Mondiali di biathlon, ad Anterselva affari per oltre 100 milioni
Per i campionati che si disputano nella località altoatesina dal 12 al 23 febbraio sono attesi 165mila spettatori, provenienti soprattutto da Germania e Paesi scandinavi
di Marco Bellinazzo
4' di lettura
Per comprendere la passione che suscita il biathlon su tedeschi e scandinavi, ma non solo, basti pensare che lo scorso anno, ad Anterselva, nel primo giorno di prevendita per i mondiali 2020, alle 6 di mattina, con temperatura abbondantemente sotto zero, davanti al botteghino, c’erano già in fila una settantina di tifosi. Non sorprende perciò che già da mesi ad Anterselva e dintorni alberghi e appartamenti siano sold out e che per trovare un posto i ritardatari debbano spingersi ben oltre le vallate limitrofe. Nella località altoatesina che da anni ospita la Coppa del Mondo di specialità, fra il 12 e il 23 febbraio prossimo sono attesi circa 165mila spettatori per un giro d’affari che supererà, con l’indotto, i 100 milioni di euro. Per gli eventi di Coppa in media gli organizzatori calcolano che ogni spettatore spenda 200 euro al giorno tra biglietti, cibo, alloggio e bevande (birra in primis).
Sudtirol Arena
Le gare si svolgeranno nell’Arena Alto Adige, un catino naturale, incastonato tra le montagne innevate, che offre uno spettacolo formidabile. L’impianto, a 1.600 metri di quota, è stato inaugurato negli anni 70 e ristrutturato in occasione dei mondiali del 2007 con una spesa di 11 milioni, affrontata dal Comitato organizzatore con il contributo di Regione, Provincia e Comune. Grazie all’appuntamento iridato sono state ammodernate le tribune e sono stati rimessi a nuovo la sala stampa, i parcheggi e le strutture di sicurezza, indispensabili per gestire la marea di tifosi che di solito si riversa ad Anterselva per seguire le gare, sia nello stadio (che conta 14.500 posti a sedere) che lungo la pista (6.500 persone). L’evento iridato, sulla scia degli appuntamenti annuali di Coppa del mondo (in calendario a gennaio) sarà un vero e proprio happening del turismo sportivo. Nella Sudtirol Arena, dalle prime ore del mattino al tardo pomeriggio, il pubblico verrà intrattenuto con musica, giochi e spettacoli e potrà rifocillarsi e bere negli stand allestiti lungo il tracciato, con una hospitality ad hoc dedicata agli sponsor e ai loro ospiti. Di sera, invece, la “festa” si sposterà in paese dove sarà creato un villaggio con altri stand gastronomici e per l’intrattenimento e con al centro la medals plaza risevata alle premiazioni.
Il budget per i mondiali
Il comitato organizzatore, ente privato che ha in concessione lo stadio dal Comune, caso unico nel panorama internazionale degli sport invernali, ogni anno investe oltre 10omila euro per il servizio navetta, 200mila per il soggiorno di atleti e giudici, 250mila per la preparazione della pista e della neve, 380mila per il noleggio degli impianti temporanei,altri 600mila per la promozione, le assicurazioni e gli stipendi delle persone che lavorano stabilmente alla manifestazione e 200mila per i volontari. Per i mondiali saranno 1.500 e la loro esperienza e professionalità è da sempre un tratto distintivo dell’accoglienza che ricevono i 60mila tifosi giungono, prevalentemente dall’estero, nella valle di Anterselva.
Il ritorno economico diretto della rassegna iridata dovrebbe consentire di ottenere circa 10 milioni tra il ticketing e i diritti marketing e di sponsorizzazione che sono gestiti per conto del comitato organizzatore da Infront Austria. I diritti televisivi sono stati acquisti dall’Eurovisione e afferiscono invece alla Federazione internazionale (Ibu). Raisport dovrebbe garantire dirette ampie della kermesse. Per la tappa di Coppa del mondo Anterselva riceve circa 125mila euro per i diritti tv dalla Federazione internazionale (Ibu), che però vengono girati quasi in toto alla Fisi, Federazione italiana degli sport invernali.
Le Olimpiadi del 2026
I campionati mondiali che Anterselva ospita per la sesta volta saranno il preludio dell’appuntamento olimpico del 2026. Nell’ambito dei Giochi invernali assegnati a Milano e Cortina, Anterselva sarà il palcoscenico del biathlon. Sarà peraltro la prima volta nella storia dello sport che le competizioni olimpiche si svolgeranno sul territorio altoatesino. C’è perciò grande attesa e si stanno già pianificando gli investimenti necessari. «Ad esempio - spiega Erika Pallhuber, segretaria generale del Comitato - si dovrà realizzare un edificio per conservare le armi da tiro che per ragioni di sicurezza non potranno essere portare dagli atleti in albergo come avviene di solito».
Sicurezza che però rischia di penalizzare oltremodo Anterselva. Il Cio, infatti, limita il numero di biglietti che possono essere venduti per assistere alle gare di biathlon ad 8mila. «Una cifra assolutamente esigua per una realtà come la nostra - aggiunge Pallhuber - che sarebbe costretta a rinunciare al consueto bagno di folla degli appassionati, oltre che a rinunciare a più della metà dei proventi generati dalle gare stagionali. Speriamo, con l’appoggio del Coni, di poter persuadere il Cio a rivedere la sua posizione».
Trasporto sostenibile
Un’altra caratteristica dell’evento di Antholz è la sostenibilità ambientale dei collegamenti. Tutti i tifosi infatti utilizzano per giungere allo stadio navette, giungendo in autobus, treno e più raramente con la propria auto. Qualche apprensione logistica quest’anno deriva proprio dal fatto che le linee ferroviarie sono state gravemente danneggiate dalle tempeste di neve che si sono abbattute sulla zona prima di Natale. Fino all’ultimo si lavorerà per ripristinarle in vista dei campionati mondiali.
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