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Microsoft 365 Copilot, l'AI generativa entra in ufficio e nelle app di Office

Non una semplice integrazione di ChatGPT in Microsoft 365, bensì un sofisticato motore di elaborazione.

di Gianni Rusconi

3' di lettura

Botta e risposta. È successo all'inizio del mese scorso con gli annunci del nuovo motore di ricerca Bing (arricchito della tecnologia che pilota ChatGPT) e di Bard (la nuova intelligenza artificiale nata nei laboratori di Alphabet) e il ping-pong fra Microsoft e Google si è ripetuto negli ultimi due giorni. La prima mossa l'ha fatta il colosso di Mountain View annunciando l'integrazione degli dell'Ai generativa nei prodotti della suite Workspace che comprende Gmail e Docs (oltre che Search a Maps) con l'intento di aiutare gli utenti della propria galassia di servizi (circa tre miliardi nel mondo) a creare contenuti con funzionalità di scrittura di testi comandate dagli algoritmi, connettersi e collaborare “come mai prima d'ora”. La risposta arrivata da Redmond si chiama Microsoft 365 Copilot, uno strumento pensato per i professionisti che combina la potenza dei modelli linguistici di grandi dimensioni (i cosiddetti LLM) con i dati presenti nelle app della suite 365 (Word, Excel, PowerPoint, Outlook, Teams e altre ancora) e i dati (calendario, e-mail, messaggistica istantanea, documenti, contatti) con un intento ben preciso, quello di trasformare il mondo business grazie all'intelligenza artificiale. Il biglietto da visita con il quale il nuovo sistema si presenta è del resto ambizioso: non una semplice integrazione di ChatGPT in Microsoft 365, bensì un sofisticato motore di elaborazione.

Con Business Chat il team è sempre aggiornato

L'intento appare chiaro e punta a sfruttare la leva delle sue applicazioni di produttività utilizzate ogni giorno da milioni di utenti per spingere la propria AI e fare di Copilot il grimaldello per convincere anche i fedelissimi delle soluzioni di BigG a riconvertirsi al verbo di Office. Il nuovo tool, in proposito, è stato integrato in una nuova “esperienza” chiamata Business Chat, che permette di eseguire una serie di operazioni non gestibili dall'essere umano. L'esempio che cita Microsoft è esemplificativo di questo concetto: a una richiesta espressa in linguaggio naturale come “spiega al mio team come abbiamo aggiornato la strategia di prodotto”, Business Chat risponderà generando un aggiornamento del “work in progress” basato sulle riunioni del mattino (chi ha detto cosa, fino a quale punto tutti i partecipanti sono allineati e dove non sono d'accordo), i messaggi di posta elettronica scambiati e le diverse conversazioni tenute nelle chat. Il tutto dentro la piattaforma Teams, dove il servizio sarà disponibile in anteprima, oppure dal portale 365.com e da Bing dopo aver effettuato l'accesso con la propria identità aziendale Azure Active Directory. Con Business Chat, questo il plus dichiarato che sottolinea Microsfot, i BigData e le applicazioni aziendali avranno un pilota intelligente per estrarre informazioni da distribuire comodamente in tutta l’organizzazione.

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Cosa cambia in Word e le altre app di produttività

Grazie a Copilot, si legge nella nota diffusa dalla società americana, sarà infatti possibile avviare il processo creativo di un testo senza partire da zero: l'intelligenza artificiale ci metterà infatti a disposizione una prima bozza da modificare, risparmiando ore di scrittura, ricerca e modifica. In alcuni casi sarà anche in grado di elaborare un testo corretto, ma non è chiaro rispetto a quali parametri, fermo restando che l'autore avrà sempre il controllo delle attività e totale facoltà istruire il “co-pilota” per apportare modifiche al testo, riscriverlo o fornire un feedback. In PowerPoint il succo dell'intervento dell'AI è simile: semplificare la redazione di presentazioni partendo da una semplice richiesta e aggiungendo contenuti pertinenti da un documento creato in precedenza. Se con Excel sarà possibile analizzare tendenze e creare grafici e chart di dati, in Outlook Copilot andrà a sintetizzare i lunghi “thread” di e-mail per arrivare a una stesura rapida di risposte suggerite, velocizzando in modo sensibile la gestione della posta in arrivo. In generale, il messaggio che vuole far passare Microsoft è il valore di un tool che non si limita a incrementare la produttività individuale ma crea le condizioni per creare un “nuovo modello di conoscenza per ogni organizzazione, sfruttando la grande quantità di dati e insight oggi in gran parte inaccessibile e non sfruttata”.


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