Guerra in Ucraina, ultime notizie. I russi abbandonano la roccaforte di Lyman. Kadyrov: valutare l’uso dell’arma nucleare
I punti chiave
- Esplosione in aeroporto Crimea, per Mosca è aereo incendiato
- Leader ceceno Kadyrov: Russia deve usare armi nucleari a bassa potenza in Ucraina
- I russi abbandonano Lyman
- Esercito Kiev, le truppe ucraine entrano a Lyman
- Strage Kharkiv, fuoco su sette veicoli di civili con almeno 10 bambini uccisi
- Ucraina: controffensiva Kiev riduce territorio controllato da Mosca di 3mila kmq
- Energoatom: Mosca vuole passare centrale nucleare di Zaporizhzhia alla Rosatom
- Gb: usati missili anti-aereo S-300 contro convoglio umanita
- Mariupol, durante battaglia aerea caccia russo prende fuoco
- Gas, Sofia: linea Grecia-Bulgaria nuova rotta approvvigionamento
- Shock in Russia, rapper si suicida per non andare in guerra
- Kiev, 5mila militari russi circondati a Lyman
- Missili russi su Odessa, colpito sito industriale
- Energoatom, arrestato direttore centrale Zaporizhzhia
- Missili russi su abitazioni civili a Mykolaiv
Kiev: nella difesa già collaboriamo con Nato più di altri membri ufficiali
Nel settore della difesa l’Ucraina coopera già con la Nato, più profondamente di alcuni dei suoi membri ufficiali. Lo ha scritto su Facebook il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, aggiungendo che «dal momento della mia nomina alla carica di ministro, ho ripetutamente sottolineato su varie piattaforme la priorità del mio lavoro: raggiungere l’integrazione de facto nella Nato. In modo che quando si formerà un consenso politico di 30 paesi, l’integrazione avrà luogo de jure. Nel settore della difesa, collaboriamo già con l’alleanza più profondamente di alcuni dei suoi membri ufficiali».
Vsita della ministra tedesca della Difesa
La ministra tedesca della Difesa, Christine Lambrecht, ha effettuato oggi una visita a sorpresa in Ucraina, la sua prima dall’inizio del conflitto. Lambrecht si è recata nella città portuale di Odessa, nel sud dell’Ucraina, riferisce un comunicato del ministero tedesco della Difesa senza precisare la durata della visita. La titolare del dicastero ha inoltre incontrato il suo omologo ucraino, Oleksii Reznikov.
Lo scrittore Daniel Mendelsohn; storia si ripete, è orribile
«Io mi interesso della circolarità della storia ed è orribile vedere la storia ripetersi in questo modo. Chiunque conosce la storia dell’Ucraina non può che essere angosciato da quanto sta accadendo: per centinaia anni non è stata neanche un paese, costantemente occupata da altre forze, e oggi si ritrova, a neanche trent’anni dalla costituzione della nazione, ad essere invasa in maniera brutale». A dirlo è lo scrittore statunitense Daniel Mendelsohn, vincitore del Premio Malaparte 2022, a Capri per ritirare il riconoscimento promosso da Ferrarelle società benefit.
Sale a 31 bilancio vittime dell’attacco di ieri a Zaporizhzhia
È’ salito a 31 il bilancio delle vittime del bombardamento di ieri di un convoglio di civili a Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Lo ha annunciato il governatore Oleksandr Starukh, citato da Unian.«“Un’altra donna è morta in ospedale. Il numero delle vittime è di 31, di cui 30 civili e un agente di polizia», ha spiegato.Yermak: «Risposta a ricatto nucleare russo deve essere dura»
Il capo dell’Ufficio del oresidente dell’Ucraina, Andriy Yermak, chiede una risposta dura da parte del mondo al ricatto nucleare russo, «altrimenti ci saranno guerre nucleari con milioni di vittime». Lo afferma nella sua rubrica pubblicata sulla rivista americana «The Atlantic». Secondo Yermak passi decisivi potrebbero essere quelli delineati dal “Trattato sulla sicurezza di Kiev» che «farà capire alla Russia che il prezzo della sua aggressione aumenterà fino a diventare troppo alto per essere sopportato».
Polonia ha completato costruzione muro a confine con Bielorussia
«La Polonia ha completato la costruzione di un muro al confine con la Bielorussia. L’ingresso illegale in Polonia è attualmente completamente bloccato». Lo ha scritto sui social Stanislav Zharyn, addetto stampa del ministero per i Servizi speciali polacchi, aggiungendo che ora «il confine polacco è il più protetto d’Europa». I post con queste comunicazioni sono stati scritti in polacco, russo e arabo. Il portavoce ha aggiunto che sensori di movimento elettronici e telecamere di sorveglianza sono attualmente installati sulla barriera.
Attacco contro convoglio umanitario a Kharkiv, il bilancio sale a 26 i morti e 81 i feriti
È salito a 26 il numero dei morti - tra cui 13 bambini e una donna incinta - e a 81 il numero dei feriti di un attacco russo contro un convoglio umanitario ucraino a Kupiansk, nella regione di Kharkiv. Si tratta del secondo attacco del genere in due giorni, dopo quello di ieri a Zaporizhzhia, costato la vita a 30 persone. Secondo il governatore ucraino della regione, Oleg Sinegubov, «gli occupanti russi hanno attaccato i civili che cercavamo di scappare dai bombardamenti, è una brutalità che non ha giustificazioni».
Esplosione in aeroporto Crimea, per Mosca è aereo incendiato
Una forte esplosione è stata udita in Crimea, nella zona dell’aeroporto di Belbek, vicino a Sabastopoli, do dove si alza in cielo una densa colonna di fumo nero. Lo scrivono alcuni media, fra cui Nexta, mostrando filmati amatoriali girati da una vicina spiaggia, dove si vede il fumo nero. L’agenzia russa Tass, citando il governatore della Crimea, scrive che a Sebastopoli un aereo è uscito dalla pista di atterraggio e ha preso fuoco. “Un’emergenza si è verificata al piccolo aeroporto di Belbek. Secondo i soccorritori, mentre atterrava un velivolo è uscito dalla pista e ha preso fuoco. I pompieri sono ora al lavoro sul posto”, ha dichiarato il governatore Mikhail Razvozhaev su Telegram, senza specificare se si tratti di un aereo militare o civile.
Kiev, a Kharkiv uccisi 13 bambini e una donna incinta
Si aggrava il bilancio dell’attacco russo contro un convoglio di auto di civili ucraini in fuga dalla regione orientale di Kharkiv. Le vittime sono salite a 24, tra cui una donna incinta e 13 bambini. Lo ha riferito il governatore Oleg Synegubov. “Tali sono le terribili conseguenze del bombardamento di un convoglio di sette auto da parte degli occupanti tra i villaggi di Kurylivka e Pishchane, nel distretto di Kupyansk. I russi hanno sparato contro i civili quasi a distanza ravvicinata”, ha affermato il governatore, precisando che “il bombardamento è avvenuto il 25 settembre intorno alle 9”.
Michel, Ue determinata a proteggere infrastrutture critiche
“Il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream è una minaccia per l’Ue. Siamo determinati a proteggere le nostre infrastrutture critiche. I leader affronteranno la questione al prossimo vertice di Praga”. Lo annuncia il presidente del Consiglio europeo Charles Michel su Twitter dopo un incontro con la prima ministra danese Mette Frederiksen.
Leader ceceno Kadyrov: Russia deve usare armi nucleari a bassa potenza in Ucraina
Ramzan Kadyrov, capo della regione russa della Cecenia, ha dichiarato che Mosca dovrebbe prendere in considerazione l’uso di un’arma nucleare a bassa intensità in Ucraina. In un messaggio su Telegram che critica i comandanti russi per aver abbandonato la città ucraina di Lyman, Kadyrov ha scritto: «A mio parere personale, dovrebbero essere prese misure più drastiche, fino alla dichiarazione della legge marziale nelle zone di confine e all’uso di armi nucleari a bassa potenza».
«L’ho sempre detto: non c’è niente di meglio della verità espressa, anche se amara, offensiva, ma la verità. Questo è l’unico modo per andare avanti. Pertanto, non posso tacere su quanto accaduto a Krasny Liman», scrive Kadyrov. “Non è un peccato che” il generale Alexander Lapin, comandante del distretto militare centrale e responsabile della difesa di Lyman, “sia mediocre. Lo è il fatto che sia coperto ai vertici dai vertici dello Stato Maggiore. Se potessi, declasserei Lapin a soldato semplice, lo priverei dei suoi riconoscimenti e, con una mitragliatrice in mano, lo manderei in prima linea per lavare la vergogna con il sangue”, prosegue il leader ceceno. “Il nepotismo dell’esercito non porterà a nulla di buono, Nell’esercito - continua ancora Kadyrov - è necessario nominare persone di carattere forte, coraggiose, di principio, che si preoccupano dei loro combattenti, che si strappano i denti per i loro soldati, che sanno che un subordinato non può essere lasciato senza aiuto e sostegno. Non c’è posto per il nepotismo nell’esercito, soprattutto in tempi difficili”.
I russi abbandonano Lyman
Il ministero della Difesa russo ha comunicato che le truppe russe hanno lasciato la roccaforte di Lyman. «A causa della minaccia di essere circondate, le truppe alleate si sono ritirate da Krasny Lyman verso posizioni più vantaggiose». Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, citato da Interfax. «L’esercito ucraino sta subendo perdite considerevoli a Krasny Lyman ma continua ad avanzare», ha aggiunto Mosca.
Kiev, 20 civili uccisi a colpi arma da fuoco nelle loro auto
Venti civili ucraini sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco nella regione di Kharkiv nel nordest del Paese mentre stavano lasciando la zona in auto. Lo afferma il governatore locale Oleh Syniehubov, citato dalla AP online. L’attacco - si tratterebbe del secondo convoglio di civili colpito negli ultimi due giorni - sarebbe avvenuto nel distretto di Kupiansy. “Un atto crudele che non può essere giustificato”, ha detto Syniehubov.
Gas: in funzione il ’Baltic Pipe’, pomperà gas norvegese in Europa
E’ entrato in funzione oggi il ’Baltic Pipe’, il nuovo gasdotto che ha aperto un nuovo collegamento per il gas norvegese verso l’Europa. Il gas ha iniziato a fluire dalla Norvegia alla Polonia e costituirà per l’Europa centrale e orientale un’opzione alternativa all’energia russa. Per il governo di Varsavia, l’apertura del gasdotto significa che la Polonia non dipende più dal gas russo. Il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, ha affermato che il nuovo collegamento segna la fine del dominio e del ricatto della Russia nel mercato del gas polacco.
«Bandiera ucraina all’ingresso di Lyman»
La bandiera ucraina sventola all’ingresso di Lyman, la città nella regione orientale ucraina di Donetsk dove l’esercito di Kiev rivendica di aver circondato le forze russe. E’ quanto si vede in un video postato sui social in cui due soldati ucraini sventolano il vessillo festeggiando l’avanzata nella località strategica.
Strage Kharkiv, fuoco su sette veicoli di civili con almeno 10 bambini uccisi
Sarebbero 10 i bambini uccisi ieri nell’attacco da parte russa a un convoglio civile nella regione nord-orientale di Kharkiv, in Ucraina. Secondo il Servizio di sicurezza ucraina, le truppe russe avrebbero sparato su un convoglio di sette veicoli, uccidendo almeno 20 persone.
Ucraina: controffensiva Kiev riduce territorio controllato da Mosca da 119mila a inizio guerra a 116mila kmq
La controffensiva delle forze ucraine di settembre ha ridotto il territorio controllato dei russi a una porzione inferiore di quella che era dopo la spinta iniziale dei militari russi nei primi cinque giorni dell’invasione, rende noto Cnn citando i dati dell’Institute of War elaborati dai suoi analisti. All’inizio dell’invasione le forze russe erano riuscite a controllare un quinto del territorio ucraino, vale a dire 119mila chilometri quadri. Sette mesi dopo, in coincidenza con l’annessione di quattro regioni alla Federazione russa da parte di Vladimir Putin, le forze di Mosca controllano 3mila chilometri quadrati in meno.
Eni: azzerate le forniture russe di gas all’Italia
L’offerta di gas russo all’Italia è stata sospesa: è la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina che Gazprom ferma del tutto il flusso di gas verso l’Italia. Rispetto a quella complessiva a disposizione dell’Italia era ormai inferiore al 10 per cento. La sospensione delle forniture dal Tarvisio non cambiano quindi al momento la situazione in modo significativo. Il piano portato avanti da Eni di potenziamento e diversificazione delle forniture di gas verso l’Italia permetterà di sostituire progressivamente gli oltre 20 miliardi di metri cubi all’anno di volumi di gas importati da Mosca fino allo scorso anno dal gruppo.
Per quanto riguarda il gas via gasdotto, forniture addizionali stanno già arrivando dall’Algeria, da dove l’Italia sta ricevendo picchi giornalieri di volumi per oltre 80 milioni di metri cubi. Dal Paese del Nord Africa arriveranno progressivamente 6 miliardi di metri cubi addizionali da qui al prossimo anno, che raggiungeranno i 9 miliardi tra il 2023 e il 2024, raddoppiando l’import di Eni dall’Algeria da 9 a 18 miliardi di metri cubi all’anno a regime nel 2024.
Questo inverno l’Italia potrà poi contare su circa 4 miliardi di metri cubi addizionali dal nord Europa e sulle prime forniture addizionali di Gnl in particolare dall’Egitto.
Dalla prossima primavera, inoltre, inizierà ad arrivare in modo importante tutto il gas naturale liquefatto addizionale da Paesi come Egitto, Qatar, Congo, Angola e Nigeria, per complessivi 4 miliardi nel 2023 e 7 miliardi nel 2024. Cifra destinata a salire ulteriormente. In sostanza, circa 10 miliardi di metri cubi addizionali saranno disponibili già questo inverno (oltre il 50% del gas russo nel portafoglio Eni), si supereranno i 17 miliardi di metri cubi addizionali tra il 2023 e 2024 (circa 80%), per poi raggiungere i 22 miliardi nell’inverno 2024-2025 (surplus rispetto al gas russo), con il peso del Gnl che progressivamente aumenterà.Energoatom: Mosca vuole passare centrale nucleare di Zaporizhzhia alla Rosatom
La Russia sta cercando di trasferire la centrale nucleare di Zaporizhzhia alla società per l’energia atomica russa Rosatom, ha affermato Petro Kotin, capo della compagnia ucraina che la gestisce, Energoatom, parlando con la Bbc:«Stanno cercando di costringere il nostro personale a firmare accordi precisi per il lavoro alla Rosatom». Le parole di Kotin sono arrivate dopo la notizia dell’arresto del direttore generale ucraino della centrale nucleare di Zaporizhzhia, ora sotto controllo russo, Igor Murashov. «Supponiamo che stiano cercando di far accettare a Murashov questa mossa dei russi per catturare la centrale nucleare di Zaporizhzhia”, ha detto Kotin, ricordando che Murashov è il principale responsabile della sicurezza dell’impianto, che attualmente è gestito da 7mila persone.
Gb: usati missili anti-aereo S-300 contro convoglio umanita
I russi «quasi certamente» hanno usato missili anti-aereo S-300 per colpire il convoglio umanitario attaccato a Zaporizhzhia. Lo afferma il ministero della Difesa britannico, nell’update di intelligence quotidiano. La Russia sta usando sempre più missili antiaerei per condurre attacchi sul terreno probabilmente a causa della mancanza di munizioni, afferma l’esercito britannico. «La Russia sta spendendo risorse militari strategicamente preziose nel tentativo di ottenere un vantaggio tattico e in questo processo sta uccidendo civili che ora afferma essere i suoi stessi cittadini», aggiunge il ministero della Difesa di Londra.
Mariupol, durante battaglia aerea caccia russo prende fuoco
«Ieri i cittadini hanno assistito a una battaglia aerea sul villaggio di Urzuf, nel distretto di Mariupol, un aereo da guerra russo ha preso fuoco e ha cercato di raggiungere l’aeroporto di Prymorsko-Akhtarskyi, seguito da una densa scia di fumo. Il ritorno a Mariupol si sta avvicinando. Non si tratta solo della sacca di Lyman (riferimento all’accerchiamento di un grande gruppo di truppe russe da parte delle forze ucraine nella città del Donetsk)». Lo ha detto il consigliere del sindaco in esilio della città Petro Andriushchenko, come riferisce Ukrinform.Unicef: a Zaporizhzhia 2 ragazzi tra le 30 vittime
«Il nostro dolore si unisce a quello di tutti coloro che ieri hanno perso i loro cari a Zaporizhzhia». Lo dichiara Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia. «Una ragazza di 11 anni e un ragazzo di 14 anni sono tra i 30 uccisi, 88 persone sono rimaste ferite, tra cui una bambina di tre anni - prosegue -. Sono numeri che si vanno ad aggiungere ad un triste bollettino che dall'inizio del conflitto registra oltre mille tra bambine e bambini uccisi o feriti ma sappiamo che sono molti di più».
Eni: Gazprom fornisce il gas fino all’Austria, Italia esclusa
«A partire da oggi Gazprom non sta più consegnando il gas ad Eni poiché, stando alle sue comunicazioni, non sarebbe in grado di ottemperare agli obblighi necessari per ottenere il servizio di dispacciamento di gas in Austria dove dovrebbe consegnarlo». Lo dichiara un portavoce dell’Eni. «Ci risulta però che l’Austria stia continuando a ricevere gas al punto di consegna al confine Slovacchia/Austria. Stiamo lavorando per verificare con Gazprom se sia possibile riattivare i flussi verso l’Italia».
Gas, Sofia: linea Grecia-Bulgaria nuova rotta approvvigionamento
«Sono sicuro che l’evento di oggi non è solo una cerimonia di apertura, ma anche un dibattito proiettato verso il futuro”. Lo ha dichiarato oggi a Sofia il presidente della Bulgaria, Rumen Radev, alla cerimonia di inaugurazione dell’interconnessione di gas naturale tra Grecia e Bulgaria. A suo giudizio il collegamento «non solo fornisce una reale diversificazione energetica per il nostro Paese, ma darà anche un contributo significativo al rafforzamento della stabilità e dello sviluppo economico dell’Europa sudorientale».
Era presente anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
«Le consegne di gas naturale dall’Azerbaigian alla Bulgaria spezzeranno la stretta presa del gas russo sulla regione e, insieme ad altri progetti infrastrutturali in corso, contribuiranno allo sviluppo di una rete del gas su cui fare affidamento», ha detto nel suo intervento il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis.
Finora la Bulgaria, che consuma poco più di tre miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno, dipendeva per oltre il 90% dal gas russo.Kiev: russi attaccano civili in fuga a Kupiansk, 10 bambini tra i 20 morti uccisi nelle loro auto
Le forze russe hanno attaccato un convoglio che stava evacuando civili nel nord-est dell’Ucraina, nel distretto di Kupiansk, e il bilancio è di 20 morti tra cui dieic bambini uccisi nelle loro auto. Lo riferisce il governatore della regione di Kharkiv, Syniehubov. L’attacco su persone che provavano a fuggire dall’area per evitare di essere bombardate è una «crudeltà che non può essere giustificata», ha dichiarato Syniehubov.
Shock in Russia, rapper si suicida per non andare in guerra
Shock in Russia per il suicidio del giovane rapper Ivan Petunin, che si è tolto la vita in segno di protesta contro la guerra: “Non sono pronto a uccidere”, ha detto in un video postato sui social prima di morire e diventato virale in tutto il mondo. Ne ha dato notizia Nexta.tv. Petunin, 27 anni, detto walkie, era nato nel 1995, aveva pubblicato il suo album Mental nel 2018. Ieri Ivan, che aveva prestato servizio nell’esercito russo, ha pubblicato su Telegram un video in cui annunciava il peggio: “Se stai guardando questo video non sono più vivo, non posso prendere il peccato dell’omicidio sulla mia anima e non voglio. Non sono pronto a uccidere per nessun ideale”, ha detto. Si è suicidato a Krasnodar.
Eni: oggi zero forniture di gas dalla Russia
Le forniture di gas russo all’Italia attraverso il Tarvisio saranno oggi ’a zero’. Lo annuncia Eni sul proprio sito. “Gazprom ha comunicato che non è in grado di confermare i volumi di gas richiesti per oggi, considerato che non è possibile fornire gas attraverso l’Austria”. Eni darà aggiornamenti in caso le forniture siano ristabilite.
Vescovi greco-cattolici Usa condannano referendum-farsa
“Davanti agli occhi del mondo, dopo una serie farsa di pseudo referendum, il presidente russo Putin, violando tutti i principi del diritto internazionale, ha annunciato l’annessione di quattro regioni dell’Ucraina”. “Condanniamo senza riserve e incondizionatamente questa escalation e codificazione della brutale aggressione russa”. È quanto scrivono in una dichiarazione durissima i vescovi greco-cattolici ucraini degli Stati Uniti, con in testa il metropolita di Philadelphia, mons. Borys Gudziak, in risposta al tentativo di annessione russa di quattro regioni dell’Ucraina. I vescovi - riferisce il Sir - ricordano che gli ucraini hanno subito “ripetute ondate di genocidi nel ventesimo secolo con 15 milioni di morti causati da guerre mondiali e regimi totalitari - sia sovietici che nazisti” e “non si fanno illusioni sulle conseguenze dell’occupazione russa”. “Ogni volta che nel diciottesimo, diciannovesimo, ventesimo o ventunesimo secolo, un regime russo - imperialista, sovietico o putinista - si annette il territorio ucraino, la vita dei cattolici ucraini e degli ortodossi ucraini viene soffocata. Può richiedere tempo o può essere rapido. Il risultato è sempre lo stesso. Tutte le fedi soffrono insieme alla popolazione generale”, ricordano. “La scoperta delle atrocità russe a Bucha, Irpin e, più recentemente, a Izyum ha messo a nudo le intenzioni genocide russe. Spetta al mondo libero aiutare gli ucraini che mostrano coraggio, a rifiutare e invertire questi atti atroci di terrorismo di stato e ingordigia neocoloniale”, aggiungono i presuli. La storia è stata chiara. “31 anni fa, con uno schiacciante 90% di voti, gli ucraini decisero che non sarebbero stati schiavi coloniali della Russia. Ora stanno difendendo la loro libertà e dignità data da Dio con le loro stesse vite”, scrivono i vescovi. “È tempo di rinnovare e rafforzare la nostra preghiera, la nostra difesa e il nostro aiuto nel sostenere la difesa della democrazia e della verità in Ucraina e nel mondo. Siamo con David contro le pretese di Golia. Siamo con Cristo Crocifisso che è sempre stato vicino ai poveri e agli emarginati. Che si è fatto vittima per salvare le vittime del peccato. Confidiamo che le vittime non saranno abbandonate dai potenti del mondo e che la verità di Dio prevarrà”. I vescovi concludono ricordando anche che l’Ucraina nel 1994 è stato il primo Paese a rinunciare unilateralmente al proprio arsenale nucleare. Ma oggi è minacciata dalle armi nucleari. “Il sacrificio degli ucraini, la loro opzione profetica per la pace richiede la nostra solidarietà. La posizione e la testimonianza dell’Ucraina per la pace è innegabile. Oggi ha bisogno dell’aiuto del mondo per resistere a un’invasione non provocata”.
Papa riceve consigliera di Zelensky Alona Verbytska
Il Papa stamani ha ricevuto in udienza Alona Verbytska, Consigliere Plenipotenziario del Presidente della Repubblica di Ucraina. Lo fa sapere il Vaticano. Bergoglio, parlando con i Gesuiti nel recente viaggio in Kazakistan, ha ricordato il suo desiderio di recarsi a Kiev: “Avevo in mente di poter andare. Mi sembra che la volontà di Dio sia di non andare in questo preciso momento; vediamo poi in seguito, però”.
Aiea chiede chiarimenti a Mosca su detenzione direttore centrale Zaporizhzhia
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica chiede alla Russia chiarimenti dopo che l’Ucraina ha denunciato il sequestro, da parte dei militari di Mosca, di Ihor Murashov il direttore della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La detenzione di Murashov “mette in discussione la sicurezza delle operazioni del più grande impianto nucleare in Europa”, ha denunciato il direttore dell’Agenzia ucraina per il nucleare, Petro Kotin.
Kosovo condanna annessione russa territori ucraini
La presidente del Kosovo Vjosa Osmani ha duramente condannato l’annessione da parte di Mosca delle quattro regioni ucraine sotto controllo russo, parlando di “aperta violazione del diritto internazionale”. Una annessione, ha detto Osmani citata dai media regionali, attuata illegalmente dal presidente Vladimir Putin sulla base di “falsi referendum e dell’uso della forza”. “La Russia e i suoi satelliti costituiscono la più grave minaccia alla pace, e vanno per questo fermati e ulteriormente sanzionati”, ha affermato la presidente. Dal canto suo, il premier kosovaro Albin Kurti ha annunciato l’imposizione dell’obbligo del visto per i cittadini russi in ingresso, transito o soggiorno in Kosovo.
Zelensky ringrazia Biden per firma nuovo stanziamento per Kiev
Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky ha ringraziato Joe Biden per aver firmato in legge lo stanziamento di altri 12,35 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina il giorno dopo il voto del Congresso del pacchetto di assistenza. “Apprezziamo questo potente atto di solidarietà agli ucraini. E il sostegno bicamerale e bipartisan al nostro Paese. La legge prevede il finanziamento di programmi della difesa, e un sostegno importante e diretto al bilancio dell’Ucraina. Questo aiuto è più importante che mai. Dobbiamo continuare insieme a opporti all’aggressione della Federazione russa”, ha scritto Zelensky.
Kiev, 5mila militari russi circondati a Lyman
“Le truppe della Federazione Russa, oltre 5mila militari, di stanza nelle città orientale di Lyman sono circondate dall’esercito ucraino. Hanno fatto appello alla loro leadership con la richiesta di ritirarsi ma la richiesta è stata respinta dai comandanti della Federazione”. Lo ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare di Lugansk Sergiy Gaidai, come riporta Unian. Le truppe ucraine hanno interrotto le comunicazioni di terra a supporto dei russi nell’area di Drobysheve-Liman e preso il controllo delle strade, i russi non hanno la possibilità di ripetere il ritiro di massa come nella regione di Kharkiv.
Von der Leyen, crisi energia grave, serve risposta comune Ue
“La crisi energetica è grave. E richiede dall’Europa una risposta comune che permetta di ridurre i costi energetici per famiglie e imprese”. “Abbiamo già fatto passi importanti. Ad esempio, ieri abbiamo concordato insieme di limitare i profitti eccezionali realizzati da alcune società energetiche. Bisogna fare di più”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen intervenendo alla cerimonia per l’interconnettore Bulgaria-Grecia.
Kiev, 4 civili uccisi nei bombardamenti russi in Donetsk
Quattro civili sono stati uccisi e sei feriti nei bombardamenti russi delle ultime 24 ore nella regione di Donetsk, ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko, riportato da Ukrinform. “I russi hanno ucciso quattro civili nella regione di Donetsk: due a Maksymilianivka, uno a Bakhmut e uno a Sviatohirsk. Altre sei persone sono rimaste ferite”, ha detto Kyrylenko. Al momento è impossibile stimare il numero esatto di vittime a Mariupol e Volnovakha, ha aggiunto.
Zelensky annulla la leva autunnale e rinvia smobilitazione
Il presidente Volodymyr Zelensky ha annullato la leva autunnale dei cittadini ucraini per il servizio militare e ha rinviato la smobilitazione. Lo afferma un decreto del Capo dello Stato firmato ieri. Lo riferisce Unian. In particolare, il Capo di Stato ha deciso di escludere dal precedente documento le disposizioni che prevedevano la regolare coscrizione di cittadini ucraini per il servizio militare e la coscrizione di cittadini ucraini maschi per il servizio militare. I militari di leva in possesso di un diploma di laurea e che hanno prestato il servizio militare stabilito possono essere congedati dalle Forze armate dell’Ucraina, dal Servizio statale di trasporto speciale e da altre formazioni militari costituite in conformità con le leggi dell’Ucraina “non prima dell’annuncio della smobilitazione in conformità con la procedura stabilita”.
Militari Kiev alla periferia nord ovest di Lyman, «russi stanno lasciando la città»
I militari ucraini hanno questa mattina hanno raggiunto la periferia nord ovest di Lyman, lo snodo della Repubblica popolare di Donetsk (esterno dai confini del 2014 che Mosca ha considerato per l’annessione della regione, ndr) considerato strategico. I russi stanno lasciando la cittadina dove non sono segnalati ora combattimenti. Militari di Kiev sono arrivati anche a Torske, 16 chilometri a est di Lyman. Sempre secondo fonti ucraine, unità di Kiev hanno bypassato Lyman per procedere in direzione nord est, verso Kreminna, a 33 chilometri da Lyman.
«Su convoglio civili Mosca ha usato missili più micidiali»
Le truppe russe hanno utilizzato ieri per la prima volta missili S-300 modernizzati, con un raggio d’azione più ampio, che esplodono immediatamente quando raggiungono il bersaglio: hanno colpito un convoglio umanitario in partenza dalla città di Zaporizhzhia causando la morte di trenta civili, tra cui due bambini, e il ferimento di altri 88. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari interni ucraino Denys Monastyrskyi, riportato da Ukrinform. “Ogni volta che vengo in uno di questi luoghi - Kremenchuk, Vinnytsia, Odessa, Zaporizhzhia - mi chiedo: perché i russi stanno facendo questo, cosa vuole ottenere Putin? Ma ora mi è assolutamente chiaro che le sue dichiarazioni sono fatte con il sangue. Qui stanno dimostrando alla nostra società e al mondo intero che cosa significa ’mondo russo’”, ha detto Monastyrskyi. La versione precedente dei missili usati ieri dall’esercito russo esplodeva quando entrava nel terreno per diversi metri, lasciando crateri profondi ma causando meno danni alle persone intorno. “Sulla scena, i nostri esperti di esplosivi hanno notato che il missile è esploso non appena ha toccato il suolo. E’ stato fatto per uccidere il maggior numero di persone possibile”, ha spiegato Monastyrskyi, aggiungendo che nelle vicinanze non c’erano né siti né attrezzature militari. Ogni mattina le auto civili formavano una colonna umanitaria in quel luogo per visitare i parenti rimasti nelle aree temporaneamente occupate.
Missili russi su abitazioni civili a Mykolaiv
Il sindaco della città meridionale di Mykolaiv ha postato sui social le foto degli appartamenti agli ultimi piani di un edificio residenziale distrutti dai missili russi lanciati questa mattina sulla città. “Le abitazioni sono state distrutte, le auto parcheggiate nel cortile sono state danneggiate. Nelle case vicine le finestre sono saltate. I residenti sono rimasti illesi”, ha scritto Oleksandr Sienkevych su Telegram, citato da Ukrinform. I due missili hanno colpito un condominio di 10 piani.
Turchia, inaccettabile annessione da parte di Mosca
“Respingiamo la decisione della Russia di annettere le regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaphorizhia”. Lo fa sapere il ministero degli Esteri turco in un comunicato che definisce l’annessione da parte di Mosca come inaccettabile. “Questa decisione, che costituisce una grave violazione dei principi del diritto internazionale, non può essere accettata”, si legge nella nota che sottolinea come la Turchia non abbia riconosciuto già nel 2014 “l’annessione della Crimea da parte della Russia in un referendum illegittimo” e sottolinea il sostegno da parte di Ankara “all’integrità territoriale, all’indipendenza e alla sovranità dell’Ucraina”.
Navalny su Wp, Russia post Putin diventi repubblica parlamentare
Trasformare la Russia in una repubblica parlamentare per risolvere il problema del suo storico autoritarismo e prevenire in futuro conflitti come quello in Ucraina: e’ questa in sintesi la ricetta proposta da Alexiei Navalny, il principale oppositore interno di Vladimir Putin che sta scontando una pena di nove anni in un carcere di massima sicurezza, in un articolo pubblicato sul Washington Post. Navalny condivide l’obiettivo tattico dell’Occidente di impedire alla Russia di vincere la guerra e di preservare la sovranità ucraina ma ritiene che “la strategia dovrebbe essere quella di garantire che la Russia e il suo governo in modo naturale, senza coercizione, non vogliamo iniziare guerre e non le trovino attraenti”. “Anche se sarà raggiunto il successo, dov’è la garanzia che il mondo non si troverà a confrontarsi con un regime ancora più aggressivo, tormentato dal risentimento e da idee imperiali che hanno poco a che fare con la realtà? Con una economia scossa dalla sanzioni ma ancora grande in stato di permanente mobilitazione militare? E con armi nucleari che garantiscono l’impunità per tutte le forme di provocazioni e avventure internazionali”?, si chiede. Per evitare tutto ciò, a suo avviso, “la questione della Russia post guerra deve diventare la questione centrale....di coloro che si impegnano per la pace”. E, prosegue, “il futuro modello per la Russia non è ’potere forte’ e ’mano ferma’”, ossia quello presidenziale proposto dal team di Boris Yeltsin e accettato dai leader occidentali, bensì una repubblica parlamentare. Certo, precisa, spetta ai russi “cambiare il regime di Putin” ma l’Occidente “deve rendere la sua visione strategica di una Russia come democrazia parlamentare il più chiara possibile” e mandare “un chiaro segnale” di “perché questa scelta è migliore”. Navalny inoltre ammonisce che la filosofia della guerra come mezzo per risolvere i problemi (anche interni) non appartiene solo allo ’zar’ ma a tutto il suo entourage e quindi “le speranze che rimpiazzare Putin con un altro membro della sua elite cambierà fondamentalmente questa visione sulla guerra, specialmente la guerra per ’l’eredità dell’Urss’, sono quantomeno ingenue”. E cita come “esempio migliore” l’ex presidente Dmitri Medvedev, un tempo beniamino dell’ Occidente, che oggi fa “dichiarazioni così aggressive che sembrano una caricatura di quelle di Putin”. In ogni caso “la bella notizia è che la cruenta ossessione dell’Ucraina non è affatto diffusa fuori delle elite di potere”, assicura, sostenendo che “con certezza la maggioranza degli abitanti di grandi citta’ come Mosca e San Pietroburgo, come pure i giovani elettori, sono critici verso la guerra e l’isteria imperiale”.
Kiev, 50 attacchi russi in 24 ore nella regione di Donetsk
Oltre 50 attacchi sono stati lanciati dall’esercito russo nelle ultime 24 ore, soprattutto nella regione di Donetsk: ’Le truppe della Federazione russa si stanno concentrando sull’occupazione completa della regione di Donetsk e il mantenimento dei territori temporaneamente catturati dell’Ucraina, oltre che all’interruzione delle azioni delle forze di difesa in alcune aree”. Lo scive lo Stato maggiore dell’esercito ucraino su Fb, citato da Unian. “I russi stanno anche bombardando le posizioni delle truppe ucraine lungo la linea di contatto, conducendo ricognizioni aeree”, “il nemico sta attaccando le infrastrutture civili e le abitazioni della popolazione civile, violando le norme del Diritto Internazionale Umanitario, le leggi e i costumi di guerra”, afferma l’esercito di Kiev.
Battute: 820Kiev, possiamo liberare Lyman in pochi giorni
“L’esercito ucraino può liberare la città di Lyman nella regione di Donetsk dagli invasori russi in pochi giorni”. Lo ha detto Oleksiy Arestovych consigliere del presidente ucraino Volodymr Zelensky. Lo riporta Unian. Secondo il dirigente ucraino ci sarebbero “fra i due mila e i cinquemila” soldati russi “completamente circondati”.
Consigliere Zelensky, «sarebbe significativo se Kiev fosse fra prime visite estere Meloni»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato a Kiev il prossimo presidente del consiglio italiano. Lo comunica Andriy Yermak, capo dell’Ufficio del Presidente, che ha avuto un colloquio con il senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir, aggiungendo che “sarebbe molto significativo se questa fosse una delle prime visite all’estero della signora Meloni come Primo Ministro”.
Missili russi su Odessa, colpito sito industriale
Le truppe russe hanno lanciato un attacco missilistico sulla regione di Odessa nelle prime ore del mattino. Lo ha dichiarato il Comando operativo Sud dell’Ucraina, riporta Ukrinform. “Due missili, presumibilmente Iskander, hanno colpito una struttura industriale, danneggiando una stazione elettrica e diversi edifici circostanti. Dopo le esplosioni è scoppiato un incendio. Le fiamme sono state spente”, afferma il Comando aggiungendo che non ci sono vittime.
Energoatom, arrestato direttore centrale Zaporizhzhia
“Gli occupanti russi hanno arrestato Igor Murashov, il direttore generale della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia Igor Murashov, che ha la responsabilità principale ed esclusiva della sicurezza nucleare e delle radiazioni nell’impianto. La sua detenzione rappresenta un pericolo per il funzionamento della più grande centrale nucleare europea”, ha dichiarato su Telegram Petro Kotin, presidente della Società energetica statale Energoatom, citato da Ukrinform. Secondo Kotin, “ieri pomeriggio le forze russe hanno fermato Murashov mentre si recava dalla stazione a Energodar, è stato bendato e portato via”.