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Marine Vacht, bella e inscalfibile

Nel quarto lungometraggio di Nicolas Bedos, Masquerade – Ladri d'amore , è una manipolatrice

di Cristiana Allievi

2' di lettura

Un muro invalicabile a difesa di una fortezza inespugnabile. Così è Marine Vacht. Francois Ozon, che l'ha resa celebre con Giovane e bella, dice che ha quell'aria di chi sembra essere sempre altrove. E che fa parte del suo fascino. Ex modella dell'agenzia Traffic, sembra la versione androgina di Laetitia Casta. Il padre, autista di camion (con una compagnia sua intitolata alla figlia) ha fatto causa al fotografo che l'ha ritratta senza veli quando aveva 15 anni. Oggi è un'attrice affermata e madre di Henri, nove anni, avuto con il compagno, il fotografo Paul Schmidt. Nel quarto lungometraggio di Nicolas Bedos, nelle sale dal 21 dicembre dopo essere stato presentato fuori Concorso al Festival di Cannes, Marine è (molto) bella e manipolatrice. Masquerade – Ladri d'amore è un affresco corale. Al centro ci sono Adrien e Margot (Pierre Niney e la Vacth), giovani e bellissimi che sognano una vita migliore. A qualunque costo.

Che tipo di donna è Margot, ai suoi occhi?

«È una donna che ha molto sofferto, e che quindi adesso desidera una vita più agiata per se stessa e suo figlio».

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“Spesso non capisco i personaggi che interpreto nei film”, ha detto in interviste precedenti.

«In realtà è più sottile, non cerco di comprenderli».

Margot è una seduttrice e una manipolatrice, come ha costruito il personaggio?

«Ho lavorato con Nicolas (Bedos, il regista, ndr), si fa giorno dopo giorno. E anche i partner di set contano, abbiamo fatto crescere insieme Margot».

Conosce donne così assetate di cambiamento?

«Nessuna».

Margot non si innamora mai, nonostante lo spettatore lo vorrebbe. Anche lei fatica ad arrendersi ai sentimenti?

«Io non sono i miei personaggi, e la mia vita è molto diversa da quella di Margot».

“La Costa Azzurra è triste”, dice il trailer del film, che è un vero e proprio omaggio a Nizza alle sue feste.

«Non penso che sia un luogo più triste di altri. La cosa che so della Costa Azzurra è che ha quest'aura grandiosa, di posto per ricchi, di grande lusso. Più di altri posti».

Lei va a feste simili a quelle che vediamo nel film, che ricordano molto quelle descritte da Scott Fitzgerald?

«È stata la prima volta che mi trovavo ad assistere a un evento simile. Però mi capita di andare alle feste, ma non ne ho mai organizzata una».

Come reagisce quando le dicono “sei così bella…”?

«Lo trovo gentile».Non la imbarazza? «A volte, può capitare».

È stata fotografata da Mondino, Roversi, Steven Maisel. Chi è il fotografo che ha amato di più?

«A parte Paul, il mio compagno, li ho amati tutti. Hanno personalità molto diverse, e ho lavorato con loro in momenti diversi, è sempre stato “nuovo”».

Com'è Paul quando fotografa?

«Coglie aspetti che dicono tutto della persona che ritrae».

E di lei, cosa sa cogliere che gli altri non sanno cogliere allo stesso modo?

«Il mio sorriso».

Sente la differenza, con lui?

«Certo, perché ci conosciamo molto bene».

Ormai è un'attrice affermata, oggi cosa vuole dalla carriera?

«Sogno di continuare a poter scegliere i film che voglio fare».

Una volta diceva che avrebbe voluto fare l'enologa, la veterinaria, la pilota di caccia… Le torna in mente?

«Mai, era tempo fa ed erano solo passioni non motivate».

Com'è girare con Nicolas Bedos?

«È molto presente, come fosse l'ultima volta su un set. Ed ha un grande amore per gli attori».

Da spettatori dei suoi film ci si sente sulle montagne russe, da attrice che esperienza si fa?

«La stessa, è particolarmente intenso».

Il prossimo film?

«Non so quale sarà. Per ora mi godo le vacanze natalizie».


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