Meloni: «Sul ddl Zan governo ipocrita»
La leader di Fdi chiede lo stop degli accordi commerciali con Paesi omofobi. Per il candidato di Milano martedì 6 luglio il nome
di Nicoletta Cottone
I punti chiave
2' di lettura
«Si è aperto il dibattito sul futuro dell’Europa in cui si sta sostenendo la bizzarra tesi che l’unico modo di essere europeisti sia essere federalisti europei. Io sostengo, con i conservatori, un modello confederale in cui l’Europa si occupi delle questioni serie, ma non entri nelle materie più vicine ai cittadini. Non è tollerabile che il modello federalista sia considerata ortodossia e il modello confederale un’eresia. Lo sosteneva anche De Gaulle. Questo non vuol dire fare nuovo gruppo o nuovi partiti, vuol dire condividere questa posizione, lo fa Ecr con altre famiglie di altri gruppi. Per entrare in quel dibattito abbiamo sottoscritto un documento». Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ospite di Maria Latella a Radio 24, al “Caffè della domenica”.
Il documento delle destre non porta alla fusione dei gruppi
I gruppi europei dei Conservatori e riformisti e Identità e democrazia, di cui fanno parte Fdi e Lega, si fonderanno? «Non stiamo lavorando a una fusione tra i Conservatori e riformisti europei ed Identità e democrazia di cui fa parte per esempio la Lega e Rassemblement National di Marie Le Pen», ha precisato la leader di Fdi e dei Conservatori europei. «Non è quello a cui sto lavorando e non è quello che significa il documento» firmato due giorni fa, «che vuol dire avere una visione comune», ha detto Meloni.
Per il candidato sindaco di Milano ci vedremo martedì e indicheremo il nome
Come mai la destra non ha ancora il candidato sindaco a Milano? «Ci vedremo martedì e confido che uscirà il sindaco di Milano», ha detto la leader di Fratelli d’Italia. Ma Salvini lo dice da settimane, obietta l’intervistatrice Maria Latella: «Ma stavolta l’ho detto anche io e quindi siamo in due», ha detto sorridendo Giorgia Meloni
Su ddl Zan governo ipocrita: stop agli accordi commerciali dove l’omosessualità è reato
«Nel governo Draghi c’è una grande contraddizione» sui temi della lotta all’omofobia. Ha detto Giorgia Meloni nel corso dell’intervista a Maria Latella. «Presenterò un atto in Parlamento in cui chiederò al governo di fermare ogni forma di accordo commerciale con i Paesi in cui l’omosessualità è un reato come Qatar, dove ad esempio faremo i mondiali, o Arabia Saudita. A me le ipocrisie danno molto fastidio: io ci sto nella lotta alle discriminazioni ma bisogna essere seri. Se l’Ue e il governo italiano non vogliono partire da qui, certo che sto dicendo che sono ipocriti», ha detto Meloni. «Mi sta bene che Draghi abbia firmato dei documenti con altri Stati europei» sulla legge di Orban, ma «quelle norme vengono raccontate in maniera un po’ diversa da come sono, io me le sono fatte tradurre e le ho lette: sostengono che nelle scuole non si debba fare propaganda gender soprattutto da parte di associazioni che non rientrano nel sistema formativo ufficiale dell’Ungheria. Tema che in altri termini io pongo in Italia».
Fdi stima Draghi, ma è all’opposizione
C’è contraddizione tra le posizioni di Fdi in Italia e in Europa? «Nessuna contraddizione. Io considero Draghi una persona che rispetto a Conte ha un plus di consapevolezza e capacità di ascolto: è stata sospesa l’iniziativa ridicola del cashback e questo era una proposta di Fdi che noi avevamo presentato al presidente del Consiglio a marzo. Draghi è una persona sensata che sa ascoltare anche proposte dell’opposizione. E noi siamo all’opposizione di Draghi. Nessuna contraddizione».
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