Investimenti immobiliari

Primo semestre record per il real estate italiano

I dati Gabetti evidenziano che l’andamento degli investimenti del mercato corporate si è mantenuto alto con un volume di 6 miliardi, in forte crescita

di Evelina Marchesini

2' di lettura

Guerra, inflazione, incertezze sul futuro macroeconomico e politico non sono riusciti a fermare il mercato immobiliare corporate italiano, che continua a crescere.
La conferma arriva dai dati di Gabetti Property Solutions in una metà di settembre che riapre i giochi post vacanze del real estate, con la comunità riunita a Santa Margherita Ligure per il 30° Forum di previsioni e strategie di Scenari Immobiliari.

Sei miliardi di investimenti

Nel primo semestre del 2022 sul territorio italiano si è registrato un volume totale di investimenti pari a 6 miliardi di euro, il miglior primo semestre di sempre, mettendo a segno un forte aumento rispetto allo stesso periodo del 2021 (+92%), dicono da Gabetti.

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I settori

Nel dettaglio, nel primo semestre dell'anno il settore degli uffici rimane l'asset class maggiormente preferita dagli investitori ed è anche quella che ha contribuito maggiormente al risultato generale, con il 37% del totale (circa 2,2 miliardi di euro). La logistica conferma la sua crescita occupando il 24% del totale investito con un volume complessivo pari a 1,4 miliardi di euro.

Segue il settore residenziale, sempre più sotto il radar degli investitori, che segna valori in crescita registrando 764 milioni di euro, il 13% del totale investito. Segnali postivi anche per il comparto degli alberghi con 714 milioni di euro (12% del totale). Il settore retail con 390 milioni di euro investiti registra dei valori in crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 (+135%), grazie a investimenti in retail park e supermercati.

UN SEMESTRE DA RECORD
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Il Nord traina la corsa

Nel semestre il volume maggiore di investimenti, riconducibili a una specifica area geografica, si è realizzato nel Nord Italia con il 54%, segue il Centro con il 21% e il Sud con il 3%. Il restante 22% risulta composto da portafogli sparsi sul territorio nazionale.
Dal punto di vista della provenienza dei capitali, gli investitori stranieri, principalmente dagli Usa, risultano gli operatori più attivi nel settore uffici, logistico e residenziale. I capitali domestici rimangono focalizzati soprattutto sul prodotto uffici.

Le previsioni

«L'andamento prospettico per il secondo semestre 2022 dipenderà molto dalle dinamiche inflazionistiche – spiega Claudio Santucci, direttore settore Capital Markets Italia di Gabetti Property Solutions –. A tal proposito, lo scenario macroeconomico attuale segnato dal conflitto in Ucraina e dalla coda degli effetti della pandemia, che hanno portato la curva inflattiva oltre i livelli di guardia, condizionerà gli investitori ad affrontare gli investimenti con maggiore attenzione. In questo panorama, gli investitori necessitano di essere supportati da analisi più approfondite volte a individuare quali settori e quali territori possano consentire un’asset allocation maggiormente profittevole, considerando che tutte le asset class hanno mostrato in questo primo semestre segnali positivi o di stabilità».

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