Microsoft, pesa il calo del mercato dei Pc ma tiene il cloud
Il fatturato trimestrale cresce al passo più debole in sei anni. L’utile scivola ma, pari a 2,32 dollari per azione, batte le previsioni.
di Marco Valsania
2' di lettura
Microsoft ha deluso le stime sulle entrate nell’ultimo trimestre, schiacciata dalla caduta del mercato dei personal computer che ha colpito la sua attività nei software. Il suo business legato al cloud ha invece continuato la sua marcia, anche se la crescita ha frenato il passo, e i profitti del colosso guidato da Satya Nadella hanno superato le stime della vigilia. Nel dopo mercato il titolo ha guadagnato fino al 5%; è in rialzo dell’1% da inizio anno ma resta in calo del 16% negli ultimi dodici mesi.
Nadella: il business è “cauto”
“Le organizzioni stanno esercitando cautela data l’incertezza macroeconomica”, ha dichiarato Nadella nella conference call sui risultati ammettendo le ombre che le difficoltà dell’economia allungano anche sul tech. Microsoft è stata la prima delle grandi solcietà tecnologiche a riportare il bilancio.
Ricavi più deboli dal 2016
I ricavi, relativi al secondo trimestre fiscale per l’azienda, sono cresciuti del 2% a 52,7 miliardi di dollari nel trimestre conclusosi il 31 dicembre, rispetto alla stima media degli analisti di 52,94 miliardi di dollari, secondo i dati di Refinitiv IBES. Il passo del fatturato è stato il più debole dal 201. L’azienda, in un segno delle sfide poste dal difficile clima economico odierno ai giganti dell’hi-tech dopo il boom durante la pandemia, ha anche previsto un giro d’affari da 50.5-51,5 miliardi per il trimestre in corso, il suo terzo fiscale, inferiore ad attese degli analisti finora di 52,43 miliardi.
L’avanzata del cloud tra le sfide
La complessiva divisione cloud, Intelligent Cloud che comprende i servizi Azure per le aziende, Windows Server, SQL Server e Nuance (nell’AI) e Enterprise Services, ha messo a segno ricavi per 21,5 miliardi di dollari, in rialzo del 18% e leggermente al di sopra delle previsioni. La punta di diamante dell’attività cloud, Azure, ha in particolare riportato un incremento più marcato dell’insieme della divisione, del 31%, a sua volta migliore delle attese. L’andamento ha tuttavia rappresentato un rallentamento rispetto al 35% messo segno nei tre mesi immediatamente precedenti.
La fragilità nei pc
Tra le altre divisioni, la divisione Productivity and Business Processes che comprende Microsoft 365 (ex Office), LinkedIn e Dynamics, ha registraro aumenti delle revenue del 7% a 17 miliardi. La app Teams, nelle comunicazioni, ha raggiunto i 280 miliooni di utenti mensili attivi. L’attività More Personal Computing, che contiene Windows, Xbox, Surface e motori di ricerca ha al contrario sofferto un declino del 19% a 14,24 miliardi. Windows è arretrata del 39 per cento. Qui si è fatto sentire l’impatto della debolezza da record del mercato dei pc nei tre mesi tra ottobre e dicembre, stando alla società specializzata Gartner.
Utili scesi del 12%
L’utile netto di Microsoft, da parte sua, è calato del 12% a 16,4 miliardi, appesantito da 1,2 miliardi di oneri straordinari per i tagli di diecimila posti di lavoro annunciati di recente e volti a contenere i costi e riorientare le risorse verso i segmenti considerati più promettenti. L’utile per azione è risultato pari a 2,32 dollari, comunque sopra le previsioni del mercato che scommetteva su 2,30 dollari. Microsoft ha in corso l’acquisizione del leader dei videogiochi Activision, che ha però solevato le obiezioni dell’antitrust, e ha annuncikato un investimento multimiliardario, stimato in dieci miliardi, in OpenAI.
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