Quei capitali dei fondi sovrani arabi che l’Europa invoca nelle fasi di emergenza
Dagli interventi del Qatar in Deutsche Bank e Barclays ai vecchi «aiuti» libici alla Fiat (e poi a UniCredit) e del Kuwait a Daimler. Quasi sempre si è trattato di interventi di ultima istanza per evitare la nazionalizzazione (come nel caso, poi fallito, di Mps)
di Alessandro Graziani
I punti chiave
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Quando una società europea si trova in difficoltà, ecco spuntare i capitali dei fondi sovrani del Qatar, del Kuwait, di Abu Dhabi. Pur avendo a disposizione grandi risorse da investire, non sempre sono bene accetti. Ma quando le grandi società, e più spesso le grandi banche, faticano ad attrarre fondi dal mercato dei “capitali occidentali” e lottano per evitare l'onta della nazionalizzazione ecco che scatta la chiamata di ultima istanza a un fondo sovrano arabo.
Il probabile intervento del fondo del...