Pedaggio senza caselli, più trasparenza per evitare le sanzioni dell’Antitrust
Per avvisare che è obbligatorio pagare il pedaggio basterà una segnaletica più chiara e grande, con scritte sui pannelli a messaggio variabile
di Maurizio Caprino
2' di lettura
Basterà una segnaletica più chiara e grande, con scritte sui pannelli a messaggio variabile, per avvisare che è obbligatorio pagare il pedaggio. Quanto a chi si lamenta perché riceve solleciti di pagamento con aggravio di costi, sarà sufficiente migliorare l’organizzazione, tagliando i tempi di invio e potenziando le tecnologie che “capiscono” quando a bordi di un veicolo in transito c’è un sistema tipo Telepass. Così ritiene l’Antitrust, che ha archiviato le segnalazioni sul sistema di esazione pedaggi dell’Autostrada pedemontana lombarda (Apl).
Il sistema è free flow, il più moderno in Italia e fa a meno dei caselli (cosa fondamentale per evitare ingorghi, se e quando il traffico aumenterà rispetto a oggi): su ogni tratta compresa tra uno svincolo e l’altro ci sono portali che rilevano i transiti senza richiedere di rallentare. L’insieme delle rilevazioni che riguardano ciascun veicolo consente di ricostruire la sua percorrenza, calcolando il pedaggio dovuto.
Ma l’assenza dei caselli ha disorientato molti utenti, ignari del fatto che l’autostrada è a pagamento e delle modalità con cui il conto va saldato (entro 15 giorni). Non sono bastati i segnali presenti. Inoltre, più di qualcuno non ha pagato perché le modalità d’incasso hanno creato disservizi, compresa la mancata rilevazione del Telepass, che normalmente consente di pagare in automatico. Ai morosi, veri o presunti, arrivano solleciti gravati da spese amministrative per 3,50 euro, seguiti da richieste di una società di recupero crediti ancor più onerose.
Così Apl, per cercare di chiudere il procedimento dell’Antitrust (il PS11694 del 4 maggio 2021), ha presentato alcuni impegni che hanno convinto l’autorità (provvedimento n. 29963 del 21 dicembre). Quest’ultima ha dato al gestore dell’autostrada 90 giorni per attuarli.
Fa eccezione l’impegno a cambiare la segnaletica: è stato concesso un anno, perché occorrono anche autorizzazioni del ministero delle Infrastrutture. Chissà se i tecnici ministeriali osserveranno che la dicitura proposta («Autostrada a pedaggio senza barriere»), oltre a essere identica alla precedente (è stata solo ingrandita e posta in cima al cartello e non più “annegata” nel resto del testo) continua a essere burocraticamente perfetta ma oscura a un utente medio, che spesso per «barriere» intende i guard-rail a bordo carreggiata.
Quanto alla gestione dei mancati pagamenti, la velocizzazione dei solleciti dovrebbe consentire agli utenti di difendersi o mettersi in regola più facilmente.
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