Oscar Farinetti inaugura Green Pea, primo mercato dedicato al sostenibile e al riciclo
A Torino la struttura, affacciata sul Lingotto, è tutta in acciaio e legno montati a secco ed è completamente smontabile
di Maria Chiara Voci
3' di lettura
Sul tetto. La piscina calda è a sfioro. Si proietta in avanti, nel vuoto. Di sotto, l’affaccio sul parcheggio di Lingotto, che crea una nuova, insolita e mai vista prospettiva, da cui guardare la città. Siamo a GreenPea, di fianco al primo Eataly aperto nel 2007 e a pochi giorni dal taglio del nastro del nuovo progetto imprenditoriale di Oscar Farinetti: mercoledì 9 dicembre apre al pubblico a Torino il primo Green Retail Park al mondo dedicato al tema del Rispetto.
Come dalla piscina si apre un nuovo scorcio urbano di Torino, il nuovo mall (Green Pea, ovvero pisello verde, piccolo legume che è il simbolo del Rispetto) è un invito, in tutta la sua struttura, ad ampliare lo sguardo a un nuovo modo di considerare l’esperienza di acquisto.
Dalla struttura ai prodotti, tutto nei 15mila mq del nuovo centro retail si ispira al riciclo, alla circolarità, all’attenzione per la materia prima e alla sostenibilità. Un’operazione di marketing culturale, prima di tutto. Firmata dall’ex patron di Unieuro e mente di Eataly e Fico: Green Pea S.r.l. è una newco, 90% della Eatinvest S.p.a – di cui maggiori azionisti sono le famiglie Farinetti 60% e Nocivelli 20% – e 10% della famiglia Orecchia, storici e affermati imprenditori nel fashion a Torino, dove sono punto di riferimento da tre generazioni con il loro flagship Vestil.
Presidente e amministratore delegato è Francesco Farinetti, figlio più grande del fondatore Oscar, classe 1980, già AD di Eataly, dove ora ricopre il ruolo di vicepresidente. Nelle parole dello stesso Oscar Farinetti durante il taglio del nastro (troppo affollato, per essere nell’era Covid) ci ha tenuto a sottolineare come «Greta Thunberg sia fra le persone che stanno cambiando il mondo». Non si tratta solo di parole pronunciate ad arte e immagine, però. Perché è un fatto che, proprio nel modo con cui è stato concepito il progetto di architettura, il concetto di sostenibilità trova conferma e sostanza.
Green Pea è un immobile firmato da ACC Naturale Architettura Cristiana Catino e Negozio Blu Architetti (Ambrosini, Gatti, Grometto), già progettisti del primo Eataly e oggi protagonisti dell’ultimo tassello della riqualificazione dell’area ex industriale Carpano Lingotto. L’edificio è altamente sostenibile, un manifesto di nuove tecnologie e materiali naturali che trasmette l’idea di rispetto dell’ambiente e armonia con la natura attraverso la sua architettura.
La struttura, in acciaio e legno montati a secco e completamente smontabile, è ricoperta da un guscio di lamelle frangisole in legno, filtro tra le funzioni distribuite nei diversi piani e l’ambiente. Termo-trattati, questi elementi provengono dalle foreste distrutte dalla tempesta Vaia in Veneto.
L’intera prospettiva è proiettata verso l’alto, a cercare la luce originale: nella trama organica delle facciate si inserisce la vegetazione, che diventa vero e proprio materiale costitutivo dell'architettura. La sequenza di ambienti interni, accoglienti e flessibili, culmina nello spazio di intrattenimento del grande tetto giardino attrezzato, permeato da serre bioclimatiche.
«L’edificio - spiega Cristiana Catino - è concepito come un organismo naturale, che respira e fa respirare, protegge dal sole, vibra a seconda della luce e della crescita della vegetazione. Per ridurre al minimo il suo carbon footprint Green Pea è alimentato da fonti di energia rinnovabili: pozzi geotermici, pannelli fotovoltaici e solari, mini-pale eoliche e pavimenti per il recupero dell’energia cinetica».
From duty to beauty: la struttura interna si sviluppa su 5 piani, dedicati a un nuovo modo di fare shopping. Perché chi entra nel mall innanzitutto viene accerchiato da informazione e formazione sul cambiamento climatico, la sostenibilità e l’importanza di cambiare il proprio rapporto con il consumo di energia, il movimento, la casa, l’abbigliamento e il tempo libero.
Nei piani l’offerta è quella dei prodotti di 100 Partner suddivisi nelle categorie Life, Home, Fashion, Beauty e Otium Pea Club: da grandi player interazione e nazionali come FCA, Iren, Enel X, TIM, UniCredit, Mastercard a marchi della casa smart e sostenibile come Whirlpool, Valcucine, Roda, Gervasoni, Riva 1920, Pianca, Rubelli, Artemide, Driade e FontanaArte, fino al fashion.
Al terzo piano, il luogo dedicato alla Bellezza: con le migliori firme italiane dell'abbigliamento – Ermenegildo Zegna, Brunello Cucinelli, Herno e SEASE – e accanto il Bistrot Pop, 100 Vini e Affini, una realtà che nasce da Torino e si sta sviluppando grazie alla ricerca nella mixology e alle nuove sperimentazioni legate alla liquoristica e alla birra. Infine, il ristorante Stellato Casa Vicina, gestito dalla famiglia Vicina.In cima un esclusivo, ma inclusivo, Club sul Rooftop e la prima infinity pool di Torino affacciata sull’arco alpino.
Da qui, lo sguardo si apre su Torino. In una nuova prospettiva. Una promessa, che ora si confronterà con il mercato e una nuova cultura di acquisto che cresce con le nuove generazioni.
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