Piazza affari e BTp si presentano all’esame del voto già in affanno
Piazza Affari si presenta al test del voto reduce da una settimana pesante (-4,7%), mentre il BTp è al 4,3%
di Andrea Gennai
I punti chiave
2' di lettura
Piazza Affari si presenta al test del voto reduce da una settimana pesante. L’indice Ftse Mib è stato uno dei peggiori lasciando sul terreno il 4,7% e solo il Nasdaq (-5%) lo ha superato. E lo stesso può dirsi per i titoli di Stato: in un clima teso per il rialzo dei rendimenti obbligazionari globali e per la guerra in Ucraina gli investitori hanno mostrato nervosismo con lo spread BTp Bund in area 230 punti base, anche se sotto i livelli di 245 dello scorso luglio. Il rendimento del BTp decennale si muove intorno al 4,3 per cento.
Tornando ai listini azionari non si è salvato l’S&P 500 (-4,6%) e neppure gli Emergenti (-4%). Nei prossimi giorni i dati macro più importanti si concentrano tutti nella parte finale. Giovedì è la volta della revisione finale del Pil Usa nel secondo trimestre con il rischio recessione mentre venerdì tocca all’inflazione italiana ed europea a settembre oltre al deflatore Usa ad agosto, monitorato dalla Fed come indicatore per l’inflazione .
S&P 500
L'indice S&P 500 ha chiuso la settimana in ribasso a 3.693 punti. L'indice si muove ampiamente sotto la media a 50 settimane, che passa intorno a 4.300 punti e che resta orientata al ribasso. Graficamente le quotazioni si muovono in un trend discendente di medio termine all’interno del quale possono svilupparsi rimbalzi. I corsi sono stati interessati da un'ondata di vendite che ha avvicinato il listino al supporto strategico di 3.600 punti, dove è stato realizzato un minimo a metà giugno e che rappresenta circa il 50% del ritracciamento del rally 2020-2022. Una rottura di questa soglia potrebbe aprire le porte a un nuovo impulso ribassista.
Ftse Mib
L'indice Ftse Mib ha chiuso la settimana in ribasso a 21.066 punti. L'indice si muove ampiamente sotto la media a 50 settimane, che passa intorno a 24.600 punti e che resta orientata al ribasso. Graficamente le quotazioni si muovono in un trend discendente di medio termine all’interno del quale possono svilupparsi rimbalzi. Le quotazioni hanno violato al ribasso l’importante area di 21.500 punti che rappresenta uno spartiacque importante, non distante dal ritracciamento del 50% del rally 2020-2022. In assenza di un pronto recupero del livello, che ora diventa resistenza, c’è il rischio di andare a testare i minimi di giugno in area 20.400.
Euro-dollaro
Il cambio euro-dollaro ha chiuso la settimana in leggero ribasso a 0,9690. Il cross si muove ampiamento sotto la media a 50 settimane, che passa intorno a 1,0800 e che resta orientata al ribasso. Graficamente le quotazioni si muovono in un trend discendente di medio termine all’interno del quale possono svilupparsi rimbalzi. Intanto deve essere recuperata la soglia della parità, che ha una valenza psicologica importante. Solo sopra 1,0700 però possono crearsi i presupposti per un ritorno di piena forza dell’euro. La tonicità del dollaro e il rialzo dei tassi reali decennali Usa sopra all'1% tengono sotto pressione l’oro, che ha rotto il supporto strategico di 1.680 dollari l’oncia.
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