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Militari di Seul: la Corea del Nord ha sparato 100 colpi di artiglieria

La Nazione guidata dal leader Kim Jong-un ha sparato nel mar del Giappone dopo aver lanciato almeno 17 missili balistici e vettori di altro tipo in 7 ore

Corea del Nord lancia missile verso Giappone

2' di lettura

La Corea del Nord ha sparato circa 100 colpi di artiglieria nella “zona cuscinetto” marittima del mar del Giappone. Lo riferiscono i militari di Seul, citati dalla Yonhap, secondo la quale la Nazione guidata dal leader Kim Jong-un ha sparato i colpi di artiglieria nel mar del Giappone dopo aver lanciato almeno 17 missili balistici e vettori di altro tipo in appena 7 ore. Nel dettaglio - secondo quanto riferito dal Comando di stato maggiore congiunto di Seul, fornendo l’ultimo bollettino sulle attività militari straordinarie di Pyongyang - 4 missili balistici a corto raggio (Srbm) sono finiti nel mar Giallo dopo essere stati lanciati dalla provincia di Pyongyang intorno alle 6:51 locali (22.51 di martedì in Italia).

La risposta dell’esercito sud coreano

L’esercito sudcoreano ha affermato di aver lanciato, dal canto suo, 3 missili di precisione in acque «vicino alla Northern Limit Line a una distanza corrispondente all’area» in cui sono finiti quelli testati oggi dal Nord, mai così vicini alle acque territoriali del Sud. Le operazioni, ha aggiunto il Comando di stato maggiore congiunto in una nota, hanno mostrato che Seul intende rispondere «con fermezza contro qualsiasi tipo di provocazione».

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La risposta è maturata a stretto giro dal pesantissimo giudizio espresso dall’esercito sudcoreano che ha denunciato i lanci del Corea del Nord, tra cui uno definito “intollerabile” e finito in un’area vicina alle acque territoriali del sud per la prima volta dalla divisione della penisola un due parti, avvenuta oltre 70 anni fa.

L’inizio delle ostilità

All’inizio della giornata, infatti, il Nord ha lanciato almeno tre missili balistici a corto raggio nel mar del Giappone, di cui uno che partito dall’area di Wonsan ha volato attraverso il confine marittimo de facto con la Corea del Sud, secondo le rilevazioni di Seul.

Uno dei tre missili balistici a corto raggio è caduto in mare a 26 chilometri a sud del confine marittimo, in un’area a 57 km a est della città orientale di Sokcho e a 167 km a nord-ovest dell’isola di Ulleung: si è diretto proprio verso l’isola prima di finire nelle internazionali, spingendo le autorità locali a un raro allarme aereo.

Le sirene hanno suonato a Ulleung intorno alle 8.55 locali (0.55 in Italia), mandando i residenti a trovare protezione in scantinati e rifugi. L’ultima provocazione del Nord è arrivata mentre Seul e Washington stanno tenendo le manovre congiunte ’Vigilant Storm’, coinvolgendo più di 240 aerei nel tentativo di rafforzare la posizione di deterrenza contro le minacce del Nord che potrebbe presto condurre anche il suo settimo test nucleare.

La minaccia del nucleare

La Corea del Nord ha minacciato di usare le armi nucleari per far pagare a Usa e Corea del Sud «il prezzo più orribile della storia» qualora dovessero far ricorso alla forza, in un’escalation retorica contro le manovre militari congiunte in corso su larga scala di Washington e Seul.

In una nota diffusa nella notte dalla Kcna, Pak Jong-chon, un segretario del Partito dei Lavoratori e stretto collaboratore del leader Kim Jong-un, ha definito le manovre «aggressive e provocatorie». Il Nord, definendo come «avvertimenti» i suoi molteplici lanci di missili, ha preso di mira le manovre partite lunedì che coinvolgono 240 aerei da guerra.

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