ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLe vie del profumo

Nelle calli di Venezia, alla scoperta del più evocativo fra i sensi

Oltre la Biennale, la Laguna racchiude due percorsi espositivi che sono uno scrigno di esperienze visive e olfattive: un'occasione per seguire le tracce di una tradizione secolare e preziosa

di Alexis Paparo

“Effleurement” di Florian Mermin (2021). Terracotta e potpourri floreale. Courtesy Florian Mermin e Galerie Backslash, Paris. Fragranza: Rosa classica, by Gael Montero. Courtesy Givaudan.

2' di lettura

Ci si è accorti quanto è importante proprio nel momento della sua assenza. A causa della pandemia, milioni di persone hanno perso per giorni, a volte per settimane, la capacità di percepire e riconoscere gli odori. Così l'olfatto, il più trascurato dei sensi, spesso ritenuto secondario rispetto ad altri, è tornato protagonista del dibattito, anche culturale e scientifico. Nel libro Il senso perfetto, la neuroscienziata Anna D'Errico spiega che il rapporto fra mente e olfatto è strettissimo: le informazioni arrivano dal naso e dal bulbo olfattivo direttamente all'amigdala (coinvolta nelle emozioni) e all'ippocampo (coinvolto nella memoria). Ciò fa sì che la percezione degli odori sia immediata, capace di generare collegamenti ad esperienze vissute. Non stupisce che, durante i primi lockdown, si siano registrate vendite record di eau de parfum e fragranze per la casa. È come se, d'un tratto, circondarsi di note olfattive ricercate ed estremamente personali fosse entrato nell'universo più ampio della cura e dell'espressione di sé.

“Born to be burnt” di Mircea Cantor (2006-2016). Guscio di ostrica, canna di bambù in bronzo, coltello in acciaio e legno. Courtesy Mircea Cantor; Magazzino, Roma. Fragranza: bastoncini di incenso.

 

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Proprio a Venezia, il place-to-be della stagione, non poteva mancare un'occasione di dialogo fra l'arte e il senso riscoperto. In concomitanza con la Biennale, e per tutta la sua durata (fino al 27 novembre), Palazzo Mocenigo e Bottega Cini ospitano due mostre che rimettono al centro l'olfatto, promosse dalla collaborazione tra la Casa Profumiera Mavive e la Fondazione Musei Civici di Venezia. Essenze, ideata e curata da Pier Paolo Pancotto, è ospitata al primo piano di Palazzo Mocenigo. Qui si apre al visitatore un percorso sinestesico, composto dalle installazioni di 12 artisti internazionali che sperimentano l'uso dell'olfatto e delle componenti ad esso correlate nelle loro creazioni: Mircea Cantor, Mateusz Choróbski, Jason Dodge, Bruna Esposito, Eva Marisaldi, Florian Mermin, Giuseppe Penone, Paola Pivi, Namsal Siedlecki, Achraf Touloub, Nico Vascellari e Luca Vitone.

A chiudere il viaggio, la presentazione del Manifesto Flora Futurista del pittore e aviatore Fedele Azari interpretato da Nicola Pozzani, direttore creativo di Mavive, tradotto dal profumiere Gael Montero in un'essenza originale che evoca l'odore artificiale descritto nel testo di Azari. Nella White Room, al piano terra di Palazzo Mocenigo, prende corpo Accordi di Profumo, una mostra che va alle radici dei grandi ingredienti della profumeria contemporanea, per proiettarla nel futuro. Al centro il progetto di filiera sostenibile del profumo concepito da The Merchant of Venice e Givaudan. Il risultato di questo viaggio è la linea Accordi di Profumo di The Merchant of Venice, i cui ingredienti – alcuni menzionati negli antichi manoscritti di profumeria e botanica dell'epoca della Serenissima – sono tre volte preziosi: garantiscono la tracciabilità della loro provenienza, contribuiscono al sostentamento delle comunità di coltivatori locali e favoriscono la tutela degli ecosistemi da cui originano. Il dialogo multisensoriale continua da Bottega Cini, con un video-racconto immersivo sulle materie prime e un'esperienza olfattiva personalizzata, per entrare nel cuore della collezione.

BOTTEGA CINI - DORSODURO, San Vio, 733. MUSEO DI PALAZZO MOCENIGO. CENTRO STUDI DI STORIA DEL TESSUTO, DEL COSTUME E DEL PROFUMO, Santa Croce, 1992. Fino al 27/11

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