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Radiofrequenza e ultrasuoni per combattere le rughe del collo

Niente bisturi, né botox. Per migliorare l'elasticità della pelle e contrastare il rilassamento cutaneo, i nuovi trattamenti puntano su lifting alternativi

di Jo Ellison

©Antigoen Kourakou

4' di lettura

Se la sceneggiatrice e saggista Nora Ephron aveva un rapporto conflittuale con il suo collo, devo dire che neanch'io sono esattamente felice del mio, così come di tutto quello che ci sta sopra e sotto. Invecchiare è orribile e vedere la pelle rinsecchirsi come un elastico usurato non mi diverte per niente. Ma, proprio come Ephron, riconosco che è inutile contrastare la rapidità dell'inevitabile declino ricorrendo al bisturi. E non riesco nemmeno a tollerare l'idea delle iniezioni anti-età. Sebbene nella mia cerchia di conoscenze abbia visto risultati chirurgici piuttosto buoni, le persone che ricorrono ai filler hanno sempre qualcosa di strano. E non sono sicura che il Botox aiuti davvero a cancellare gli anni e non conferisca, invece, un aspetto da replicanti. In ogni caso, poiché voglio comunque mantenere quello che tende a scomparire in fretta, propendo per trattamenti finalizzati a stimolare la produzione di collagene e a migliorare l'elasticità, che è fondamentale. Spesso sono erroneamente descritti come trattamenti laser, in realtà di solito utilizzano gli ultrasuoni e la radiofrequenza per stimolare i muscoli sottopelle. In pratica provocano una sorta di infiammazione che attiva la produzione di collagene e – con un po' di fortuna – procura una pelle soda.

Sul mercato ci sono varie opzioni, nessuna prevede un ricovero o un periodo di convalescenza: la differenza la fanno soprattutto la propria soglia del dolore e la capacità di sopportare una certa quantità di calore direttamente sulla pelle. Nel suo studio alla Harrods Wellness Clinic di Londra e presso il New York Dermatology Group di NY, Costas Papageorgiou, chirurgo specializzato in oculoplastica, propone diverse possibilità. La sua Ultherapy (circa 4mila euro) utilizza ultrasuoni che penetrano sottopelle fino a 4,5 millimetri. «Si tratta dello stesso strato raggiunto dal chirurgo con un lifting», spiega. I risultati sono «probabilmente i migliori che si possano raggiungere prima di passare al lifting». Tuttavia, poiché – ci avverte – il trattamento può rivelarsi un po' sgradevole, conviene forse optare per la Trilogy Energy Lift, un trattamento energetico per il viso che utilizza «hydro esfoliazione, laser genesis e radiofrequenza per trattare il rilassamento cutaneo su palpebre, viso e collo».

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Da qualche anno frequento regolarmente lo studio del dottor Papageorgiou. E sebbene continui a resistere al suo invito a intervenire in maniera radicale sulle due rughe profonde – o “11” – che mi ornano la fronte, sono diventata piuttosto dipendente dall'Energy Lift. Le parole laser ed esfoliazione possono suonare invasive, ma la tecnologia moderna è lontana anni luce da quei peeling che squamavano la pelle per rigenerarla. Il trattamento è così leggero che è come se qualcuno facesse scorrere sul viso una sfera calda: la sensazione è piuttosto rilassante. Dopo un primo ciclo di sedute, ho notato un notevole miglioramento nella zona del mento, mentre il collo sembra più giovane e persino più teso. Non dura per sempre.

Secondo Papageorgiou, i risultati della prima serie possono durare fino a 18 mesi: non mi pare esistano molti altri trattamenti con un rapporto costi/benefici per il paziente migliore di questo. E, oltretutto, dà una bella sensazione. Certo, incide parecchio sul portafogli (a partire da circa 3.800 euro per un ciclo), ma è senz'altro meno caro e invasivo di un lifting, che richiede un periodo di convalescenza e che, insomma, implica accettare che qualcuno ci tagli il viso con un coltello! Ma i motivi per preferire la radiofrequenza non finiscono qui. «Il Botox e i filler danno risultati estetici immediati, ma, oltre a scomparire con il tempo, possono presentare complicazioni come noduli o indurimento dei tessuti nelle aree dove è praticata l'infiltrazione, atrofia muscolare e un aspetto innaturale», dice Adeela Crown, che si definisce “ingegnere della pelle” e dieci anni fa ha abbandonato una carriera nella finanza per dedicarsi alla chimica cosmetica. «Al contrario, la tecnologia laser garantisce risultati più efficaci e duraturi perché accelera il naturale rinnovamento cellulare e la produzione di collagene a livello profondo. Inoltre la radiofrequenza dà una bella spinta al processo di riparazione dei tessuti». Nei suoi straordinari trattamenti facciali (a partire da circa 530 euro) Crown non utilizza solo la radiofrequenza e la terapia con le onde sonore: include un massaggio di “ingegneria dei contorni del viso”, il nanoneedling e un passaggio rapido sotto la sua speciale cupola iperbarica per l'ossigenoterapia. Nemmeno lei promette una luminosità duratura, ma indica questi trattamenti come «una sorta di terapia d'urto, da considerare parte integrante del “tagliando” da fare ciclicamente alla pelle».

Per un uso casalingo Crown suggerisce il laser LYMA (circa 2.300 euro) e i device NEWA Beauty (circa 290 euro), progettati per la sintesi del collagene, che «incorporano un utile dispositivo di blocco automatico che riduce il rischio di bruciarsi con il laser». Personalmente preferisco che le fonti di calore siano maneggiate da professionisti, soprattutto perché possono operare in totale sicurezza utilizzando una potenza maggiore. Ne vale la pena? La vanità è difficile da quantificare, ma per quello che conta, grazie alle sedute di radiofrequenza, adesso il rapporto con il mio collo è decisamente migliorato.

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