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Ports of Genoa, proiettati verso il futuro con 3 miliardi di nuovi investimenti

3' di lettura

È la porta di accesso a Sud in Europa, il più importante polo portuale italiano: guidato dall’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Ligure Occidentale, l’insieme dei porti di Genova, Savona e Vado Ligure - riuniti nel brand Ports of Genoa- costituisce il cardine del rinnovamento delle politiche di governance del sistema portuale nazionale.
Con un traffico di 66 milioni di tonnellate di merci e oltre 4 milioni di passeggeri nel 2022, si rinnova la vocazione internazionale dei porti del sistema del Mar Ligure Occidentale, a sottolineare la vitalità e la capacità di rinnovarsi facendo sistema, coinvolgendo oltre 1.100 concessionari, fornitori e aziende.
Per l’impatto sull’economia nazionale, il sistema portuale è un vanto del Made in Italy. Leva fondamentale per la creazione di posti di lavoro (con un indotto di 122.000 unità indirettamente coinvolte), Genova è il porto di riferimento per l’80% delle industrie del Nord Italia e rappresenta il 33% della movimentazione nazionale. Il sistema dei “Ports of Genoa” fa parte di una rete di collegamenti di linea con 150 servizi regolari di navigazione oceanica e corto raggio e svolge da protagonista un ruolo di collegamento con oltre 500 porti nel mondo.

Grazie ai fondi del Pnrr, agli investimenti stanziati dal Governo e a quelli messi in campo dalle altre Istituzioni territoriali e dalla stessa AdSP, i Ports of Genoa sono oggi la prima stazione appaltante del Paese, per un valore di aggiudicazioni che sta sfiorando i 3 miliardi di euro, e sono alla guida di una trasformazione epocale che proietta il porto di Genova nei prossimi 20 anni.
Gli investimenti valorizzano un progetto che rispetta logiche di crescita sostenibili; un programma imponente per il sistema portuale italiano, con opere all’avanguardia e di forte impatto per il futuro del Paese, come la nuova Diga di Genova, i cui lavori di costruzione sono iniziati il 4 maggio.
Con uno sviluppo di 6.3 km, la diga è composta da cento cassoni prefabbricati in cemento armato alti 33 metri, quasi quanto un palazzo di dieci piani, che poggiano su fondali fino a una profondità record di 50 metri.

Tutta la nuova struttura consentirà una migliore separazione dei traffici e manovre in sicurezza, anche alle grandi portacontainer, lunghe oltre 400 metri, e alle navi da crociera “World-class”. Per capire meglio, viene realizzato un nuovo ingresso da levante, largo oltre 300 metri, ed esteso lo spazio di manovra per le navi che passerà dagli attuali 550 metri a 800 metri. Con il successivo ampliamento del canale di Genova Sampierdarena aumenterà l’operatività e la competitività di tutti i terminal dello storico bacino commerciale.

La Nuova Diga foranea di Genova, che prevede un impegno finanziario di 950 milioni di euro, di cui 500 milioni del Fondo complementare al Pnrr e 100 milioni del Fondo Infrastrutture Portuali, ha una straordinaria importanza per la trasformazione del porto e della città di Genova, ed è il fulcro del progetto che rende i “Ports of Genoa” simbolo del Made in Italy in Europa e nel Mondo. Una realizzazione lungimirante, una rivoluzione green figlia di lunghi anni di approfondita preparazione, che ora consegnano al Paese un progetto fondamentale per produrre sviluppo sostenibile per Genova, la Liguria, l’Italia, in linea con la necessità di creare una struttura all’avanguardia in grado di competere con i porti più grandi d’Europa.

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