ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’intervista a Attilio Fontana

«Maggiore autonomia e capitali esteri»

Presidente Regione Lombardi

di Sara Monaci

Attilio Fontana

2' di lettura

Qual è il suo modello di sanità?
Il sistema sociosanitario lombardo è, e continuerà ad essere, un’eccellenza a livello nazionale ed internazionale. Per mantenerlo e potenziarlo occorre continuare a lavorare su alcune linee di sviluppo che possono essere così sintetizzate: incrementare l’offerta di prestazioni, garantire la migliore accessibilità a tutti i cittadini per tutti i servizi, sviluppare l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione volta alla semplificazione, rafforzare l’interconnessione nel sistema sociosanitario sia fisica (tra rete ospedaliera e rete territoriale) che digitale (interconnessione dei sistemi informativi), sostenere l’umanizzazione del sistema sociosanitario in tutti gli ambiti, coinvolgere e valorizzare tutti i soggetti operanti nel sistema, anche il Terzo settore e il mondo del Volontariato. Porterò avanti un sistema sociosanitario sempre più vicino al cittadino: la casa diventa il luogo di cura e assistenza, da cui eventualmente indirizzare il paziente all’ospedale.

Cosa ne pensa dell’Autonomia regionale?

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È una richiesta che nasce da tutto il sistema lombardo e i suoi stakeholder – oltre che dai cittadini con il referendum del 2017. Autonomia significa rispondere alle diverse esigenze territoriali, assumersi responsabilità per gestire servizi e risorse in modo più efficiente, ridisegnare le competenze ed attuare un riordino territoriale valorizzando il ruolo dei Comuni e delle Province. Si può partire dalla sanità e dal conseguente superamento della logica dei tetti di spesa che comportano una contribuzione a “silos” invece che il riconoscimento della piena autonomia, nel rispetto dell’equilibrio del sistema sociosanitario, dal punto di vista economico finanziario e della erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza.

Quali aiuti dare al mondo produttivo?

Occorre continuare a rafforzare il tessuto produttivo ed imprenditoriale lombardo, mantenendo la sua attrattività a livello internazionale e la capacità di rispondere al cambiamento e alle transizioni in atto, in primo luogo, alla transizione green e digitale. Penso allo sviluppo di una nuova rete di Technology Transfer Office (TTO) collegata al sistema delle università lombarde, all’elaborazione di un piano strategico a sostegno degli ecosistemi produttivi settoriali per favorire gli investimenti necessari ad affrontare le trasformazioni in corso (digital e green), evitando buchi di filiera e creando collaborazioni tra i diversi attori appartenenti al medesimo ecosistema. Il nostro obiettivo è mantenere il primato in Italia di Regione Lombardia nell’ambito dell’attrattività di capitali esteri.

La politica dei trasporti e delle infrastrutture: cosa occorre fare?

Occorre proseguire e rilanciare la nuova realizzazione o l’avanzamento delle reti di mobilità, anche proseguendo nell’investimento sul rinnovamento dei mezzi pubblici per il trasporto su ferro e su gomma. In particolare, gli impegni essenziali sono: il potenziamento del trasporto veloce tra i principali centri urbani della Lombardia, attraverso nuove infrastrutture ferroviarie, stradali e autostradali; l’aumento dell’efficienza della rete di trasporti al di fuori dei principali nodi urbani; le sperimentazioni delle nuove tecnologie green per una mobilità sostenibile.

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