050.

«Entro settembre le 100 città della missione sulla neutralità climatica dovranno consegnare un piano di azione climatico e uno di investimento – ha affermato Besnik Mehmeti, uno dei coordinatori del progetto -. In questo modo noi cerchiamo di lavorare e accelerare sul processo della neutralità climatica. Il tema è di tutti». «Abbiamo ottenuto uno straordinario risultato ad essere scelti come capofila di questo progetto europeo», ha dichiarato il presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni.


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