Gyada Cosmetics

Passione e innovazione: così l’azienda siciliana passa da 5 a 123 prodotti

di Nino Amadore

2' di lettura

Una crescita anno su anno forse non inaspettata, di sicuro sorprendente. Quella di Gyada Cosmetics, al venticinquesimo posto nella nostra classifica generale, azienda con sede a Valverde in provincia di Catania, è una storia che nasce dalla passione e cresce poi grazie all’intuito imprenditoriale ma anche alla capacità organizzativa. Fondata nel 2017 ha messo a frutto la passione per la cosmetica di almeno un paio dei quattro fondatori e la capacità di tutti e quattro di creare prodotti innovativi: a quattro anni di distanza questa azienda che dà lavoro a 11 persone punta a chiudere il 2021 con un fatturato di 3,6 milioni quasi il doppio rispetto al fatturato 2020 che era stato di 1,830 milioni.

«Abbiamo puntato sin da subito su prodotti con formulazioni esclusivamente naturali a base di estratti vegetali e biologici e questo ci ha consentito di crescere: nel 2022 pensiamo di poter crescere ancora del 50 per cento» spiega l’amministratore Dario Recupero, che ha fondato l’azienda insieme al fratello Gabriele, ad Antonino Lo Faro e Federica Bonarrigo, che per la sua esperienza formativa e professionale (è laureata con lode in Scienze erboristiche e dei prodotti nutraceutici), si occupa dello studio e della formulazione di tutti prodotti Gyada Cosmetics.

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Dalle 5 referenze del febbraio 2017, quando l’azienda ha debuttato sui mercati vendendo solo online sul proprio sito (ma già a distanza di un anno aveva 300 rivenditori), oggi l’azienda catanese ha superato le 123 referenze e ragiona su nuovi prodotti: «Le formulazioni dei prodotti Gyada sono infatti pensate per intercettare le sempre maggiori richieste di mercato di prodotti cosmetici privi di ingredienti chimici e dannosi – spiega Recupero –. Ogni prodotto si caratterizza inoltre per un packaging curato e ricercato, dal design unico in grado di valorizzare e distinguere il brand dai concorrenti». Oggi Gyada Cosmetics è molto presente sui mercati esteri «la quota estero è del 30 per cento – dice Recupero – anche se puntiamo a crescere molto soprattutto inFrancia e Spagna. Ci affidiamo molto ai social che, nel nostro ambito, sono un mezzo molto efficace».

C’è un altro aspetto molto interessante di questa piccola ma promettente azienda siciliana: l’organizzazione. «Abbiamo esternalizzato la logistica – spiega l’amministratore – e ciò ci ha consentito di abbattere certamente il costo del lavoro ma soprattutto di dedicarci allo sviluppo del prodotto».

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