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Aifa: Pillola anticoncezionale gratis. Allo Stato costerà 140 milioni

Il Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la decisione. La prossima settimana la decisione dovrebbe andare al Cda dell’Aifa e poi essere pubblicata in Gazzetta ufficiale

Ok dell'Aifa alla pillola anticoncezionale gratis

4' di lettura

Presto la contraccezione orale sarà gratuita per tutte le donne. Il Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la decisione di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d’età, con un costo totale per le casse dello Stato stimato in circa 140 milioni di euro l’anno. Lo anticipa il sito Quotidiano Sanità con un’intervista alla presidente del Cpr dell’Aifa Giovanna Scroccaro. Si tratta di un tema da tempo all’attenzione dell’agenzia. La decisione è stata applaudita dal Pd e da Alleanza Verdi e Sinistra, mentre critiche sono venute da Fdi e dalle associazioni pro vità.

Gratuiti i prodotti meno cari

Sono stati necessari tempi tecnici per «arrivare a una valutazione completa» e all’Ok da parte dell’autorità. Approvata anche la gratuità della profilassi pre-esposizione contro il virus dell’Hiv, la cosiddetta Prep. «Abbiamo voluto portarli a termine prima della scadenza» del mandato e dell’arrivo della riforma dell’Agenzia, attesa per l’estate, ha spiegato Scroccaro. Per rendere la contraccezione gratuita in Italia «sono stati valutati, all’interno di 3 categorie di farmaci contraccettivi, individuate e divise per “generazione”, i prodotti meno cari, che sono stati resi gratuiti».

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I tempi e il ruolo del governo

La prossima settimana la decisione del Cpr dovrebbe andare al Cda dell’Aifa e poi essere pubblicata in Gazzetta ufficiale e diventare operativa. La riunione potrebbe esserci già il 26 aprile. Qui dovrebbe essere dato il via libera alla gratuità della profilassi pre-esposizione contro il virus dell’Hiv, la cosiddetta Prep. Mentre per la pillola anticoncezionale la decisione potrebbe slittare di una settimana, per approfondire quali tra i tanti medicinali rendere effettivamente gratuiti. Il ministero della Sanità, tuttavia, essendo l’Aifa un organismo indipendente, non avrà possibilità di intervenire sulla decisione. Tanto che da Fdi già si chiede all’Aifa un «passo indietro». «Sono ben altre le priorità socio sanitarie italiane», ha detto Lavinia Mennuni, senatrice Fratelli d’Italia.

Ampliare la platea

«È stata in particolare la Commissione tecnico-scientifica a suddividere la grande platea di contraccettivi disponibili a oggi per componente progestinica, raccomandando di rendere disponibili gratuitamente un certo numero di prodotti per ogni diversa “generazione” di medicinali, garantendone una certa sovrapponibilità», afferma l’esperta. «Noi - prosegue Scroccaro - abbiamo poi analizzato quelli che presentavano i prezzi più bassi. La stima di costo per lo Stato è attorno ai 140 milioni di euro annui, ma si tratta di una decisione importante, che consentirà di ampliare la platea di donne che oggi, magari, consideravano il costo di questi contraccettivi come troppo alto e per questo non ne facevano uso».

Prezzi e qualità

Da sempre, rileva ancora la presidente del Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia italiana del farmaco, «in Italia c’è uno scarso ricorso alla contraccezione e questo ora potrà cambiare. È difficile peraltro dire, non essendoci stata alcuna contrattazione di prezzi per questi prodotti, che una pillola da 25 euro sia migliore di quelle che costano 10 euro».

Le donne coinvolte

Secondo i dati Aifa, le donne che ogni giorno prendono la pillola anticoncezionale sono oltre 2,5 milioni, di cui una parte di queste però già non pagano. Negli ultimi anni, alcune Regioni (la Toscana è stata le prima nel 2018) offrono già gratuitamente la pillola, ma solo nei consultori e a determinate categorie.

I consultori

Su 1.438 consultori in Italia che svolgono attivita’ sul tema della contraccezione (su un totale di 1.800 consultori presenti nel nostro Paese), sono 510 (pari al 35,5%) quelli che offrono gratuitamente i contraccettivi. Quanto alla tipologia di contraccezione offerta, nei consultori del Nord si offre con maggiore frequenza lo Intra-Uterin Device-spirale (72,6%) e la contraccezione di emergenza (63,2%, contro il 24% del Centro e il 25,5% di Sud e Isole). La quasi totalità dei consultori del Centro offre lo IUD (97,3%) e la quasi totalità dei consultori del Sud offre la pillola anticoncezionale (92,5%). A parte IUD e pillola anticoncezionale, tutti gli altri contraccettivi sono offerti con frequenze maggiori al Nord rispetto a Centro e Sud e Isole.

Il caso della Francia

In Francia, dal 1° gennaio 2022, è stata innalzata a 25 anni l’età entro la quale lo Stato si fa totalmente carico delle spese di contraccezione delle donne. Prima, la Sanità pubblica copriva le spese della contraccezione fino a 18 anni, dopo che nel 2020 il governo aveva esteso già la gratuità prevista per le minori di 15 anni.

Pro Vita: grave e pericolosa la pillola gratuita

«Non c’è nulla di più pericoloso per la salute delle donne che banalizzare temi che impattano sulla loro pelle, come aborto, contraccezione, gender e prostituzione. In questo quadro è altrettanto grave e pericolosa la decisione dell’Aifa di rendere la pillola anticoncezionale gratuita». Lo afferma Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia. «Come è possibile conciliare la pillola contraccettiva “libera e gratuita” - si domanda - come panacea di tutti i mali, senza sottolineare i gravi effetti collaterali fisici e psicologici che possono portare fino a depressione e istinti suicidari?».

Family Day: il problema è la denatalità

La decisione di rendere gratuita la pillola anticoncezionale «ci lascia sconcertati perché è un provvedimento che va nella direzione opposta rispetto al problema della denatalità» e inoltre mette a disposizione «importanti risorse che potrebbero essere allocate invece per alleviare le gravi condizioni di famiglie che hanno all’interno disabilità e hanno difficoltà a comprare i farmaci». Così Massimo Gandolfini, leader del Family Day.

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