Restituzioni, garanzie e record sostengono il mercato da Sotheby’s
Il catalogo di pittura giovane attrae la consueta speculazione e genera sette record. Lavori multi milionari spesso salvati dalle garanzie, fra cui il record in asta per Kandisky
di Giovanni Gasparini
I punti chiave
5' di lettura
Lo spettacolo televisivo andato in onda la sera del 1° marzo da Sotheby's Londra era diviso in due atti, il primo dedicato a soddisfare il gioco speculativo dell'arte alla moda Instagram del momento, il secondo alle transazioni finanziarie degli ‘adulti', per un totale di due ore e mezza, fortunatamente due atti ben più corti della estenuante maratona del pomeriggio precedente da Christie's.
Il risultato complessivo della serata è di 172,6 milioni di sterline con le commissioni, da una stima di 139,7-187,6 milioni, grazie a oltre il 90% di lotti venduti. La percentuale scende però al 83% per il catalogo del ‘900 che porta 158,8 milioni da una stima di 133-178 milioni di sterline. Nonostante l'orario poco favorevole al mercato asiatico, la partecipazione extraeuropea al telefono ha contributo a molti rilanci ed acquisti, soprattutto per il primo catalogo ‘The Now'.
The Now: record per la pittura fresca
I 21 lotti tutti venduti nella prima ora di asta hanno realizzato complessivamente 13,7 milioni di sterline con le commissioni, ben oltre le stime di 6,6-9,3 milioni di £, secondo l'atteso copione di moltiplicazione di stime artificiosamente basse per lavori recenti e recentissimi. I tre quarti dei dipinti aveva meno di cinque anni, e solo uno superava i dieci anni. Oltre a due debutti in asta per Emma Webster a oltre 406mila £ per il quadro ‘Primavera' e per l'iracheno Mohammed Sami con ‘Family Issues I' a 355.600£, si contano sette nuovi record per altrettanti nomi fra cui il pittore torinese Guglielmo Castelli prodotto dalla galleria Mendes Wood, la cui composizione ‘Drunken Incantations' ha raggiunto 203.200 £, senza bisogno della garanzia che stranamente proteggeva il lotto. Nell’elenco dei risultati da record segnaliamo Michael Armitage (1.863.000 £), Spencer Lewis (95.250 £), Jana Euler (177.800 £), Miriam Cahn (584.200 £ oltre 15 volte le stime), Raghav Babbar (609.600 £, oltre 20 volte le stima) e Chloe Wise (152.400 £).
Non fanno più notizia i realizzi di Cecily Brown della scuderia di Gagosian che si attesta a 3,4 milioni di £ verso la stima alta con il lavoro «The Nymphs Have Departed» del 2014; sarebbe interessante poter leggere l'opinione di suo padre il critico David Sylvester sulle sue enormi tele colorate da arredo. Cosa hanno in comune questi prodotti pittorici? Sono coloratissimi e di grandi dimensioni, e il loro piazzamento sul mercato secondario risponde ad una logica di ‘consumo' simile a quella della moda, studiata a tavolino e con grande attenzione dalle grandi gallerie che gestiscono i pittori. Opere spesso ammantate di significati superficialmente identitari legati al curriculum, etnicità o gender del produttore, che assecondano i desideri e le ideologie di una piccola élite di curatori.
Le avanguardie: Kandinsky, Munch, Picasso
Il secondo catalogo ha portato un ricavo 11 volte quello del primo, nonostante i soli 36 lotti offerti dopo quattro ritiri, con sei lotti rimasti invenduti, fra cui due ritratti di Kees Van Dongen, due disegni rispettivamente di Schiele e Picasso, e fra le opere recenti una composizione di Christopher Wool del 1997, stimata 2,5-3,5 milioni, e un lavoro di Tracy Emin. Elevatissima la concentrazione dei realizzi nei primi cinque risultati tutti superiori ai 10 milioni di sterline, che hanno aggiudicato complessivamente 114 milioni di £. Ben 37,2 milioni di sterline del ricavo totale sono dovute al principale realizzo, una rara composizione di Wassily Kandinsky dedicata al paesino di Murnau, eseguita nel 1910 anno chiave nel passaggio fra figurativismo ed astrazione. ‘Murnau mit Kirche II' giungeva in asta dopo un processo di ri-attribuzione della sua proprietà che lo ha tolto dalle pareti del museo di Eindhoven che lo aveva in cura dal 1951, per il profitto della casa d'aste (4,2 milioni di commissioni) e dei suoi proprietari precedenti la Seconda Guerra Mondiale che lo hanno immediatamente venduto. Il dipinto era garantito da una stima a richiesta di 37 milioni, raggiunta in una sala muta, solo grazie all'aggiunta delle commissioni, sull'unico rilancio di 33 milioni di £, con ogni evidenza il garante di parte terza che ha salvato il lotto dall'onta di rimanere invenduto. Anche la grande composizione di Munch del 1906-07, ‘Danza sulla spiaggia' unico pannello di quattro metri di lunghezza rimasto in mani private del cosiddetto ‘Reinhardt Frieze' in Berlino, era posto in vendita per un accordo legato ad un diritto di proprietà conteso. Le famiglie dei collezionisti storici di Munch, Olsen e Glaser, si divideranno i 14,5 milioni di realizzo, mentre alla casa d'aste andranno i 2,4 milioni di £ delle commissioni che hanno portato il lotto a sfiorare 17 milioni, dalla stima di 12-20 milioni di £. Fra i dipinti degli anni fra le guerre spicca un colorato ritratto della figlia di Picasso Maya del 1938, già nella collezione di Gianni Versace, che ha raggiunto la stima alta di 18 milioni di £, rendendo inutile la garanzia. Mentre la più grande composizione nota di Robert Delaunay ‘Rythme Circulaire' del 1937 ha trovato un solo compratore raggiungendo la stima bassa di 7 milioni, solo grazie alle commissioni, comunque un nuovo record per l'artista.
Il dopoguerra: Freud, Richter e Warhol
A guidare i realizzi del dopoguerra una delle più grandi tele astratte di Gerhard Richter, una composizione del 1986 il 4 metri di lunghezza, che copre tutte le tonalità dello spettro di colore; il lotto partiva da una stima a richiesta e garantita di 20 milioni di £, brevemente superata a 20,8 milioni che divengono 24,2 milioni con le commissioni per il compratore asiatico, prezzo importante ma non record per l'ottuagenario artista tedesco. La garanzia di parte terza ha salvato, invece, una tela figurativa ‘Ib Reading' del 1997 di Lucian Freud, raffigurante le figlia Isobel immersa nella lettura: l'unico rilancio alla stima bassa di 15 milioni ha spinto il martello al prezzo finale di 17 milioni di £ per la tela conservata per 25 anni dalla stessa proprietà. Una progressione di rilanci lenta, ma costante, ha permesso al ritratto di Debbie Harry prodotto da Andy Warhol nel 1980 di superare la garanzia e la stima alta di 6 milioni per finire in Asia a 6,6 milioni di £ con le commissioni. Record d’asta anche per Jenny Saville per una carta a tema erotico venduta a 571.500 £ (stima 450-650.000 £)
Solo sette lotti del secondo catalogo ‘storicizzato' hanno suscitato interessi multipli che li hanno portati a superare le stime alte prima dell'aggiunta delle commissioni, fra cui ‘Odessa' lavoro del 1977 di Philip Guston che ha sfiorato i 4 milioni, da una stima di 2-3 milioni di £, e una modernissima composizione di Kupka del 1912 ‘Complexe' contesa fino a 4,6 milioni con le commissioni, ben oltre la stima di 2,2-2,8 milioni di £, grazie anche alla provenienza dalla collezione di Sean Connery. La settimana d'aste a Londra si conclude con il catalogo di Phillips il 2 marzo.
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