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Milano-Cortina, ecco impianti sportivi e infrastrutture da realizzare: corsa contro il tempo

La Fondazione Milano Cortina 2026 dovrà occuparsi di sponsor, eventi, biglietti, ospitalità. L’Agenzia per le infrastrutture dovrà realizzare strade e connessioni, ma la situazione è critica soprattutto in Veneto

di Sara Monaci

(Tobias Arhelger - stock.adobe.com)

3' di lettura

La Fondazione Milano Cortina 2026 riparte con la pianificazione di eventi e attività sportive, organizzazione dell’ospitalità, ricerca di sponsor. L’attività ordinaria è finora proseguita, anche in questa fase di attesa del nuovo ad. Ora con l’arrivo di Andrea Varnier la costruzione del bilancio vero e proprio ripartirà. Non senza difficoltà, considerando che ai problemi di ricerca di sponsor ora si aggiungono anche gli extracosti, che potrebbero far lievitare ulteriormente il bilancio, che oggi vale circa 1,5 miliardi.

Il bilancio da far quadrare

In base al bilancio redatto un anno fa, il Cio investirà 540 milioni (più altri 400 milioni di dollari circa in servizi); 550 milioni arriveranno, secondo le aspettative, dagli sponsor; 200 milioni dalla vendita dei biglietti; 50 milioni arriveranno dal merchandising; 200 milioni dagli eventi collaterali. Ovviamente, in base al dossier, gli enti locali e regionali garantiscono in caso di buchi al bilancio. Sarà da valutare se gli obiettivi fissati saranno raggiungibili per quanto riguarda biglietti e sponsor, dopo la pandemia e dopo la crisi energetica internazionale. Al momento i contratti di sponsorizzazione valgono circa 50-60 milioni.

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Gli impianti sportivi

Poi ci sono gli impianti per le infrastrutture sportive. Si tratta di un capitolo da circa 500 milioni, tra intervento pubblico e privato.

In Veneto ci sono da ammodernare strutture che saranno a carico del settore pubblico, e con scarsa possibilità di recuperare l’investimento dopo i Giochi invernali. Si tratta della pista da bob a Cortina, che avrà bisogno di 70 milioni per la ristrutturazione, a carico della Regione Veneto; e dell’ovale a Baselga di Piné, per il cui rifacimento potrebbero servire fino ad un centinaio di milioni, a carico della Provincia autonoma di Trento. Sono queste due le opere che presentano in questo momento maggiore criticità.

A Milano invece le opere principali saranno realizzate dal settore privato. Verrà costruito il PalaItalia nel quartiere Santa Giulia, con un project financing da 180 milioni (quindi gestito e costruito da società private), dove si terrà l’hockey maschile, mentre quello femminile si svolgerà al Palasharp, da ristrutturare, per una cifra di circa 8 milioni, sempre in project financing. Lo short track e il pattinaggio artistico si terranno al forum di Assago di Milano, che già è in funzione e che dovrebbe aver bisogno di un più semplice restyling.

Sempre a Milano verrà inoltre costruita la cittadella dello Sport, per un investimento di 170 milioni, nell’area dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, all’interno di un accordo quadro tra Ferrovie dello Stato e Comune di Milano relativo alle aree dismesse da Fs. La cittadella sarà poi successivamente trasformata in uno studentato.

Le opere infrastrutturali critiche

Per la Lombardia e il Veneto, in vista dei Giochi invernali, c’è un elenco di 16 opere tra necessarie e essenziali (a cui si aggiungono 6 opere connesse di difficile realizzazione, che potrebbero essere avviate negli anni a seguire, inserite nel dossier per completare l’elenco dei desiderata per ogni territorio).

Le opere più complicate da realizzare in tempo sono quelle venete, la variante di Cortina, del valore stimato di 202 milioni, e quella del Longarone, del valore stimato di 270 milioni. È assai probabile che non vengano completate in tempo.

A seguirne i lavori c’è una struttura commissariale, istituita un anno fa.Ma la situazione è critica.

Le opere più in difficoltà della Lombardia sono: Strada Statale 36, la messa in sicurezza tratta Giussano Civate; SS 36, il completamento del percorso ciclabile Abbadia Lariana;la tangenziale Sud di Sondrio; la SS 42 del Tonale e della Mendola nei comuni di Trescore Balneario ed Entratico; il lotto 1 del Comune di Trescore Balneario e il lotto 2 del Comune di Entratico; la SS 639 variante di Vercurago; gli interventi di soppressione dei passaggi a livello su SS 38 linea Milano-Lecco-Sondrio-Triano. Per questo sono state commissariate.

Tutto il pacchetto infrastrutturale è seguito dall’Agenzia per le opere infrastrutturali delle Olimpiadi e ha un valore complessivo di 850 milioni. Ma fa più paura il tempo che stringe, piuttosto che le risorse.

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