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Noleggio e leasing esclusi dal bollo «eco» agevolato in Lazio e Lombardia

di Maurizio Caprino

(88studio - stock.adobe.com)

2' di lettura

Da un lato c’è una legge nazionale che appena un anno e mezzo fa ha messo a carico del cliente il bollo per i veicoli in noleggio a lungo termine, “spalmando” territorialmente un gettito finito in buona parte a Trento e Bolzano nell’ultimo decennio. Ma dall’altro lato si sono messe a fine 2020 Lazio e Lombardia, che hanno negato i benefici tariffari ai modelli elettrici o ibridi presi a noleggio da clienti del proprio territorio.

Da venerdì 2 luglio il paradosso si è completato, con la pubblicazione del Dm del 17 giugno con cui il ministero della Transizione ecologica (Mite) ha fissato i criteri ambientali minimi per la scelta dei mezzi di servizio da parte delle pubbliche amministrazioni: occorre dare priorità ai mezzi elettrici e ibridi, ma le molte che hanno sede in Lazio e Lombardia dovranno pagare il bollo a tariffa piena.

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Tutto nasce dalle normative regionali che agevolano i veicoli più “ecologici”. Naturalmente, i benefici vanno solo ai contribuenti con residenza (o sede, per le persone giuridiche) sul territorio di quelle Regioni. Ciò metteva fuori gioco i veicoli in leasing o a noleggio, i cui proprietari sono i noleggiatori, che dopo gli inasprimenti sull’Ipt del 2011 hanno spostato le sedi nelle Province autonome di Trento e Bolzano, dove gli statuti speciali consentono di dribblare le penalizzazioni. Quindi le Regioni avevano un motivo valido per quelle esclusioni.

Ma l’articolo 53, comma 5-ter del Dl 124/2019, modificando l’articolo 7 della legge 99/2009, per i contratti di durata superiore a 12 mesi ha spostato il peso del bollo sui clienti dei noleggiatori. Prima l’articolo 7 aveva fatto lo stesso anche per il leasing, sia pure tra molti contenziosi.

Dunque, ora la responsabilità del pagamento del bollo grava sui clienti di leasing e noleggio (anche se nella prassi il servizio di versamento è offerto dagli operatori stessi, come servizio a parte). Quindi escludere (come da ultimo ha fatto il Lazio con l’articolo 2, comma 8 della legge regionale 25/2020) i veicoli a noleggio immatricolati fuori regione dai benefici riservati alle propulsioni ibride o elettriche significa - oltre che rischiare contenziosi sul filo delle interpretazioni di norme nate in contesti diversi dall’attuale - penalizzare cittadini che, se acquistassero in proprio quei veicoli, avrebbero diritto a quei benefici.

Perciò sono penalizzati anche gli operatori: chi non desiste dalla scelta di un mezzo “ecologico” potrebbe essere spinto a rinunciare al leasing o al noleggio. Per questo Pietro Teofilatto, direttore Fisco ed economia dell’Aniasa (l’associazione confindustriale dei noleggiatori) parla di «normative che rischiano di sembrare forme di gabelle e che stridono fortemente con il Pnrr che indica la via della transizione ecologica».

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