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MA*GA una situazione patrimoniale borderline

Il fondo di dotazione iniziale è stato completamente assorbito dalle perdite. Il patrimonio netto è costituito unicamente dal valore delle opere d'arte donate alla Fondazione, inalienabili

di Maria Adelaide Marchesoni

3' di lettura

Il Museo MA*GA porta Andy Warhol a Gallarate con la mostra «Andy Warhol. Serial Identity» dal 22.1 al 18.6.2023 a cura di Emma Zanella, direttrice del museo, e Maurizio Vanni, prodotta in collaborazione con Spirale d'Idee, la Città di Gallarate, patrocinata da Regione Lombardia e sostenuta da Ricola, SEA e Missoni in qualità di main partner. Alla mostra farà seguito anche un progetto speciale presso lo spazio denominato “Porta di Milano all'Aeroporto di Milano Malpensa - Terminal 1” in collaborazione con SEA, main partner della mostra, per la realizzazione d un'installazione ed una compilation degli estratti dello show Andy Warhol's T.V (1980-83).

I conti 2021

A fine 2021 la fondazione “Galleria d'arte moderna e contemporanea Silvio Zanella” che fa capo alle attività del museo MA*GA ha chiuso la gestione con un avanzo di gestione di 5.330 (nel 2020 e nel 2019 il museo aveva registrato rispettivamente un disavanzo pari a 40.956 e 56.704), ma la capitalizzazione di alcune opere donate nel 2021 (Bertocco, Rinaldi, Moccelin e Pellegrini, Milani) hanno incrementato il patrimonio del Ma*Ga per 82 mila euro. La capitalizzazione delle opere d'arte è avvenuta anche nel 2020 a seguito della donazione di un'opera da parte di Marzia Migliora per 140 mila euro, operazione che si è riflessa sul patrimonio netto.

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Il patrimonio netto

Pertanto prima di passare all'analisi del conto economico 2021 occorre sottolineare che a livello patrimoniale il fondo di dotazione iniziale è stato completamente assorbito dalle perdite che il museo ha accumulato dal 2018 e il patrimonio netto risulta costituito unicamente dal valore delle opere d'arte donate alla Fondazione che sono inalienabili. Questa difficile situazione ha richiesto la realizzazione di un piano straordinario con la creazione del Polo Culturale (HIC) che ha dovuto fare i conti con l'emergenza sanitaria e a fine 2021 il museo ha conseguito una gestione in sostanziale pareggio (5 mila euro), senza considerare la capitalizzazione delle opere, al quale ha contribuito anche la positiva accoglienza della mostra sugli “Impressionisti”. Tuttavia il revisore contabile raccomanda per non compromettere la continuità aziendale di “proseguire nelle azioni di razionalizzazione dei costi già intraprese e a reintegrare o a ricostituire, almeno in modo parziale il fondo di dotazione”.

Il conto economico

I proventi totali sono pari a 1,172 milioni di euro quelli da attività istituzionali ammontano a 968.638 euro. Di questi 533.697 euro sono stati stanziati dal Comune di Gallarate, socio fondatore del museo, e altri 434.941 euro derivano da contributi pubblici della Regione Lombardia (61.143 euro) dal Mic (121 mila euro), questi ultimi soci cofondatori, e altri contributi tra cui 17 mila dall'Italian Council. Le risorse da enti privati ammontano a 175.700 euro di cui 98.700 dall'ArtBonus (Ricola, Lamberti, Amici del museo) Fondazione Cariplo (70 mila euro). I ricavi da biglietteria, didattica scuole a altri proventi ammontano a 203.823 euro e quelli da attività connesse sono pari a 51.778 euro. I costi ammontano a 1,193 milioni di euro e la voce più elevata è quella relativa al personale pari a 569 mila euro, mentre le attività culturali hanno richiesto oneri per 405.622 euro, tra questi la mostra degli Impressionisti è costata 259.357 euro.

La collezione

Le opere presenti in collezioni sono oltre 5.500 tra dipinti, sculture, installazioni, libri d'artista, fotografie, oggetti di design e opere di grafica dalla metà del Novecento ai giorni nostri, con aperture sulle ricerche contemporanee internazionali. Il MA*GA come altri musei italiani ha partecipato e vinto il “PAC2021 - Piano per l'Arte Contemporanea” bando promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura che ha permesso l'acquisizione di un fondo di 25 opere fotografiche di Armin Linke dal titolo «Moltiplicazioni», realizzato e presentato nel 2018, dedicato alla città di Gallarate e all'investigazione della comunità cittadina attorno alle attività di restauro della Basilica della città. Le opere saranno parte di una mostra e riallestimento della collezione del museo interamente dedicato alla fotografia nell'estate 2023. Italian Council, come altri bandi ministeriali, ha permesso al museo di realizzare progetti volti alla produzione di opere di artisti come Marzia Migliora (2020), Francesco Bertocco, Nicola Pellegrini e Ottonella Mocellin, Jacopo Miliani (2021).

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