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Maltempo, nubifragio a Stromboli. Allerta gialla in dieci regioni

Si susseguono gli eventi climatici violenti. Stromboli devastata dalla pioggia violenta. Allerta gialla in dieci regioni. Stato di calamità in Val di Fassa, in Trentino

Nubifragio sulle Eolie: fiumi di fango a Stromboli, gravi danni

4' di lettura

Caldo torrido da record e nubifragi violenti. Sono le due caratteristiche dell’estate 2022. Dopo la Val di Fassa, in Trentino, dove è stato dichiarato lo stato di calamità per l’alluvione e le frane del 5 agosto, ora tocca al Sud Italia, con i nubifragi che hanno colpito prima la provincia di Avellino, poi le isole Eolie: in particolare Stromboli.

Il maltempo ha causato anche numerosi disservizi, come quelli a Villa San Giovanni: a causa delle piogge sulla provincia Reggina, in particolare sulla costa tirrenica - con Scilla e Palmi completamente devastate dall’alluvione - fila di almeno due ore per chi doveva prendere il traghetto tra Calabria e Sicilia. Nei giorni precedenti era stata la volta della Campania, con centinaia di interventi dei vigili del fuoco e il comune di Monteforte Irpino tra i più colpiti.

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Il nubifragio a Stromboli

Le forti piogge che hanno interessato l'arcipelago hanno causato criticità soprattutto a Stromboli: sull'isola allagamenti e colate di fango hanno invaso strade, danneggiato alcune abitazioni e veicoli. Per liberare le strade e mettere in sicurezza le strutture coinvolte sono al lavoro i vigili del fuoco e altre squadre dei vigili del fuoco sono arrivate da Lipari e da Vulcano e il Comune di Lipari ha attivato i bobcat per rimuovere il fango. Volontari della Protezione civile sono giunti da Milazzo.

Sull’isola si è registrato un ferito le cui condizioni non sarebbero gravi, mentre decine di persone, come ha riferito all’Adnkronos il sindaco Riccardo Gullo, hanno dovuto lasciare le loro case. Gullo, ha attivato il Coc (Centro operativo comunale) e il Coa (Centro operativo avanzato) per coordinare gli interventi. Residenti e turisti continuano a ripulire le strade con pale e secchi. Diversi i mezzi di trasporto travolti dalla pioggia e dal fango e ora fuori uso.

Il sindaco: incendio di maggio ha favorito disastro

«E’ un disastro che si aggiunge a un altro disastro. L’incendio di maggio ha devastato la vegetazione di Stromboli e ha messo in pericolo tutta la popolazione. Oggi la loro rabbia è più che legittima» dice il sindaco di Lipari (e delle altre cinque isole delle Eolie eccetto Salina). Il nubifragio che stanotte si è abbattuto su Stromboli ha messo in ginocchio l’isola dove un fiume di sabbia, fango e detriti è venuto giù dalla montagna invadendo strade e case. Un «disastro che si doveva evitare» sottolinea il sindaco, ricordando l’incendio di fine maggio che ha distrutto piante e alberi e che oggi ha fatto sì che il terreno, privo di vegetazione, cedesse sotto la pioggia incessante.

Gullo aveva convocato per il 17 agosto una riunione con l’autorità di bacino e l’azienda forestale che gestisce la Riserva dell’isola di Stromboli per approntare un piano per l’isola prima che succedesse qualcosa. «La pioggia è arrivata prima ma purtroppo anche se ci fossimo riuniti le cose non sarebbero andate diversamente - dice il primo cittadino che valuterà nelle prossime ore se chiedere lo stato di calamità naturale - Bisogna predisporre un piano per Stromboli, per consolidare tutta la zona devastata dall’incendio. Ma bisogna essere realisti: non è un intervento semplice e certo non basteranno un paio di mesi. Evitare altri disastri - conclude - non sarà facile».

Piogge e temporali al Centro-Sud, allerta gialla in 10 regioni

Nella giornata di sabato un nucleo depressionario freddo transiterà da Nord verso Sud lungo le aree balcaniche determinando condizioni di instabilità su gran parte delle nostre regioni centrali peninsulari e al Sud, con rovesci e temporali sparsi, localmente di forte intensità, specie sulle zone interne e montuose.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d'intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l'attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L'avviso prevede dal mattino di domani, sabato 13 agosto precipitazioni sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, dapprima su Lazio, specie i settori orientali e meridionali, Abruzzo, specie i settori appenninici e sul Molise, in estensione a Campania, Puglia, Basilicata e Calabria specie i settori settentrionali. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, sabato 13 agosto, allerta gialla su Campania, Lazio, Calabria, Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo e parte di Toscana, Sardegna e Sicilia.

Frane e allagamenti a Mazzin di Fassa, 05 agosto 2022

Trentino dichiara stato calamità per nubifragio val di Fassa

La giunta provinciale di Trento ha dichiarato lo stato di calamità per i territori dell’alta val di Fassa colpiti, il 5 agosto, da una violenta bomba d’acqua e colata di fango. «Le operazioni di accertamento dei danni sono tuttora in corso e non è dunque possibile definire l’ammontare della spesa necessaria per gli interventi di ripristino e sistemazione - precisa il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti -. Quando la stima dei danni sarà completata, saranno stabiliti i criteri e le modalità di accesso a contributi e indennizzi per i danni causati dalla calamità. Intanto, sono in corso diversi lavori di ripristino in somma urgenza, guardando in particolare alla viabilità oltre che alla riduzione del rischio residuo, in regime di prevenzione urgente».

Il nubifragio si era abbattuto in particolare sui comuni di Campitello di Fassa, San Giovanni di Fassa e Mazzin: in meno di un’ora il cielo ha scaricato 123 millimetri di pioggia. La terra dei boschi, arida per la prolungata siccità, non è riuscita a trattenere le precipitazioni lasciando andare a valle una vera e propria onda di melma e detriti che ha provocato la chiusura delle strade di collegamento e l’evacuazione per 24 ore di 213 tra residenti e turisti.

«I danni al patrimonio forestale hanno interessato le infrastrutture di tutti i tipi: strade, piste e sentieri - si legge nel provvedimento -. Il rilievo dei danni sulla rete sentieristica è al momento sommario, a causa della difficoltà di percorrenza di molti tratti interessati dai danneggiamenti. Risulta inoltre danneggiato il sistema di viabilità comunale, con la necessità di intervenire per il ripristino di numerose strade, nonché la rete idraulica di competenza comunale che richiede parecchie interventi per la riparazione dei danni e di sistemazione su cui si sta già lavorando in somma urgenza. Emerge inoltre la necessità di ripristinare alcuni versanti interessati da fenomeni di smottamento».


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