Ucraina ultime notizie. Bombe russe su Kherson: morti e feriti. Ue, in Ucraina 65mila casi di crimini di guerra
I punti chiave
- Ue, 65mila casi crimini guerra, numero più alto di sempre
- Kiev, blackout elettrico in 10 regioni ucraine
- Kiev, caccia F-16 presto nei nostri cieli
- Aiea, ieri potenti esplosioni vicino centrale Zaporizhzhia
- Mosca replica ai tank: missili ipersonici sull’Ucraina, almeno 11 morti nei raid. Cremlino: «Occidente in guerra»
- Ministero Kiev, esportazioni grano al minimo storico
- In regione Kiev solo 50% fabbisogno elettricità
Bombe russe su Kherson, due donne morte e cinque feriti
Due donne sono rimaste uccise e almeno altri cinque civili sono rimasti feriti in un bombardamento russo sulla città di Kherson e su altre aree della regione. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale ucraino, riporta Unian, dando notizia di danneggiamenti alle infrastrutture civili tra cui un ospedale ed edifici residenziali.
Zelensky, «situazione nel Donetsk è estremamente grave»
“La situazione al fronte, e in particolare nella regione di Donetsk, vicino a Bakhmut e Vuhledar, rimane estremamente grave. Gli occupanti non stanno solo prendendo d’assalto le nostre posizioni, stanno deliberatamente e metodicamente distruggendo queste città ed i villaggi intorno. Artiglieria, aviazione, missili. L’esercito russo non ha carenza di mezzi di distruzione. E può essere fermato solo con la forza”. Lo ha dichiarato nel suo consueto messaggio serale il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Zelensky, ”servono 300-500 tank per controffensiva”
“Ci servono 300 o 500 tank ora. Servono per portare avanti un’offensiva sul nostro territorio, la nostra terra. Servono veicoli corazzati per proteggere la nostra gente”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una intervista a Sky news Uk. Zelensky ha ringraziato i paesi che hanno fornito i tank, ma ha ricordato che qualche volta ci vogliono “mesi” per l’arrivo delle armi promesse. “Non do la colpa a nessuno, ma io mi sento sollevato solo quando le armi dateci dagli alleati sono effettivamente usate dal nostro esercito”, ha spiegato.
Crosetto (Difesa) incontra collega francese: su Ucraina piena collaborazione
“Col ministro francese c'è stata collaborazione totale su moltissimi argomenti partendo dall’Ucraina e arrivando al Mediterraneo allargato”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine di un evento a Roma.“La prossima settimana potrebbe nascere un nuovo decreto sugli aiuti all'Ucraina, ha aggiunto il ministro.
Intelligence Estonia: “Mosca potrebbe avere missili per oltre 6 mesi attacchi”
L’intelligence estone ritiene che la Russia possa condurre attacchi missilistici contro l’Ucraina ancora per mesi, anche perché continua a produrre missili malgrado le sanzioni. “La nostra valutazione più ottimista è di tre-quattro mesi, o fino alla primavera, quella pessimista è che dureranno dai sei ai nove mesi”, ha detto il colonnello Margo Grosberg, capo dell’intelligence militare estone, citato da European Pravda. Prima della guerra, i russi avevano “circa 2.500 missili. Ne hanno usati fra la metà e due terzi”, afferma Grosberg. Ma frammenti recuperati a terra dopo gli attacchi “indicano che la Russia continua a produrre missili durante la guerra oltre a quelli di cui dispone nei depositi”.
Secondo dati analitici, i russi sono riusciti a produrre 65 missili X-101 in sei mesi e “questo dimostra che in Russia continuano ad arrivare componenti hi-tech”, continua Grosberg. A suo parere, Mosca potrebbe anche essersi procurata questi componenti prima dell’invasione. “Ma ciò significa - argomenta - che stanno producendo munizioni di alta precisione e probabilmente le produrranno per lungo tempo”. Intanto Mosca ha ridotto il numero di missili usati in ogni attacco: in ottobre erano numeri a tre cifre, da novembre sono calati a due.
Fonti Kiev, “Corani bruciati sono operazione servizi di Mosca contro l’ingresso della Svezia nella Nato”
Le copie del Corano bruciate dall’attivista danese-svedese di estrema destra Rasmus Paludan sono una provocazione organizzata dai servizi di Mosca per ostacolare l'ingresso della Svezia nella Nato. A dirlo è Oleksandr V. Danylyuk, capo del Centro per le Riforme della difesa, una piattaforma interdipartimentale ucraina contro le minacce ibride, che opera nella cornice della cooperazione Nato-Ucraina. La sua analisi sul sito Guidhall viene rilanciata da Ukrinform.
Paludan, afferma Danylyuk, chiede al presidente turco di far entrare la Svezia nella Nato, ma in realtà le sue azioni “sono parte di un’operazione dei servizi russi”. Viene usato “il principio dell’opposto, quando una persona pone pubblicamente delle richieste che sono il contrario del vero obiettivo dell’operazione”, spiega, aggiungendo che questa tattica è una specialità dei servizi prima sovietici e ora russi.
Stoccolma, estremista brucia ancora il Corano: ”lo farò ogni venerdì”
Il politico e attivista di estrema destra Rasmus Paludan ha bruciato un’altra copia del Corano, questa volta nei pressi di una moschea nel quartiere Norrbro di Copenaghen. E ha annunciato di volere bruciare una copia del libro sacro a settimana. “Brucerò una copia del Corano davanti all’ambasciata turca a Copenaghen ogni venerdì, fino a quando la Svezia non entrerà a fare parte della Nato”, ha detto Paludan, che ha la doppia cittadinanza svedese e danese, citato dall’agenzia di stampa danese Ritzau. Sabato scorso aveva bruciato una copia del libro sacro davanti all’ambasciata turca a Stoccolma scatenando l’ira del mondo musulmano.
Kiev, dieci civili morti e venti feriti in ultime 24 ore
I nuovi bombardamenti russi effettuati nelle ultime 24 ore hanno ucciso almeno dieci civili ucraini e ne hanno feriti altri venti. Lo ha reso noto l’ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Sei persone sono morte nella regione di Donetsk, due a Kherson e due nella regione di Kharkiv.
Ue, Kiev ratifichi statuto Corte penale internazionale
“Abbiamo chiesto all’Ucraina di ratificare lo statuto di Roma così da partecipare pienamente alla Corte Penale Internazionale (ICC) e lo ribadirò nuovamente la settimana prossima quando ci recheremo a Kiev”. Lo ha detto Didier Reynders, Commissario europeo per la Giustizia, al termine del Consiglio informale di Stoccolma, riferendosi alla riunione congiunta tra il collegio dei commissari e il governo ucraina, che potrebbe tenersi settimana prossima prima del summit Ue-Ucraina.
Gli Usa valutano un piano per l’Ucraina post guerra
Rimbalza sui media americani l’ipotesi che l’amministrazione Biden starebbe cominciando a pensare ad un possibile piano ’post war’ per l’Ucraina, dopo alcuni spunti offerti dal segretario di Stato Antony Blinken nei giorni scorsi in una conversazione al dipartimento di Stato riportata da David Ignatius, veterano del Washington Post. Il colossale fallimento della Russia nel raggiungere i suoi obiettivi militari, secondo Blinken, dovrebbe ora spronare gli Stati Uniti e i suoi alleati ad iniziare a pensare alla forma dell’Ucraina del dopoguerra e a come creare una pace giusta e duratura che sostenga l’integrità territoriale dell’Ucraina e le permetta di scoraggiare, e se necessario difendersi, ogni futura aggressione.
La linea ufficiale degli Usa resta quella che spetta a Kiev ogni decisione. Ma il dipartimento di Stato, il Pentagono e il Consiglio per la sicurezza nazionale stanno guardando avanti. Tra le ipotesi in discussione quella di un’Ucraina non più nella Nato ma nella Ue, con un’economia non corrotta. E senza le garanzie di sicurezza simili a quelle dell’articolo 5 dell’Alleanza ma dotata di potenti mezzi bellici - specialmente tank e difesa aerea - che le consentano di difendersi da sola. Punto particolare di discussione resta la Crimea. Molti dirigenti Usa e ucraini pensano sia irrealistica la sua riconquista ma sarebbe cruciale per Kiev che la penisola non serva più come base di attacco. Una formula da soppesare sarebbe quella di uno status demilitarizzato, rinviando la questione del controllo politico finale. Ma per questo occorre il consenso di Mosca.
Mosca blocca siti web di Cia e Fbi, ”discreditano esercito”
Roskomnadzor, l’agenzia statale russa che controlla le telecomunicazioni, ha annunciato di aver limitato l’accesso dalla Russia ai siti internet della Cia e dell’Fbi e ad altri siti web stranieri accusandoli di “screditare le forze armate russe” e diffondere “materiali che contengono inesattezze su informazioni socialmente importanti”: lo scrive la Tass. Il governo russo ha inasprito la censura, e dall’inizio del conflitto in Ucraina una nuova legge prevede fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di informazioni sull’esercito che dovessero essere ritenute “false” dalle autorità russe vietando praticamente qualunque critica contro l’invasione.
Kiev, blackout elettrico in 10 regioni ucraine
Ukrenergo, la società energetica statale Ucraina, ha reso noto che il sistema “presenta ancora un significativo deficit di potenza” dopo il massiccio raid russo del 26 gennaio. Pertanto interruzioni elettriche di emergenza sono previste in dieci regioni: Kharkiv, Donetsk, Zaporizhzhia, Kirovohrad, Kiev, Cherkasy, Zhytomyr, Volyn, Leopoli e Rivne. “Durante il giorno - viene spiegato - sono possibili arresti di emergenza anche in altre zone”.
Ue, 65mila casi crimini guerra, numero più alto di sempre
Le prove sono estremamente importanti data l’entità dei possibili crimini nel. Finora sono stati segnalati 65mila episodi di presunti crimini internazionali. 14 Stati membri hanno avviato indagini nazionali sui crimini internazionali commessi in Ucraina, compresa la Svezia. Queste cifre illustrano il fatto che abbiamo a che fare con il maggior numero di documenti su crimini di tutti i tempi”. Lo ha detto il commissario Ue alla Giustizia, Didier Reynders, nella conferenza stampa al termine del Consiglio informale Giustizia a Stoccolma.
“Ciò include il crimine di aggressione, che è un tipo molto specifico di crimine. Come C’è la sentenza del Tribunale militare internazionale di Norimberga nel 1946, quello dell’aggressione è il supremo crimine internazionale. Dobbiamo garantire che questi crimini non rimangano impuniti e che gli autori siano ritenuti responsabili delle loro azioni”.
Ue, riunione commissari a Kiev potrebbe saltare per sicurezza
La riunione congiunta fra il governo ucraino e il collegio dei commissari Ue “potrebbe anche non avere luogo”. Così il primo portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, nel briefing quotidiano con la stampa. “È evidente che quando si organizzano riunioni di questo tipo le questioni di sicurezza svolgono un ruolo importante e che il dialogo tra la Commissione europea e le autorità ucraine su questo argomento è un dialogo molto serrato e intenso”, ha aggiunto, “è ovviamente sulla base di un’analisi che è stata effettuata dalle autorità ucraine e di analisi da un lato della situazione della sicurezza, e dall’altro della loro capacità di fornire le garanzie sulle misure di sicurezza”, che l’incontro potrebbe non aver luogo. La riunione, di cui non era stata ancora annunciata la data, sarebbe comunque una cosa separata dal vertice Ue-Ucraina a Kiev del 3 febbraio, anche se avrebbe potuto svolgersi a margine.
Unhcr, passaporti russi ai bimbi per darli in adozione
L’alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi, ha accusato la Russia di violare i “principi fondamentali della protezione dei bambini in situazioni di guerra” dando ai bambini ucraini passaporti russi e mettendoli in adozione. Lo riporta la Cnn. “In una situazione di guerra, non puoi determinare se i bambini hanno una famiglia o una tutela”, ha detto Grandi, “quindi, fino a quando non sarà chiarito, non si può dare loro un’altra nazionalità o farli adottare da un’altra famiglia”. “Questo è qualcosa che sta accadendo in Russia e non deve accadere”, ha aggiunto Grandi.
Belgio approva nuovo pacchetto di aiuti da 92 milioni di euro
Il Belgio ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina del valore di 92 milioni di euro. Lo riporta il quotidiano belga in lingua fiamminga Hln, lo riferisce Ukrinform. “In generale, il nostro Paese ha già fornito 146 milioni di euro di aiuti militari”, ha affermato il primo ministro belga Alexander De Croo, “oggi il Consiglio dei ministri ha deciso di inviare all’Ucraina un nuovo pacchetto di aiuti militari del valore di 92 milioni di euro.
Secondo il ministro della Difesa, Ludevin Dedonder, il nuovo pacchetto comprende missili di difesa aerea , missili anticarro, mitragliatrici, granate, munizioni, camion e jeep blindate. Una parte verrà prelevata dai magazzini del ministero della Difesa del Belgio e una parte sarà acquistata da società private. Il Belgio ha approvato lo stanziamento anche di 69 milioni di euro di aiuti umanitari.
Orban: “Invio tank è partecipazione diretta, Ungheria non è in guerra con nessuno”
Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha anticipato che porrà il veto a sanzioni dell’Unione europea contro il settore del nucleare russo e ha anche precisato che l’invio di carri armati, da parte dei Paesi Occidentali, implica la loro “partecipazione diretta” alla guerra. Kiev sta esercitando pressioni sugli alleati per l’introduzione di sanzioni contro Rosatom, l’agenzia per l’energia nucleare russa coinvolta nello sforzo di riarmo russo. Orban ha anche indicato la guerra come la ragione dell’aumento dell’inflazione. “Per noi l’Ungheria viene prima di tutto, per questo non siamo in guerra con nessuno. E’ interesse del Paese è rimanere fuori dalla guerra. Non bisogna internazionalizzarla. Il nostro governo sta adottando misure per impedire che l’Ungheria sia coinvolta nella guerra”, ha dichiarato.
Primi soldati ucraini a Colonia per addestramento su Marder
I primi soldati ucraini sono arrivati in Germania per l’addestramento sul veicolo da combattimento di fanteria Marder. Il gruppo è atterrato giovedì a Colonia e inizierà quanto prima l’addestramento sui corazzati, come riferito dall’agenzia Dpa. La formazione sui Marder durerà circa otto settimane. L’addestramento sui carri armati Leopard 2 inizierà un po’ più tardi, ha spiegato ieri il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, durante la sua visita alle truppe della Bundeswehr.
Commissione Ue incontra governo a Kiev il 2 febbraio
Il collegio dei commissari europei incontrerà il prossimo 2 febbraio il governo ucraino a Kiev. Lo annuncia la Commissione Europea. La presidente Ursula von der leyen e diversi membri del collegio, tra cui i vicepresidenti Valdis Dombrovskis, Margrethe Vestager, Margaritis Schinas e il commissario Paolo Gentiloni avranno incontri bilaterali con membri del governo ucraino.
Cremlino: «Trump ha ragione, tank aggravano l’escalation»
L’ex presidente americano Donald Trump in un certo senso ha ragione quando, riferendosi alle forniture di carri armati occidentali all’Ucraina (rpt: all’Ucraina), afferma che “prima arrivano i tank, poi le testate nucleari”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Si può concordare con queste parole, nel senso che c’è un’escalation delle tensioni”, ha sottolineato Peskov, citato da Interfax. “E questa escalation è provocata tra le altre cose dalle decisioni prese in primo luogo a Washington e, sotto le pressioni di Washington, nelle capitali europee. Mi riferisco alle consegne di armi e tank, a questo e a quello”.
Berlino: «Baerbock? Già chiarito che non siamo parte conflitto»
“Il ministero degli Esteri e il cancelliere hanno già chiarito che la Nato e la Germania non sono parti della guerra”. Lo ha detto la portavoce di Olaf Scholz, Christiane Hoffmann, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino sulle dichiarazioni di Annalena Baerbock che nei giorni scorsi, all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, aveva affermato “combattiamo un guerra contro la Russia e non uno contro l’altro”. “Noi sosteniamo l’Ucraina ma non siamo parti del conflitto”, ha ripetuto anche il portavoce del ministero degli Esteri Christian Wagner. “Se mi chiede se l’intenzione della ministra fosse di portare il focus del dibattito sul tema come ora accade nei social media, è chiaro che non fosse questo il caso”, ha aggiunto incalzato dalle domande dei giornalisti.
Mosca, Biden conferma che Zelensky non decide nulla
La dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden secondo cui le forze ucraine si stanno preparando per una controffensiva conferma che non è Volodymyr Zelensky a prendere le decisioni a Kiev. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Lo riporta Ria Novosti. “Anche se Zelensky finge di prendere queste decisioni capiamo che non sono prese da lui”, ha argomentato Zakharova.
Cremlino, «Usa demonizzano gruppo Wagner da anni»
Gli Stati Uniti “demonizzano” da anni il gruppo Wagner, contro cui ieri hanno annunciato sanzioni. E’ la denuncia del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che definisce infondate le accuse mosse alla milizia privata fondata da Evegeny Prigozhin, legato a Vladimir Putin. “Ieri non è stata la prima volta che voi e io abbiamo sentito dichiarazioni da Washington che demonizzavano la compagnia militare privata Wagner - ha detto Peskov, rispondendo alla domanda sulle attività dei miliziani in Africa e Ucraina - È una cosa che va avanti da molti anni. Allo stesso tempo, queste dichiarazioni, di norma, sono prive di fondamento. Voi e io non abbiamo mai visto o letto un ragionamento razionale”. Il portavoce del Cremlino ha anche commentato le dichiarazioni specifiche al coinvolgimento del Wagner group nella Repubblica Centrafricana: “Anche questo sembra abbastanza infondato. Non c’è alcuna prova, alcun indizio, non è stato presentato nulla all’opinione pubblica. Questo svaluta in modo significativo il significato delle dichiarazioni che provengono da Washington”.
Kiev, dall’inizio della guerra Mosca ha perso 125mila soldati
Dall’inizio del conflitto la Russia “ha perso quasi 125.000 soldati in Ucraina”. Lo sottolinea lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina sul suo account Facebook, secondo quqnato riporta l’agenzia Unian. In particolare “le perdite totali in combattimento del personale nemico dal 24 febbraio 2022 al 27 gennaio 2023 sono state di circa 124.710 unità”. Sempre da inizio del conflitto, secondo la stessa fonte, sono stati distrutti, tra l’altro, “3.182 carri armati del nemico, 6.340 veicoli corazzati da combattimento, 2.180 sistemi di artiglieria oltre ai mezzi di difesa area (221), 292 aerei, 283 elicotteri, 1.941 Uav (droni, ndr) operativi-tattici e 796 missili da crociera”.
Kiev, caccia F-16 presto nei nostri cieli
Il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino, Oleksiy Danilov, ha lasciato intendere che i partner internazionali forniranno all’Ucraina un caccia leggero multiruolo F-16. Danilov ha pubblicato un video del velivolo con le sue caratteristiche tecniche su Facebook scrivendo: “Presto nei cieli dell’Ucraina”. Zelensky, dopo l’ok all’invio di carri armati, aveva fatto espressa richiesta agli alleati occidentali di fornire aerei militari.
La Russia impone l’ora di Mosca nelle regioni annesse
La Russia impone l’ora di Mosca nelle quattro regioni dell’Ucraina annesse lo scorso settembre. Il fuso orario a Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk non sarà più “a breve” quello di Kiev, ma quello di Mosca (un’ora in più). Lo ha reso noto il ministero dell’Industria e del commercio: “passo dopo passo la sincronizzazione con le norme russe prosegue, dopo l’annessione”.
Mosca: «Biden ha chiave per finire guerra ma non la usa»
Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che il presidente americano Joe Biden, “se vuole porre fine” al conflitto in Ucraina “può farlo molto rapidamente” perché ha “la chiave” del governo di Kiev, ma che “l’attuale capo della Casa Bianca non vuole farlo, non vuole usare questa chiave” e “al contrario, sceglie la strada per pompare ulteriormente armi in Ucraina”. Lo riporta l’agenzia Interfax. Le parole di Peskov arrivano dopo che Usa e Germania hanno annunciato la loro intenzione di inviare i carri armati Abrams M1 e Leopard 2 all’Ucraina, invasa dalle truppe russe 11 mesi fa.
Orban: «Non permetteremo sanzioni contro nucleare russo»
Nuovo affondo del premier ungherese, Viktor Orban, contro la politica delle sanzioni messa in campo dall’Ue contro la Russia. Nella consueta intervista a Kossuth Radio, Orban ha annunciato il veto di Budapest ad eventuali misure restrittive sull’energia nucleare russa. “Non permetteremo che venga attuato il piano di includere l’energia nucleare nelle sanzioni” ha spiegato. Su tali misure “va ovviamente posto il veto. Questo è fuori questione”.
Bombe russe sul Donetsk, ieri sei morti
Sei persone sono state uccise e altre nove sono rimaste ferite in seguito ai bombardamenti russi di ieri nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale, Pavlo Kirylenko, come riporta Ukrainska Pravda. “Il 26 gennaio i russi hanno ucciso sei residenti nella regione di Donetsk: due a Ocheretyny, due a Bogoyavlenka, uno ad Avdiivka e uno a Paraskoviivka”, ha scritto Kirylenko. Altre nove persone nella regione sono rimaste ferite, ha aggiunto.
Kiev, quasi 125mila i soldati russi uccisi da inizio guerra
Sono quasi 125mila i soldati russi uccisi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. A riportarlo è lo stato maggiore di Kiev, secondo il quale solo nelle ultime 24 ore i combattimenti hanno provocato la morte di 850 militari russi. In un messaggio pubblicato sull’account ufficiale di Facebook, lo stato maggiore ucraino afferma che la Russia ha perso “circa 124.710” soldati in combattimento. Le forze ucraine hanno inoltre distrutto 3.182 carri armati, 2.180 sistemi di artiglieria e 221 sistemi antiaerei. Kiev ha quindi assicurato di aver distrutto, dall’inizio delle ostilità, 292 aerei, 283 elicotteri, 1.941 droni, 796 missili da crociera, 18 imbarcazioni, 5.0001 veicoli e carri armati e 199 pezzi di “equipaggiamento speciale”. Il portavoce dello Stato Maggiore dell’Esercito ucraino, Oleksander Shtupun, ha spiegato che nelle ultime 24 ore sono stati lanciati attacchi con esplosivi contro “punti di concentrazione delle truppe russe”, oltre che contro “un complesso missilistico antiaereo russo”.
Intelligence Gb, false notizie su avanzate russe a Zaporizhzhia e Donetsk
L’intelligence britannica dubita della veridicità delle notizie diffuse da Mosca su presunte avanzate dell’esercito russo nelle zone di Zaporizhzhia e Donetsk. “Negli ultimi sei giorni - scrive nel suo ultimo rapporto, divulgato dal ministero della Difesa di Londra - i commentatori online russi hanno sostenuto che le forze di Mosca hanno compiuto progressi significativi, sfondando le difese ucraine in due aree: nell’oblast di Zaporizhzhia, vicino a Orikiv e 100 km ad est, nell’oblast di Donetsk, vicino a Vuhledar”. “Le unità russe - prosegue - hanno probabilmente condotto a livello locale attacchi esplorativi vicino a Orikiv e Vuhledar, ma è altamente improbabile che la Russia abbia effettivamente ottenuto progressi sostanziali. Esiste una possibilità realistica - conclude - che le fonti militari russe stiano deliberatamente facendo disinformazione nel tentativo di far credere che l’operazione russa stia conservando il suo impeto”.
Tokyo, nuove sanzioni contro individui ed organizzazioni legate alla Russia
Il Giappone ha annunciato oggi l’imposizione di nuove sanzioni contro 36 individui e 52 organizzazioni legate alla Russia, a causa dell’estensione del conflitto in Ucraina. Le sanzioni sono state adottate “in considerazione dell’attuale situazione riguardante l’Ucraina, e al fine di contribuire agli sforzi internazionali per raggiungere la pace”, ha precisato il Ministero degli Affari Esteri giapponese in un comunicato. “E’ necessario che la comunità internazionale, compreso il G7, si unisca e risponda alla crisi con decisione” per proteggere la pace e l’ordine globale, ha affermato il sottosegretario Seiji Kihara.
Kiev, ieri 70 missili russi su Ucraina in 44 attacchi aerei
Le forze russe hanno lanciato ieri un totale di 70 missili contro l’Ucraina nel corso di 44 attacchi aerei, di cui 18 con l’uso di droni di fabbricazione iraniana: lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev ne suo rapporto quotidiano sull’andamento del conflitto. Lo riporta Ukrinform. “Nell’ultima giornata il nemico ha lanciato 44 attacchi aerei, di cui 18 con l’uso di droni Shahed-136. Tutti i droni kamikaze sono stati abbattuti. Il nemico ha lanciato 70 missili, 47 dei quali sono stati distrutti, e ha effettuato 125 attacchi con (lanciarazzi multipli) MLRS. Purtroppo, a seguito degli attacchi nemici, sono stati uccisi civili e distrutti obiettivi civili”, si legge nel rapporto. Da parte loro, le forze armate ucraine hanno colpito nella giornata di ieri quattro posti di comando russi, due postazioni di artiglieria, un deposito di munizioni e altri due “importanti” obiettivi non meglio specificati.
Aiea, ieri potenti esplosioni vicino centrale Zaporizhzhia
Gli osservatori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) hanno riferito di potenti esplosioni vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi durante il massiccio attacco missilistico sferrato ieri dalle forze di Mosca contro l’Ucraina: lo ha reso noto il direttore generale dell’agenzia dell’Onu, Rafael Grossi, come riporta il Guardian. Da parte sua, Renat Karchaa, consigliere dell’agenzia russa che gestisce le centrali nucleari del Paese - la Rosenergoatom - ha detto che le affermazioni di Grossi sono infondate, definendole una “provocazione”.
In regione Kiev solo 50% fabbisogno elettricità
Nella regione di Kiev, il 27 gennaio, durante le ore di punta, i consumatori domestici, le imprese industriali e le infrastrutture critiche riceveranno il 50% dell’elettricità di cui hanno bisogno. Lo ha annunciato - come riportato da Ukrinform - la Dtek Kyiv Regional Electric Networks, impresa ucraina del settore energetico. “Il sistema elettrico del Paese - ha spiegato l’azienda - ha ancora un significativo deficit di elettricità dopo gli attacchi russi. Il 27 gennaio, Nek Ukrenergo ha fornito limiti di consumo per la regione di Kiev a un livello medio di 708 MW al giorno e 609 MW a notte. Nelle ore di punta questo rappresenta il 50% della domanda di elettricità della regione, compresi i consumatori domestici, l’industria e le infrastrutture critiche”.
Governatore Donetsk, situazione peggiora in Donbass
Lungo l’intera linea del fronte nella regione di Donetsk c’è un significativo aggravamento della situazione. Lo dichiara - come riporta l’agenzia Unian - il governatore dell’Oblast di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, sostenendo che a causa della mancanza di successi sul campo di battaglia gli occupanti russi hanno intensificato il bombardamento degli insediamenti. “La situazione è peggiorata in modo significativo - ha detto - dal sud al centro della regione. La parte più calda era e rimane la direzione Bakhmut, tuttavia ora c’è un inasprimento dei combattimenti anche ad Avdiivka”. “I russi - ha aggiunto - non riescono a sfondare la nostra linea di difesa nel Donbass. Il nemico subisce perdite significative di personale e veicoli corazzati. Per questo ricorre ancora una volta alla tattica della ’terra bruciata’, bombardando intensamente gli insediamenti e le comunità adiacenti alla linea del fronte con lanciarazzi e artiglieria”. In particolare sono finiti sotto il fuoco i distretti di Avdiivka, Vugledar, Toretsk e Bakhmut. .
Ministero Kiev, esportazioni grano al minimo storico
Le esportazioni di grano dai porti del Mar Nero dell’Ucraina hanno raggiunto un minimo storico a causa dell’attacco da parte della Russia. Lo ha affermato - secondo quanto riportato dal Kiev Independent - il ministero dell’Agricoltura ucraino sottolineando che “in media” due o tre navi mercantili hanno lasciato i porti ogni giorno a gennaio nell’ambito della “Black Sea Grain Initiative”, accordo sostenuto dalle Nazioni Unite e firmato a luglio da Ucraina, Russia e Turchia per sbloccare le esportazioni di grano ucraino durante l’invasione russa del paese. Secondo il ministero, le navi cariche di “solo 2,4 milioni di tonnellate di grano” hanno lasciato i porti ucraini a gennaio, in calo rispetto alle 4 tonnellate di ottobre.
Mosca replica ai tank: missili ipersonici sull’Ucraina, almeno 11 morti nei raid. Cremlino: «Occidente in guerra»
Mosca replica ai tank di Berlino e Washington e usa contro l’Ucraina i missili ipersonici Kinzhal, capaci di compiere traiettorie che disorientano la contraerea, riducendo le probabilità d’intercettazione. Kiev afferma di averne abbattuti 47 su 55. Ma il bilancio è di almeno 11 morti. A Odessa colpite due infrastrutture energetiche. Blackout anche nella capitale. La Germania prevede di consegnare i carri armati Leopard tra fine marzo e inizio aprile. Altri Leopard in arrivo dalla Polonia entro poche settimane. Il Cremlino attacca: ’L’Occidente è in guerra contro di noi’.