Revisioni mezzi pesanti alle officine private? Solo in teoria
Il Dm attuativo non è esaustivo e non si sa quanti centri ci saranno
di Maurizio Caprino
1' di lettura
L’attesa per sottoporre a revisione in officine private anche i mezzi pesanti pareva finita il 23 novembre, con la pubblicazione del Dm Infrastrutture 446/2021. Un testo di 20 articoli che fissa requisiti di ispettori e officine, oltre alle modalità di esecuzione dei controlli. Ma non basta per far partire la novità, prevista dalla legge di Bilancio di ormai tre anni fa (la 145/2018, comma 1049): mancano ancora gli ultimi dettagli, tra i quali le tariffe. E, soprattutto, non si sa se le strutture che verranno autorizzate saranno abbastanza.
Il problema sta nella convenienza per gli imprenditori del settore a investire anche sui controlli dei mezzi pesanti. Oltre alle risorse per allestire gli ampi spazi attrezzati riservati a questi veicoli come richiede il Dm, occorreranno quelle per pagare ispettori esterni: i controlli andranno svolti da personale terzo, designato di volta in volta dalla Motorizzazione in un elenco di tecnici che dovranno superare un esame di abilitazione. E per ottenere la designazione bisognerà prenotarsi per tempo, un po’ come accade già oggi per ottenere una revisione alla Motorizzazione. Mentre per i mezzi leggeri si può andare direttamente in officina.
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