Elezioni ultime notizie. Al centrodestra 235 seggi alla Camera, 112 al Senato. Letta: non mi ricandido
I punti chiave
- Usa, impazienti di lavorare con qualsiasi governo italiano
- Al centrodestra 235 seggi alla Camera, 112 al Senato
- Conte: Letta cerca capri espiatori,si assuma responsabilità
- Lollobrigida (Fdi): Costituzione bella ma ha 70 anni, presidenzialismo può essere conquista
- Bonaccini: non è il momento di discutere dei nomi
- Della Vedova: +Europa chiederà riconteggio voti
- Zaia: risultato deludente, ora analisi seria sulle cause
- Orban scrive al centrodestra, non vedo l’ora di collaborare
- Di Maio: «Non ci sono scuse, abbiamo perso»
- Salvini: «Fondamentale una fase di riorganizzazione della Lega»
- Il Cremlino sull’Italia: «Speriamo in partiti più costruttivi»
- Letta: «Al congresso non sarò candidato»
- Commissione Ue: speriamo in cooperazione costruttiva con nuove autorità italiane
- Salvini: governo centrodestra tiri dritto per 5 anni senza cambi
- Le Pen: complimenti a Meloni e Salvini, grande vittoria
- L’Italia va a destra, Meloni: al governo per unire
- La scalata di Meloni dal 4 al 26% in meno di 5 anni
- Elezioni, Meloni trascina il Centro-destra alla vittoria. «Governo a guida FdI»
Premier olandese Rutte: vittoria coalizione di destra in Italia «motivo di preoccupazione»
La vittoria elettorale della coalizione di destra guidata da Giorgia Meloni è motivo di preoccupazione per gli sviluppi in Italia. Lo ha detto ieri il primo ministro olandese Mark Rutte.
«L’Italia ovviamente è motivo di preoccupazione. I partiti in questa coalizione hanno detto e fatto cose che dovrebbero renderci vigili. Questo riguarda in specifico la Russia e le questioni finanziarie ed economiche», ha detto Rutte in un’intervista alla TV olandese.
«Ma dobbiamo dare [a Giorgia Meloni, ndr] una possibilità», ha detto Rutte. «Cercherò di costruire un buon rapporto con lei».Non eletti tesoriere Lega Centemero e viceministro Morelli
Giulio Centemero, deputato e tesoriere della Lega, candidato nel collegio plurinominale Lombardia 3-P01, e il leghista Alessandro Morelli, viceministro delle Infrastrutture, candidato al Senato, non sono stati rieletti alle elezioni politiche. I loro nomi non risultano infatti tra gli eletti sul sito del Viminale
Usa, impazienti di lavorare con qualsiasi governo italiano
«Siamo impazienti di lavorare con qualsiasi governo esca dalle elezioni italiane per avanzare i nostri valori comuni»: lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato Ned Price rispondendo ad una domanda dell’ANSA nel briefing quotidiano con i reporter. Price, dopo aver ricordato che Italia e Usa sono stretti alleati e vantano relazioni diplomatiche di 160 anni, ha anche ringraziato Draghi per la sua «leadership forte e visionaria» in Italia e a livello internazionale
Gli Usa: grazie Draghi per la sua leadership in un momento difficile
«Vogliamo ringraziare il premier italiano uscente Mario Draghi per la sua leadership forte e visionaria in un momento difficile per la storia italiana, europea e del mondo». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price in un briefing con la stampa. «Lo ringraziamo anche per la sua dedizione ai valori che i nostri Paesi hanno condiviso per cosi tanto tempo e siamo impazienti di lavorare con qualsiasi governo esca dalle elezioni italiane», ha aggiunto il portavoce del dipartimento di Stato.
Basilicata, 3 eletti in FdI e 2 per Movimento 5 stelle
Sono stati assegnati i seggi della quota proporzionale (plurinominale) in Basilicata. In base alla suddivisione dei seggi del Viminale, al Senato sono eletti per il Movimento 5 stelle Mario Turco che è eletto anche in Puglia (in Basilicata la seconda in lista è la senatrice uscente Agnese Gallicchio) e l’ex assessore regionale Gianni Rosa per Fratelli d’Italia; alla Camera dei deputati per il Movimento 5 stelle il senatore uscente Arnaldo Lomuti, per FdI Aldo Dimattia e per il Pd il sottosegretario Enzo Amendola.
Conte, impediremo a nuova maggioranza di stravolgere Costituzione
«Dopo questa rimonta io dovrei esultare, ma non lo faccio. Oggi molti italiani si sentono smarriti, amareggiati, delusi: la maggioranza a guida Meloni non è maggioranza nel Paese. A tutti questi cittadini voglio dire di tenere alto il morale e vigile l’attenzione: giorno dopo giorno, nelle aule parlamentari e nelle sedi istituzionali, lavoreremo per impedire a questa nuova maggioranza parlamentare di stravolgere la Costituzione, di calpestare i diritti civili e di fare la guerra ai poveri, agli ultimi. Non permetteremo a nessuno di toccare le nostre riforme contro la precarietà, le disuguaglianza, la corruzione. Non molleremo di un centimetro». Così su Facebook il leader del M5S, Giuseppe Conte.
Al centrodestra 235 seggi alla Camera, 112 al Senato
Sono 235 i seggi conquistati dal centrodestra alla Camera in seguito ai risultati delle elezioni politiche. Secondo i dati diffusi dal Viminale, la coalizione di centrosinistra avrà 80 seggi, il Movimento 5 Stelle 51, il Terzo Polo 21. Tre seggi vanno alla Südtiroler Volkspartei e uno a “De Luca sindaco d’Italia”. Per quanto riguarda il Senato il centrodestra ottiene 112 seggi, contro i 39 del centrosinistra. I Cinquestelle hanno invece eletto 28 senatori, mentre 9 sono di Azione/Italia Viva. Un senatore è stato eletto nella lista “De Luca sindaco d’Italia”. C’è poi un senatore eletto in Valle d’Aosta, 6 in Trentino Alto Adige e 4 nelle Liste Estero.
Pd: Orlando: non se ne esce con congresso ordinario, serve Costituente
«Ma davvero qualcuno è convinto che da una sconfitta di questa portata se ne esca con un congresso ordinario tutto incentrato sul cambio della leadership? Oppure rivendicando lo zero virgola in più in questo o quel territorio, o con la contrapposizione centro-periferia (come se in periferia non ci fossero problemi), ripetendo la litania contro le correnti nazionali, magari ben saldi alla guida di filiere locali? Questa sconfitta non si supera con la propaganda o la tattica perché essa interroga il ruolo e il destino del Pd». Così Andrea Orlando in un lungo post Facebook.
Fdi sbanca Toscana, resiste fortino rosso Firenze
Il centrodestra ’sbanca’ anche in Toscana dove si aggiudica 10 delle 13 sfide uninominali mentre il centrosinistra è relegato a soli 3 collegi. Il ’fortino rosso’ tiene solo a Firenze e Scandicci dove ottiene la vittoria con Ilaria Cucchi al Senato e con Federico Gianassi e Emiliano Fossi alla Camera, e ’resiste’ nelle città di Livorno e Pisa ma è debacle a livello provinciale. Nel resto della Toscana trionfa il centrodestra trainato da Fdi che per la prima volta si attesta come primo partito al Senato, affermandosi per soli 1.295 voti in più davanti al Pd.
Cav: fallito tentativo ’centristi’ di catturare nostri voti
«La forte crescita di Fratelli d’Italia non è avvenuta ai nostri danni e il tentativo dei cosiddetti centristi di catturare i nostri voti è completamente fallito. Il loro limitato successo è andato a scapito del PD». Così in un video messaggio Silvio Berlusconi rimarcando il risultato positivo di FI
Pd: Ricci verso candidatura a congresso
Il sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci Pd, Matteo Ricci, è intenzionato a candidarsi al congresso per la guida del Pd. E’ quanto si apprende da fonti vicine al sindaco. “Già due anni fa - gli avrebbero detto i primi cittadini a lui più vicini, convincendolo a provarci - sei stato il primo ad allargare una maggioranza dì centrosinistra ai cinquestelle, con successo. Inoltre, per costruire un progetto nuovo, dobbiamo ripartire dalla provincia italiana, da lì dove non pesiamo più e dove continuiamo a perdere. Serve la sinistra di prossimità”.
Conte: Letta cerca capri espiatori,si assuma responsabilità
«Letta oggi ha puntato il dito contro di me in modo esplicito ed univoco. Quando c’è una sconfitta, come nel caso del Pd, è bene che un leader non cerchi capi espiatori a cui addossare la responsabilità». Lo dice il presidente del M5s, Giuseppe Conte, in conferenza stampa
Calenda: mi dispiace molto per Emma Bonino, Pd l’ha usata contro di me
«Mi dispiace molto che Emma Bonino non entri in Parlamento, il Pd l’ha usata contro di me. Mi spiace per +Europa che non raggiunge la soglia, le porte continuano assolutamente a essere aperte». Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda in conferenza stampa
Lollobrigida: Costituzione bella ma ha 70 anni, presidenzialismo può essere conquista
La Costituzione italiana «è bella ma ha 70 anni di età», ha detto in conferenza stampa il capogruppo di Fdi alla Camera, Francesco Lollobrigida, parlando del tema riforme. Quando la Carta è stata scritta «uscivamo da una dittatura e da una guerra sanguinosa, era particolarmente prudente su alcuni aspetti e sacrificava una maggiore efficienza. Oggi c’è la necessità di risolvere alcuni criticità», ha osservato il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia. Per il parlamentare di Fdi «l’elezione diretta del Presidente della Repubblica o il semipresidenzialismo può essere una conquista per questa Nazione». «Le riforme - ha rimarcato Lollobrigida - devono essere approcciate con tutto il Parlamento, ove ci sia questa possibilità. Del resto la sinistra ha fatto riforme epocali a maggioranza».
Bonaccini: non è il momento di discutere dei nomi
«Non è oggi il momento di ripartire con una discussione che parta dai nomi e dai cognomi anziché dai contenuti, ma deve essere un’occasione per discutere, anche prima delle alleanze, di quale identità e quale profilo si vuole dare il Pd”». Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagana, a proposito del congresso del Pd.
Rixi: no al presidenzialismo senza autonomia
«Se Fratelli d’Italia vuole fare il presidenzialismo, fa anche l’autonomia, se no non avranno i numeri né per fare una cosa né per fare l’altra». Lo dichiara il deputato e segretario ligure della Lega Edoardo Rixi commentando i risultati elettorali. «Da questo punto di vista credo che ci sia una condivisione degli obiettivi, d’altra parte se FdI prende il 30% dei voti in Veneto vuol dire che aperture all’autonomia ne ha fatte, altrimenti dubito che i veneti si sarebbero espressi così», aggiunge
Ciriani: flat tax? Programma sarà attuato in 5 anni
«Il programma prevede un lavoro di cinque anni: quindi avremo tempo per mettere a punto tutte le nostre proposte. Ora la priorità è intervenire sulle bollette. Abbiamo promesso cose da fare in modo concreto, non un libro dei sogni». Lo afferma il capogruppo FdI al Senato, Luca Ciriani all’Hotel Parco dei Principi rispondendo a una domanda su come intende il nuovo governo attuare tutti i punti del programma, a partire dalla flat tax
Della Vedova: +Europa chiederà riconteggio voti
«Il risultato di ieri da un punto di vista politico è un risultato che ha dello straordinario. Il problema è che ci siamo fermati a un 2.95%. Una sorta di errore statistico: lo 0,05% sono poco più di 10 mila voti a livello nazionale, a fronte di centinaia di migliaia di schede nulle. Per questo chiederemo un riconteggio dei voti». Lo ha dichiarato Benedetto Della Vedova, segretario nazionale di +Europa, in occasione della conferenza stampa organizzata nella sede romana del partito.
Youtrend, in città con più disoccupati vince M5s
«Il Movimento 5 Stelle vince nelle città con un tasso di disoccupazione tra il 10 e il 15 percento e anche Forza Italia segna successi al crescere del numero di disoccupati». È quanto evidenzia Youtrend nell’analisi dei dati usciti dalle urne. «Le città con più laureati premiano maggiormente Partito Democratico e Az/Iv, mentre calano le altre forze politiche. Nei comuni con un maggior numero di stranieri crescono i consensi per Fratelli d’Italia, calano quelli per il Movimento 5 Stelle», si legge ancora in altre slide.
Zingaretti: divisi si perde,problema senza campo largo
“Il problema non era il campo largo. Ma non averlo avuto. Divisi si perde tutti. La destra entra a Palazzo Chigi e deve riflettere chi per 3 anni non ha fatto altro che picconare in maniera ossessiva e miope questa idea e in genere la cultura unitaria del Pd. Organizziamoci come ha indicato ancora oggi Enrico Letta, per i prossimi appuntamenti a cominciare dalle prossime amministrative e Regionali”. Così in un post il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
Zaia: risultato deludente, ora analisi seria sulle cause
«Il voto degli elettori va rispettato, perchè, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, ’il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega’. EÈ innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni». Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia, commentando con l’ANSA l’esito del voto. «È un momento delicato per la Lega - aggiunge - ed è bene affrontarlo con serietà perchè è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l’elettore a scegliere diversamente
Fico: campo largo? Nessun rammarico,non ci credevo
Sulla costruzione di un campo largo progressista con l’alleanza con il Pd «non ho nessun rammarico, io non ci ho mai creduto». Lo ha detto Roberto Fico nella conferenza stampa del Movimento 5 Stelle. «Noi del Movimento 5 Stelle - ha aggiunto - siamo nel Parlamento ma soprattutto nel territorio, abbiamo sempre sentito il legame vero delle persone. Anche in Campania abbiamo portato la nostra agenda progressista, sociale, politica. Ha funzionato in Campania e nel Sud e anche in parte nel centronord, dove abbiamo avuto risultati a due cifre».
Carfagna: per Azione risultato non banale, 8% punto di partenza
«Passare dai circa 200mila voti di Calenda alle amministrative a Roma a oltre 2milioni di voti nell’arco di un mese di campagna elettorale è un risultato per niente banale». Così Mara Carfagna, ministra del governo Draghi, in conferenza stampa al comitato elettorale del Terzo polo con Carlo Calenda e insieme alle colleghe di governo Mariastella Gelmini e Elena Bonetti e Ettore Rosato di Iv. Per Carfagna si tratta di «un risultato senza precedenti». La differenza con qualcuno, «come Forza Italia», è che l’8% «nel loro caso è un punto di arrivo, mentre per noi è un punto di partenza, molto solido, su cui noi scommettiamo moltissimo per offrire a un pezzo di Italia, che si allargherà sempre di più, una proposta solida, liberale e pragmatica».
Base riformista: bene Letta su congresso, discutere nostra identità
«Abbiamo apprezzato le parole di Enrico Letta. La sconfitta è stata dura ma si vince e si perde insieme». Così fonti di Base Riformista. «Ora è il momento di preservare il Pd che rimane il secondo partito italiano e un punto di riferimento per milioni di italiani. Bene ha fatto Letta ad indicare la strada che tutti insieme percorreremo nelle prossime settimane verso il Congresso che dovrà essere, ora più che mai, il momento per discutere della nostra identità e della nostra funzione al servizio del Paese».
Orban: popoli Ue contro sanzioni a Russia cambiano governi
Nuovo affondo del premier ungherese, Viktor Orbán, contro le sanzioni dell’Ue alla Russia «imposte dalle élite di Bruxelles». «La Russia ha guadagnato 158 miliardi di entrate, metà delle quali, 85 miliardi, è stata pagata dai paesi dell’Ue» ha attaccato il premier, sottolineando come l’arma delle sanzioni si sia ritorta contro gli europei. «Non c’è da stupirsi che in alcuni Stati membri il popolo arrabbiato stia cambiando i governi che sostenevano le sanzioni» ha detto Orban, salutando con un “Avanti ragazzi!” il risultato delle elezioni in Italia.
Domani federale Lega alle 15 a Milano
Il Consiglio federale della Lega, annunciato dal segretario Matteo Salvini in conferenza stampa per domani, è convocato, secondo quanto si apprende, alle 15 nella sede del partito in via Bellerio, a Milano. Sul tavolo, in particolare, l’analisi del voto, con il Carroccio appiedato sotto la soglia del 9%.
Orban scrive al centrodestra, non vedo l’ora di collaborare
Viktor Orbán ha inviato «lettere» a Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi in cui «si congratula con loro per i risultati elettorali». «Attendo con ansia la nostra futura collaborazione per preservare la pace nei nostri Paesi e in Europa, per far ripartire l’economia europea e per alleviare la crisi energetica», scrive il premier ungherese. Lo ha scritto su Twitter Balázs Orbán direttore politico del premier.
Fico: risultato eccezionale, grazie a chi non ha abbandonato
«Commentiamo dei risultati eccezionali in provincia di Napoli, in Campania e nel Sud italia. Il merito va alle tante persone che non hanno abbandonato la barca quando molti ci davano per finiti». Cosi’ il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, commenta da Napoli I risultati elettorali del movimento Cinquestelle. «Abbiamo effettuato una rimonta importante - ha sottolineato - in un momento in cui il vento era contrario e tanti, anche gli altri partiti, relegavano i cinquestelle in un angolo. A questo racconto non ho mai creduto. Ecco perché siamo molto contenti e soddisfatti».
Autonomia, Salvini: sarà uno dei primi provvedimenti
«L’autonomia è nel programma di governo ed è prevista dalla Costituzione. Allo stato costa zero anzi comporta risparmi. Per la Lega e per il centrodestra conto che valga il programma che valeva prima del voto». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa a Milano. «Sarà uno dei primi provvedimenti - ha aggiunto Salvini - insieme a decreti sicurezza e pace fiscale». Nel primo Consiglio dei ministri «si può approvare la legge quadro già pronta per concedere a chiunque ne faccia richiesta l’autonomia su alcune competenze».
Eletto nel M5S il ministro uscente Patuanelli
Il ministro delle Politiche agricole, uscente Stefano Patuanelli (M5S), risulta eletto al Senato. Patuanelli, triestino, era candidato nei collegi plurinominali di Campania e Lazio. Soltanto una successiva e più dettagliata analisi del voto chiarirà in quale delle due regioni è stato eletto.
Orlando: sconfitta durissima, ricostruire sinistra
«Siamo di fronte a una sconfitta durissima. Va ricostruita la sinistra per le nuove sfide che ci attendono, superando subalternità e divisioni. La lotta alle diseguaglianze diventi la nostra bandiera. Vince l’estrema destra e spero che l’Italia non segua la strada della Polonia e dell’Ungheria. Le forze democratiche sono maggioranza nel Paese». Lo scrive sui social Andrea Orlando (Pd).
Nel pomeriggio conferenza stampa FdI con Lollobrigida, Ciriani e Donzelli
Fratelli d'Italia oggi alle ore 16, all’Hotel Parco dei Principi di Roma, terrà una conferenza stampa per un’analisi del risultato elettorale. Parteciperanno i presidenti dei gruppi di Camera e Senato, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani e il capo dell'organizzazione, Giovanni Donzelli. Lo comunica una nota di Fratelli d’Italia.
Saviano: elettori di Meloni mi invitano a lasciare il Paese
«Leggo il mio nome in tendenza su Twitter perché gli elettori di Meloni mi “invitano” a lasciare il Paese. Questi sono avvertimenti e questa è l’Italia che ci aspetta. Stanno già stilando una prima lista nera di nemici della patria, alla faccia di chi diceva che il fascismo è un’altra cosa». Lo scrive sui suoi profili Facebook e Twitter Roberto Saviano. dove posta una foto con scritto a caratteri cubitali la parola “Resistere”.
Ppe: noi bussola europeismo, Fi guiderà governo in Ue forte
«Congratulazioni a Forza Italia! L’Italia è un’ancora per l’Europa e il nostro partito una bussola per i valori europeisti. Siamo fiduciosi che Forza Italia guiderà il prossimo governo in un percorso che serve i migliori interessi del popolo italiano come parte di un’Europa forte e stabile». Lo scrive il Partito popolare europeo sul suo profilo Twitter.
Meloni: italiani ci hanno dato responsabilità non li deluderemo
«Gli italiani ci hanno affidato una responsabilità importante. Ora sarà nostro compito non deluderli e fare il massimo per restituire dignità e orgoglio alla Nazione». Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni commentando il successo di Fratelli d’Italia alle elezioni politiche.
Salvini: bacione a von der Leyen, no mercati in rivolta
«Non so se si è alzata bene Ursula von der Leyen, spero di sì. Le mando un bacione, spero di incontrarla presto». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in conferenza stampa in via Bellerio a Milano. «Non vedo sommovimenti geopolitici, mercati in rivolta, fondi sovrani che scappano con il malloppo, è stata una bella giornata», ha aggiunto.
Calenda: «La divisione in tre poli sarà più forte»
«Nei prossimi mesi quello che accadrà è che la divisione netta in tre poli sarà ancora più forte. Il Pd con Fratoianni e Bonelli tornerà tra le braccia dei 5 Stelle, più indebolito, poi c’è il centrodestra e poi quello che vogliamo costruire noi, il Polo del buon governo. Con l’8% partiamo da basi solide, nelle prossime settimane subito avvieremo un cantiere per un grande partito liberale e riformista, per dare seguito, in un tempo breve, a questo investimento di fiducia». Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, in conferenza stampa dalla sede del Terzo Polo a Roma.
Emiliano: «Con intesa Pd-M5S avremmo giocato un’altra partita»
«È avvenuto ciò che avevamo ampiamente previsto: con una intesa a livello nazionale tra Pd e M5S avremmo giocato tutta un’altra partita». Lo dice il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in una nota, commentando il risultato elettorale dopo aver fatto le congratulazioni ai vincitori di questa tornata elettorale e in particolare a «Giorgia Meloni, prima donna alla guida di un partito di maggioranza relativa, alla sua coalizione e a tutti i parlamentari neoeletti pugliesi a cui auguro buon lavoro».
«In Puglia, dove governiamo la Regione insieme, Pd e M5S alla Camera raggiungono il 50,45% dei voti, superando il centro destra unito che si attesta al 41,09%. Non abbiamo ottenuto la maggioranza dei seggi in Parlamento ma, come coalizione di governo della Puglia, manteniamo salda la maggioranza dei voti espressi dai cittadini», sottolinea Emiliano.Carfagna: «L’8% per noi è punto di partenza, per Forza Italia un arrivo»
«La differenza di voti fra noi e Forza Italia è di circa 100mila voti. Con una differenza: passare dai circa 200mila voti di Calenda alle amministrative a Roma a oltre 2milioni di voti nell’arco di un mese di campagna elettorale è un risultato per niente banale. Un risultato senza precedenti, con la differenza che per qualcuno, per esempio Forza Italia, l’8 e qualcosa per cento è un punto di arrivo, per noi è un punto di partenza, molto solido, su cui noi scommettiamo moltissimo per offrire a un pezzo di Italia, che si allargherà sempre di più, una proposta solida, liberale, pragmatica». Lo ha dichiarato la ministra Mara Carfagna, di Azione, in conferenza stampa al comitato elettorale del Terzo polo. “Non conta il sorpasso o non sorpasso, ma la rappresentanza che si è in grado di offrire all’elettorato di riferimento - ha aggiunto Carfagna, che nei mesi scorsi ha lasciato FI per aderire al partito di Carlo Calenda -. Oggi FI all’interno della sua coalizione è sostanzialmente irrilevante. La voce dei liberali è irrilevante in una coalizione dove la somma fra FdI Lega, i due partiti a trazione sovranità e populista è il 34%».
Voto delle donne, Fratelli d’Italia primo partito con il 27%
Il voto femminile premia Fratelli d’Italia: guardando il voto solo delle donne a scegliere Giorgia Meloni è il 27% di chi si è recato alle urne, secondo l’analisi dei flussi di voto e dei segmenti socio-demografici elaborata da Swg per Ansa. Più alta anche la percentuale del voto femminile che sceglie Pd: è pari al il 21% contro il dato nazionale del 19%. Forza Italia vede il voto delle donne al 9% (contro l’8% complessivo), Azione registra invece un leggero calo (7% contro 8%). Lega e M5s non registrano variazioni all’interno dell’elettorato in considerazione del genere di appartenenza. A guardare i dati complessivi, appare più alta l’astensione nell’elettorato femmine rispetto agli uomini, con una percentuale che si attesta al 41%.
Gelmini: «Il Terzo polo ha superato Forza Italia in tante regioni»
«Non abbiamo mai fatto la corsa su Forza Italia, perché questo partito ha rincorso i sovranisti. Noi siamo lontani dal populismo. Azione e Italia viva vincono su Forza Italia in molte regioni: Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Basilicata. In soli due mesi, senza promesse miracolose, scegliendo di non scassare i conti dello Stato ma illustrando un programma serio, per Azione e Italia viva è un risultato importante». Lo ha dichiarato la ministra Mariastella Gelmini, di Azione, nella conferenza stampa al comitato elettorale del Terzo polo con Carlo Calenda, Elena Bonetti, Mara Carfagna ed Ettore Rosato.
Letta: «Clima cambiato con la guerra, destra avvantaggiata»
«All’elezione del presidente Mattarella c’era un clima politico, poi la guerra ha completamente cambiato questo clima, ha terremotato le condizioni politiche e ha alzato i livelli di paura e quando si alzano i livelli di paura la destra vince. È successo in Svezia e anche in Italia. La guerra ha finito per avere una grande influenza e cambiare pagina ad un Paese che fino a febbraio aveva un clima molto positivo, interrotto nella fase successiva con la guerra e con tutte le vicende che ne sono seguite. L’inflazione ha creato grande incertezza». Così il segretario del Pd Enrico Letta nel corso di una conferenza stampa al Nazareno.
Di Maio: «Non ci sono scuse, abbiamo perso»
«Non ci sono se, ma o scuse da accampare. Abbiamo perso. Gli Italiani non hanno considerato abbastanza maturo e valido il nostro progetto politico. E su questo la nostra comunità dovrà aprire una riflessione». Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, non rieletto. «Negli ultimi abbiamo deciso di metterci in gioco, di proporre agli italiani un progetto politico nuovo, da far conoscere in pochissimo tempo. Il risultato non è stato quello che ci aspettavamo. Impegno Civico non sarà in Parlamento. Allo stesso modo, non ci sarò neanche io. Stanotte mi sono congratulato con Sergio Costa».
Ppe: «Con Forza Italia il Paese sarà parte di una Ue forte e stabile»
«Siamo fiduciosi che Forza Italia guiderà il prossimo governo in un percorso che servirà i migliori interessi del popolo italiano come parte di un’Europa forte e stabile». Così via Twitter il Partito Popolare europeo commenta il risultato elettorale italiano. «L’Italia è un’ancora per l’Europa e il nostro partito una bussola per i valori europeisti», aggiungono dal Ppe.
Salvini sull’autonomia: «Primo Cdm può subito approvare la legge quadro»
«L’autonomia regionale è nel programma di governo ed è prevista dalla Costituzione. Il primo consiglio dei ministri può approvare la Legge quadro, già pronta, per concedere a chiunque ne faccia richiesta l'autonomia su alcune competenze». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Carroccio in via Bellerio, a Milano, parlando delle priorità del nuovo governo alla luce del risultato delle elezioni.
Salvini a Letta: «Meglio 100 parlamentari al governo che all’opposizione»
«A Letta dico che è meglio avere 100 parlamentari e stare al governo che all’opposizione. La lezione di Bossi è che se hai una marea di parlamentari ma non incidi e non governi, ti servono per dire: “Che bravo che sono”. Era meglio il 15% del 9%, ma rispetto a qualcuno che è all’opposizione ha preso il 20% e uno che ha i nostri parlamentari, dimmi dove posso firmare per avere una percentuale più bassa ma essere nel governo». Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, in conferenza stampa in via Bellerio, a Milano.
Salvini: «Dimissioni? Mai stato così carico»
Con la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, «ci sentiremo già oggi per ragionare presto e bene del prossimo governo». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Carroccio in via Bellerio, a Milano, parlando del futuro esecutivo dopo la vittoria elettorale del centrodestra. Rispetto all'ipotesi di sue dimissioni dalla guida del Carroccio, come chiesto da alcuni esponenti del partito alla luce del risultato elettorale, «non ho mai avuto – assicura – così tanta determinazione e voglia di lavorare». Quanto al governo uscente di Mario Draghi, di cui la Lega ha fatto parte, «tante cose le ha sbagliate – ripete più volte Salvini – noi compresi».
Il Cremlino sull’Italia: «Speriamo in partiti più costruttivi»
«Siamo pronti a dare il benvenuto a qualsiasi forza politica in grado di mostrarsi maggiormente costruttiva nei rapporti con la Russia»: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in riferimento al risultato delle elezioni in Italia, secondo quanto riferisce la Tass. «Si tratta di un affare esclusivamente interno alla Repubblica italiana - ha osservato Peskov -. Siamo pronti ad accogliere qualsiasi forza politica che sappia andare oltre il mainstream consolidato, piena di odio per il nostro Paese, e mostrare più oggettivismo e costruttivismo nei confronti del nostro Paese».
Salvini: «Fondamentale una fase di riorganizzazione della Lega»
«Una fase di riorganizzazione del movimento, puntando su sindaci e amministratori, è fondamentale», lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa nella sede del partito in via Bellerio a Milano. Salvini ha voluto ringraziare i 20mila militanti del partito che sono «il terreno su cui costruire». E «se qualcuno ha altri progetti... questa non è una caserma. Tutti sono utili e nessuno è fondamentale», ha affermato. «L’affluenza è sconfortante a livello generale. Nostro dovere - ha proseguito - è riflettere sul minimo storico. C’è rammarico per l’astensione più alta di sempre».
Letta: «Al congresso non sarò candidato»
«Questa legislatura sarà la più a destra, è un rammarico profondo ma anche uno stimolo a continuare a lottare. Nei prossimi giorni riuniremo gli organi di partito per accelerare il percorso che porterà a un congresso». Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in conferenza stampa al Nazareno. Sarà «un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd che sia all’altezza di questa fida epocale, di fronte a una destra che più destra non c’è mai stata. Assicurerò con spirito di servizio la guida del Pd fino al congresso a cui non mi presenterò da candidato».
Commissione Ue: speriamo in cooperazione costruttiva con nuove autorità italiane
«La Commissione non commenta mai i risultati delle elezioni che si svolgono negli Stati membri». Così il portavoce richiesto di commentare il voto in Italia. Il portavoce ha aggiunto che la Commissione (e la presidente von der Leyen) «lavora con i governi che escono dalle elezioni che si svolgono negli Stati membri e questo vale anche nel caso dell'Italia: ben inteso, speriamo di avere una cooperazione costruttiva con le nuove autorità italiane, per ora aspettiamo che si svolgano le procedure costituzionali per la formazione del nuovo governo».
Salvini: governo centrodestra tiri dritto per 5 anni senza cambi
Il risultato preso dalla Lega alle elezioni «è un dato che non mi soddisfa, il 9% non è il dato per cui ho lavorato ma» nel prossimo governo «saremo protagonisti». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Carroccio in via Bellerio, a Milano. «Da lunedì, dopo dopo tanti anni, c'è un governo scelto dai cittadini, con una maggioranza chiara sia alla Camera che al Senato di centrodestra». Da questo punto di vista, «conto che per almeno per cinque anni si tiri dritto, senza cambiamenti e stravolgimenti, mettendo al centro solo le cose da fare».
Salvini: complimenti a Giorgia, opposizione paga
«Questa notte alle 4 mi sono messaggiato con Giorgia a cui faccio i complimenti. È stata brava». Così il segretario della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa nella sede del partito in via Bellerio a Milano sottolineando che il dato politico è che «è stata premiata l’opposizione». «Fratelli d’Italia è stata brava a fare una forte opposizione» e certo aver governato quasi due anni «non è stato semplice», ma considerando come era la situazione «lo rifarei», ha concluso.
Salvini: la Lega ha 100 parlamentari tondi
«Sono cento tondi i parlamentari della Lega al lavoro da domani». Lo ha detto il segretario Matteo Salvini in conferenza stampa nella sede del partito in via Bellerio a Milano aggiungendo che il Carroccio è «il secondo partito del centrodestra e ce la giochiamo con il Pd come secondo» in assoluto.
Fico: premiata agenda M5S, continuiamo battaglie
«I cittadini hanno premiato l’impegno del Movimento 5 Stelle per un’agenda progressista e per l’attenzione ai diritti sociali, ai beni comuni, all’ambiente, a chi è più in difficoltà. Siamo la prima forza politica al Sud e a Napoli. Continuiamo con il nostro lavoro, a testa alta, portando avanti i nostri temi e le nostre battaglie con serietà e determinazione. Coraggio!». Lo afferma il presidente uscente della Camera Roberto Fico.
Letta al Nazareno con i vertici del partito
Il segretario del Pd, Enrico Letta, è al Nazareno dove, intorno alle 11.30, ha in programma la conferenza stampa sul voto. Nella sede del Pd, a Roma, ci sono, fra gli altri, le capigruppo Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, il coordinatore della segreteria Marco Meloni e il tesoriere Walter Verini.
La Cina: il governo Italiano abbia una politica pragmatica verso di noi
«Ci auguriamo che il nuovo governo italiano continui ad avere una politica positiva e pragmatica nei confronti della Cina, a collaborare con la Cina per approfondire la cooperazione bilaterale e gli scambi in vari campi a beneficio dei due Paesi e dei due popoli». Così il ministero degli Esteri cinese commentando l’esito delle elezioni in Italia. Lo riporta il Global Times.
Grillo: viva il Movimento 5 Stelle
«Viva il MoVimento 5 Stelle!». Così Beppe Grillo in un tweet. Il cofondatore del Movimento ha pubblicato un breve video in cui inquadra un albero, con la sua voce fuori campo che spiega: «Il grande nespolo. Gliene abbiamo fatto di tutti i colori a questo nespolo negli anni. Eppure è rigoglioso, verde e nonostante tutto sopravvive. Un filo di linfa che c’è dentro, sopravvive un po’ di tronco e fa delle nespole bellissime. Questo è il Movimento 5 Stelle, il simbolo: il nespolo vivo».
La Russa: Meloni pronta a risollevare Italia, ora fateci godere
«Meloni ha detto che sarebbe passata a numeri certi. Non ha l’ansia di dire che ha vinto, ha l’ansia di governare bene da presidente del Consiglio, è pronta a risollevare l’Italia. Adesso fateci godere un attimino». Così il senatore di FdI Ignazio La Russa, parlando del successo elettorale del partito.
Milano +1,3% dopo voto, salgono banche e Tim
Piazza Affari si rafforza e dopo mezz’ora di negoziazione il listino prende fiducia, con un risultato netto delle elezioni. Il Ftse Mib, partito in cauto calo, guadagna ora l’1,29% a 21.338 punti. Al centro dell’attenzione i titoli finanziari, il 29% dell’indice Ftse Mib e sono particolarmente sensibili allo spread BTP-bund. Intesa Sanpaolo sale del 2,7%, Unicredit dell’1,28%, Finecobank del 3,8 per cento Tra le società a controllo statale soffrono quelle dell’energia (Enel - 0,8% ed Eni -0,6%) ma Leonardo guadagna l’1,67% e Poste l’1,65 per cento. Corre Tim (+5% a 0,19 euro),uno dei dossier caldi sul tavolo del prossimo Governo.
A Piombino vince centrodestra, ma Pd primo partito
In Toscana vittoria del centrodestra anche a Piombino (Livorno), dove però il Pd risulta essere primo partito davanti a Fdi, di cui è espressione il sindaco della città Francesco Ferrari, ’paladino’ del no al rigassificatore. Nei collegi uninominali la coalizione del centrodestra ottiene il 34,28% dei voti, mentre il centrosinistra si ferma al 32,02%. Tuttavia il Pd risulta essere il primo partito con il 24,64% delle preferenze, seguito da Fdi con il 22,66% e M5s con il 16,08%.
A Milano testa a testa FdI-Pd
A Milano città il Pd si conferma il primo partito anche se tallonato da Fratelli d’Italia che, considerando anche la provincia, è il primo partito in assoluto. Nei tre collegi alla camera della città il Pd è primo con circa il 25% delle preferenze, mentre Fratelli d’Italia oscilla intorno al 20. Se si guardano i dati dell’intera circoscrizione Lombardia 1 invece FdI è al 23,88 e il Pd al 23,03. Un boom di voti per il partito di Giorgia Meloni se si confrontano i dati con quelli del 2018. Allora Fratelli d’Italia nella circoscrizione Lombardia 1 era il terzo partito del centrodestra con il 3,96% dei voti mentre il primo era la Lega con il 22 e Forza Italia arrivava al 14,26. In queste elezioni il partito di Meloni è balzato al 23,88 con la Lega crollata all’8,67 e Forza Italia al 6,58. Significativo il risultato in città di Alleanza Verdi e Sinistra che supera il 5% (nel collegio di Loreto arriva al 7,25) e di +Europa anch’essa intorno al 5.
Centrodestra fa cappotto anche in Veneto, suoi tutti uninominali
Con risultati che vedono la coalizione ben oltre il 50% , il centrodestra anche in Veneto fa cappotto nei collegi uninominali di Camera e Senato. I 17 seggi in Parlamento in palio nelle sfide dirette (12 alla Camera, 5 al Senato) andranno così tutti ai partiti di quest’area, lasciando a zero quelli che erano gli sfidanti del centrosinistra e di altre liste.
Nyt: da Italia onda d’urto che volta pagina nella storia europea
Giorgia Meloni è «la prima donna a ricoprire la carica di premier» in Italia e «la prima ad avere radici post fasciste». Scrive così il New York Times nel suo articolo di apertura sulle elezioni che si sono svolte in Italia, affermando che «domenica l’Italia ha voltato la pagina della storia europea eleggendo una coalizione di estrema destra guidata da Giorgia Meloni, la cui lunga storia di attacchi all’Unione europea, ai banchieri internazionali e ai migranti ha seminato preoccupazione per l’affidabilità della nazione nell’alleanza occidentale’’. Riguardo alla politica estera, il Nyt scrive che Meloni è «una forte sostenitrice dell’Ucraina», ma nonostante questo «i suoi partner della coalizione ammirano profondamente il presidente russo, Vladimir Putin e hanno criticato le sanzioni contro la Russia».
Debacle per parlamentari Pd in uninominali Toscana
Nei collegi uninominali della Toscana non ce l’hanno fatta i parlamentari uscenti del Pd Andrea Romano, Andrea Marcucci, Stefano Ceccanti, Tommaso Nannicini e Martina Nardi. Per la Camera, a Massa Nardi si è fermata al 27,75% mentre Elisa Montemagni, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, ottiene il 44,9% delle preferenze. A Pisa Stefano Ceccanti si è attestato al 34,9% contro il deputato Edoardo Ziello della Lega che arriva al 40,06%. A Livorno Andrea Romano spunta il 33,81%, mentre Chiara Tenerini, coordinatrice provinciale di Fi e consigliere comunale di Cecina, arriva al 35,91%. A Prato, alla Camera, Tommaso Nannicini si ferma al 33,59% mentre la parlamentare azzurra Erica Mazzetti ottiene il 40,24%. Al Senato Andrea Marcucci si attesta al 32,89% mentre il deputato Manfredi Potenti della Lega arriva al 38,98%.
Casellati eletta a Potenza, per lei settima legislatura
Eletta il presidente del Senato Elisabetta Casellati. Quando mancano allo spoglio solo tre sezioni, è saldamente al primo posto con il 36,14 per cento nel collegio uninominale di Potenza, contro il 24,31 del candidato M5S Antonio Materdomini e il 21,79 di quello del centrosinistra Ignazio Petrone. Per lei è la settima legislatura, eletta per la prima volta a Palazzo Madama nel 1994.
Calenda: maggioranza a destra sovranista, prospettiva pericolosa
«Gli italiani hanno scelto di dare una solida maggioranza alla destra sovranista. Consideriamo questa prospettiva pericolosa e incerta. Vedremo se la Meloni sarà capace di governare; noi faremo un’opposizione dura ma costruttiva». Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda in una dichiarazione.
Malpezzi (Pd): Letta chiarirà, a marzo ci aspetta il congresso
«Letta stamani chiarirà tutto. Noi abbiamo le nostre discussioni. Il congresso ci aspetta a marzo. Letta ha sempre analizzato i problemi che si affrontano poco per volta man mano che si presentano». Lo dice la capogruppo del Pd al Senato Simona Malpezzi al Tg1.
In Lombardia Misiani sola vittoria al Senato per il Pd
All’uninominale al Senato nella circoscrizione di Milano Buenos Aires con il 39,07% delle preferenze è stato eletto Antonio Misiani, davanti alla leghista Maria Cristina Cantù con il 33,28 e a Ivan Scalfarotto che, con il terzo polo, ha ottenuto il 16,33% dei voti. Quella del responsabile economico del Pd è l’unica vittoria all’uninominale per Palazzo Madama del centrosinistra in Lombardia dove il centrodestra è arrivata al 50,66% dei voti, il centrodestra si è fermato al 27,22, il Terzo polo ha sfiorato il 10% (9,96%) e il Movimento 5 stelle ha ottenuto il 7,23.
M5S vince tutti gli uninominali a Napoli e provincia
En plein del Movimento 5 Stelle nei collegi uninominali di Napoli e provincia alla Camera e al Senato. L’ampio risultato ottenuto dal partito di Giuseppe Conte in Campania, e in particolare nel capoluogo Napoli e nella sua provincia, ha comportato la vittoria di ben 11 collegi uninominali, 7 alla Camera e 4 al Senato, a partire dal collegio Napoli-Fuorigrotta alla Camera, dove il candidato pentastellato Sergio Costa (ex ministro dell’Ambiente nei Governi Conte 1 e 2) quando manca il dato di una sola sezione sfiora il 40%, battendo il candidato del centrosinistra Luigi Di Maio, ex M5S oggi leader di Impegno Civico, Mariarosaria Rossi per il centrodestra e Mara Carfagna per Azione-Italia Viva. Vittorie nette anche a Giugliano (Campania 1-U01) per Antonio Caso (42,58%), a Napoli-San Carlo all’Arena (Campania 1-U03) per Dario Carotenuto (45,49%), a Casoria per Pasqualino Penza (47,20%), ad Acerra per Carmela Auriemma (43,70%), a Somma Vesuviana per Carmela Di Lauro (34,78%) e a Torre del Greco per Gaetano Amato (34,26%).Vittoria pentastellata anche nei 4 collegi uninominali di Napoli e provincia al Senato. Nel collegio unico di Napoli città viene eletta Ada Lopreiato con il 41,47%, battuti Valeria Valente per il centrosinistra (25,35%) e Stefano Caldoro per il centrodestra (22,25%). Vincono poi a Giugliano Mariolina Castellone (44,85%), ad Acerra Raffaele De Rosa (39,01%) e a Torre del Greco Orfeo Mazzella (35,32%), battendo per circa 2.500 voti la candidata del centrodestra Pina Castiello della Lega.
Fitto (FdI): sarà governo serio e responsabile
«Il risultato è chiaro, centrodestra ha vinto le elezioni» quindi ci sarà «una guida che sarà di FdI». Lo ha detto l’eurodeputato di Fdi, Raffaele Fitto, commentando nel comitato elettorale di Bari il risultato elettorale. «Sarà un governo serio e responsabile - ha aggiunto - che già in campagna elettorale ha avuto la serietà di dire le cose come stanno anche nel Sud, assumendosi l’onere di dire le cose che vanno fatte in questo Paese smettendola con slogan, sogni e false promesse. Il momento che viviamo è il più difficile dal Dopoguerra ad oggi e quindi bisogna avere la capacità di affrontare le questioni in modo adeguato».
In Liguria Toti si ferma al 2%
Noi Moderati, la gamba centrista del centrodestra di cui il governatore Giovanni Toti con il suo Italia al centro è una delle anime, non sfonda in Liguria e si ferma al 2,13%. «Ancora una volta, come già era successo in parte nel 2018, il successo amministrativo del governo regionale e i successi dei tanti sindaci che fanno riferimento a questa coalizione non si trasferiscono al voto politico degli stessi elettori», ha commentato Toti. E questo dato mette in discussione il seggio Liguria 3 (parte di Genova e della città metropolitana di levante) dell’uninominale della Camera dove, quando mancano 3 sezioni da scrutinare, è in atto vero testa a testa tra l’ex governatore Sandro Biasotti, fedelissimo di Toti, e il sindaco di Bogliasco e deputato uscente di Leu Luca Pastorino che ha il 36.06% di consensi rispetto al 35.42 di Biasotti.
Ilaria Cucchi eletta senatrice in Toscana
Ilaria Cucchi, candidata del centrosinistra, è stata eletta senatrice nel collegio uninominale Toscana UO4 - Firenze con 208.974 voti, pari al 40,08%, secondo il dato del sito del ministero dell’Inerno. Federica Picchi, candidata del centrodestra, ha avuto il 30,03 % dei voti. Terza Stefania Saccardi, che correva per Azione-Iv: ha avuto il 12,23% dei voti. Quarto Claudio Cantella del M5S con il 10,62% dei voti.
Berlusconi torna al Senato, oltre il 50% a Monza
Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi torna al Senato. L’ex premier ha infatti vinto nel collegio uninominale di Monza con il 50,31% delle preferenze contro Federica Perella, sindaco alla Cultura del Comune di Seregno. Monza è la città in cui Berlusconi possiede la squadra di calcio, che ha portato in serie A, che alle comunali il Pd aveva strappato al centrodestra. Proprio per questolo scorso 18 settembre Enrico Letta ha organizzato la “anti-Pontida” con i sindaci Pd.
Le Pen: complimenti a Meloni e Salvini, grande vittoria
«Il popolo italiano ha deciso di prendere in mano il proprio destino eleggendo un governo patriottico e sovranista. Complimenti a Giorgia Meloni e Matteo Salvini per aver resistito alle minacce di un’Unione Europea antidemocratica e arrogante ottenendo questa grande vittoria». Lo scrive in un tweet Marine Le Pen, leader del Rassemblement National.
Rauti batte Fiano, Santanchè Cottarelli
A Sesto San Giovanni, nella ormai ex Stalingrado d’Italia, Isabella Rauti ha vinto la sfida per il Senato al collegio uninominale dove ha ottenuto il 45,4% dei voti contro il 30.80 di Emanuele Fiano. Un successo schiacciante per l’esponente di Fdi, figlia di Pino ex segretario del Msi, fra i fondatori della Fiamma tricolore rispetto all’ormai ex deputato Pd, figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz. Sempre al Senato in Lombardia un’altra esponente di FdI ha sconfitto un esponente del Pd: a Cremona la coordinatrice regionale Daniela Santanché ha ottenuto il 52,17% dei voti contro il 27,3% di Carlo Cottarelli.
Biancofiore vince il testa a testa a Rovereto
La vicepresidente di Coraggio Italia ed deputata uscente Michaela Biancofiore passa al Senato. Nel collegio di Rovereto, in Trentino, con il sostegno di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati si impone in un lungo testa a testa con il 36,79% dei consensi contro la senatrice uscente Donatella Conzatti di Italia Viva (anche lei sostenuta dall’Alleanza democratica per l’autonomia come Patton).
Non rieletto a Napoli Luigi Di Maio
Il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, non è stato rieletto. Quando mancano ormai poche sezioni al risultato definitivo (403 le sezioni scrutinate su 440) nel collegio di Napoli Fuorigrotta 2 per la Camera, ha ottenuto il 24,3% dei voti. Nettamente primo l’ex ministro dell’Ambiente, in lizza per il Movimento 5 Stelle, Sergio Costa, al 40,5%. Terza Maria Rosaria Rossi, in lizza per il centro destra, col 22,2%. Solo quarta la ministra Mara Carfagna, di Azione, al 6,7.
Pd secondo partito, M5S al 15%. Tonfo Lega
Il Pd è il secondo partito con il 19,1%, al centrosinistra va il 26,3%, oltre 15 punti in meno del centrodestra. Terzo il M5S con il 15,2%. «Tutti ci davano in picchiata e la rimonta è stata significativa: siamo la terza forza politica e quindi abbiamo una grande responsabilità», esulta Conte. Nella coalizione che vince, al trionfo di FdI corrispondono risultati negativi della Lega all’8,8% e di Fi al 7,9%, Noi Moderati allo 0,8%. Mentre nel centrosinistra Verdi-Si ottengono il 3,5%, +Europa intorno al 2,9%, Impegno civico lo 0,5%. Il terzo polo Azione-Italia Viva arriva al 7,8%, Italexit all’1,8%.
L’Italia va a destra, Meloni: al governo per unire
L’Italia svolta a destra. FdI è il primo partito, con il 26,4%, trainando al successo il centrodestra che ottiene una maggioranza netta nel nuovo Parlamento (44,1%). A dati consolidati, durante la notte Giorgia Meloni arriva nel quartier generale di Fratelli d’Italia a raccogliere l’ovazione dei suoi. «Dagli italiani arriva un’indicazione chiara per un governo di centrodestra a guida FdI. È il tempo della responsabilità, l’Italia ha scelto noi e non la tradiremo. Se saremo chiamati a governare, lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide».
Affluenza mai così bassa in italia, 9% in meno del 2018
L’affluenza al voto è stata del 63,95%, circa 9 punti meno del voto del 2018. Si tratta del minimo storico per le elezioni politiche in Italia. Nella precedente tornata elettorale aveva votato il 73,01%.
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