Mercedes aggiorna la Classe E e prepara la nuova generazione ammiraglia Classe S
La Casa della stella rilancia la sfida ai concorrenti di sempre di Bmw con una raffica di novità concentrate sulle berline E o S e sulle varianti Coupè e Cabrio. Ma anche sul business digitale e sulla sostenibilità della rivoluzione elettrica.
di Corrado Canali
4' di lettura
Da sempre la Classe E è la bestseller con oltre 14 milioni di unità, di cui 450.000 in Italia vendute dal 1946 ad oggi, ma anche un modello cruciale per le flette, L'ultima arrivata che sarà in vendita dopo l'estate si annuncia con un restyling estetico e con un famiglia di motori, molti dei quali dotati del sistema ibrido EQ Boost. A cominciare dal 4 cilindri di 2.000 cc biturbo diesel da 265 cv e 500 Nm di coppia che abbinato l'EQ Boost mette a disposizione ulteriori 20,4 CV e 180 Nm nelle accelerazioni più decise. A cui si aggiunge l'altro 4 cilindri turbo a benzina di 2.000 cc da 272 cv e 400 Nm di coppia abbinato all'EQ Boost con gli stessi valori di potenza e di coppia. Passando ai motori a 6 cilindri in linea, la nuova Classe E offre il 3.000 cc da 367 cv e 500 Nm di coppia a cui si aggiungono i 22 cv e i 250 Nm dell'EQ Boost. Stessa soluzione, infine, è prevista per la più pepata fra le AMG, la R 53 4Matic+ con 435 cv e 520 Nm anche in questo caso in abbinamento con l'EQ boost da 22 cv di potenza e 250 Nm di coppia del sistema ibrido coll'unità elettrico e il suo ruolo di generatore.
Oltre alla berlina si rinnovano le versione della Classe E, Coupè e Cabrio
La Casa di Stoccarda rinnova anche le varianti E Coupé e Cabrio in vendita in autunno. Le novità stilistiche più evidenti sono l'inedita mascherina e Rivisti i fari anteriori a Led più raccolti e il disegno delle luci di posizione. Col restyling arriva il sistema multimediale MBux, abbinato a due schermi da 10,25” o da 12,3”. Fra le novità c'è l'Energizing Coach: se il guidatore indossa un braccialetto della Garmin che registra il livello di stress o la qualità del sonno, l'MBux capisce se chi è alla guida è affaticato e regola automaticamente il “clima”, l'illuminazione e la musica. Infine debutto dei materiali di rivestimento per l'abitacolo in legno di frassino o in alluminio con finitura ad effetto carbonio e soprattutto il volante che è stato studiato per la guida assistita: basta afferrarlo, anziché ruotarlo per far capire all'auto che chi guida è vigile: se non lo fosse, i sistemi si disattiverebbero dopo alcuni secondi. Veniamo, infine, alle motorizzazioni che per le rinnovate Classe E sia Coupé che Cabrio sono gli stessi che sono stati già annunciati all'inizio anno per la berlina e la wagon.
La nuova ammiraglia Classe S è in arrivo alla fine del 2020
Dal 1972 l'anno del lancio è il modello di riferimento fra le berline di lusso. La nuova è lunga circa 515 cm con la L che avrà un passo maggiorato che dovrebbe sfiorare i 530 cm. Dalle prime immagini dovrebbe poi proporre un look evoluto rispetto all'attuale a cominciare dalla mascherina: è più ampia dell'attuale, ma ne conserva una sorta di presenza scenica per un modello che veste i panni dell'ammiraglia. Ad essa si abbina l'inconfondibile emblema della Stella a 3 punte, un dettaglio riservato alle Mercedes più esclusive. La parte bassa del fascione è dominata invece da ampie prese d'aria. L'abitacolo della Classe S 2020 avrà un aspetto più moderno e minimale, perché i comandi del clima, del sistema multimediale e dei servizi di bordo si controllano dal display a sfioramento in posizione verticale. Il cruscotto digitale è poi alloggiato dietro il nuovo volante. I motori dovrebbero essere i benzina 6 cilindri di 3.000 cc, il V8 4.000 cc e il diesel a 6 cilindri di 3.000 cc tutti con l'ibrido leggero e tecnologia EQ Boost, a cui vanno aggiunte le versioni ibride plug-in. Non ci sarà un'elettrica, perché sarà sviluppato un modello a batteria che si chiama EQS.
Il programma Ambition 2039 rispetterà tutti i tempi previsti
È stato annunciato che entro il 2022 l'intera produzione Mercedes di veicoli e di batterie avverrà a emissioni zero di CO2 negli oltre trenta impianti sparsi per il mondo. Nonostante la crisi poi saranno rispettati anche i tempi del programma Ambition 2039, annunciato l'anno passato, che prevede un complesso percorso per azzerare le emissioni di gas serra di tutta la catena produttiva e dell'utilizzo delle vetture Mercedes. Il primo passo è la “pulizia” degli stabilimenti e il processo di elettrificazione accelerata che prevede per la fine di quest'anno 5 modelli totalmente elettrici e 20 ibridi a batterie ricaricabili. Mercedes, inoltre, mette sempre al centro della propria operatività in particolare la sostenibilità che è l'asse strategico del Gruppo tedesco anche dal punto di vista finanziario. Col risultato che la protezione ambientale, il benessere sociale e l'etica sono elementi fondamentali per gli investitori attenti a modelli di business di tipo etici. Si sta entrando nel mercato dei green bonds, le azioni delle aziende green e ciò è molto importante perché l'automotive necessita di enormi investimenti.
Il nuovo business digitale è ormai una realtà da considerare
Invece di vendere soltanto nuove auto, il ceo del Gruppo Daimler Ole Kallenius sembra più propenso per il futuro di recuperare ulteriori e ingenti risorse con gli aggiornamenti software che i conducenti di Mercedes potranno reperire in rete anche in una fase successiva all'acquisto magari nella loro versione più aggiornata o nel caso dei modelli elettrici garantirsi più autonomia per migliorare l'efficienza dell'auto. Il potenziale di questo business secondo Kallenius è enorme, dal momento che i ricavi digitali potrebbero raggiungere un volume di diverse centinaia di milioni di euro anche in tempi relativamente brevi. Una sempre maggiore attenzione al software finirà dunque col cambiare radicalmente l'industria automobilistica e il rapporto tra costruttori, in questo caso Mercedes e i fornitori a lasciarlo intendere è stato lo stesso Kallenius affermando che il Gruppo punterà a disaccoppiare l'hardware dal software. Come dire che se fino a questo momento è stato possibile acquistare solo un'unità di controllo che è per forza di cose associata ad un software unico, Daimler vuole, invece, cambiare le cose e in futuro punterà a produrre software anche direttamente in fabbrica.
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