Riapre Villa Passalacqua, scrigno della bellezza made in Italy
La storica struttura torna dopo tre anni di restauri all’insegna delle eccellenze italiane e definisce un nuovo concept di lusso, tra la villa privata e il cinque stelle. Un progetto che è valso alla proprietà il riconoscimento di Hotelier of the Year 2022
di Sara Magro
I punti chiave
3' di lettura
Dove immaginate Vincenzo Bellini mentre compone la Norma? In Sicilia ispirato dalle bellezze locali? Niente affatto: il musicista catanese ha scritto una delle sue opere più famose nelle stanze affrescate al piano nobile di Villa Passalacqua, con il Lago di Como e le sue montagne negli occhi.
Questa è una delle tante storie della villa ottocentesca di Moltrasio che ha riaperto il 3 giugno dopo tre anni di restauri, tornando al suo originario splendore e diventando uno dei più sontuosi hotel della zona. E non esageriamo. Al di là delle stelle è l’esperienza che ne certifica la grandeur. Le camere sono poche (24), gli spazi generosi come nelle case aristocratiche di villeggiatura di una volta con il personale di servizio pronto a qualunque richiesta: un caffè, un drink sotto i platani, un club sandwich nel parco, una pasta alla Norma, come quella della nonna, o i ravioli del plin serviti nel tovagliolo, come una volta.
Intimità e spazi generosi nella formula premiata anche da Virtuoso
Per prenotare il ristorante, usare la spa o rilassarsi a bordo piscina, bisogna essere ospiti oppure invitati degli ospiti. Infatti la famiglia De Santis (Valentina con i genitori Paolo e Antonella, già proprietari del Grand Hotel Tremezzo qualche chilometro più avanti) ha creato una nuova tipologia di albergo che unisce la dimensione della villa privata e l’esperienza di un cinque stelle lusso storico, per soddisfare esigenze emerse nel turismo di alto livello negli ultimi anni e accentuate dalla pandemia. Questa visione innovativa è stata premiata lo scorso 18 agosto da Virtuoso (la più importante società mondiale di consulenza per viaggi di alta gamma), che a Las Vegas ha assegnato alla proprietaria Valentina De Santis il titolo di “Hotelier of the Year”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti del turismo di lusso a livello mondiale. Un premio che dà lustro all’unicità dell’alta ospitalità italiana in generale.
Arredi antichi e tessuti in primo piano
Oggi si preferiscono hotel con meno camere e più spazio pro capite, per evitare l’affollamento ma anche perché l’atmosfera familiare è più adatta a soggiorni più lunghi. Inoltre gli hotel sono sempre più concepiti come microcosmi, ambasciatori del «sense of place» di un luogo, dalla storia allo stile di vita, dalla cucina al design. A Villa Passalacqua, stucchi, affreschi, cancelli in ferro battuto e pavimenti originali sono stati recuperati e arricchiti con mobili acquistati in fiere e aste antiquarie e oggetti di altissimo artigianato italiano, come il lampadario della sala da pranzo del Bronzetto di Firenze (altri sono di Barovier & Toso di Murano e Fortuny di Venezia), gli specchi decorati a mano di Barbini o i bauli in tessuto e pelle di Bottega Conticelli che nascondono le tv.
I tessuti, argomento a volte trascurato persino nell’alta hotellerie, meritano un’attenzione speciale: tende, testate, imbottiture sono di Fortuny, Dedar e Rubelli, tra le aziende più importanti del settore. Le ante degli armadi sono coperte di un delicatissimo velo Toile de Jouy con scene di vita del Lago di Como, le stesse stampate sul cotone delle borse per la piscina. Le spugne in bagno sono spesse e morbide, ed è impossibile non chiedere di che materiale siano fatte le lenzuola, così soffici e accoglienti che tutti le vorremmo avere a casa. La risposta è sorprendente: sono in fibra di legno (in vendita sull’e-commerce senseoflake.com). Gli ombrelloni e i cuscini colorati della zona piscina sono invece firmati La Double J, un brand fantasioso e coloratissimo che interrompe lo stile più classico degli interni.
Uliveto con palestra e bouquet su misura
La piscina occupa una delle quattro terrazze del parco che scende con una passeggiata panoramica fino al lago (ci si arriva anche in Cinquecento elettrica). Le altre terrazze sono dedicate al roseto, al campo di bocce, all’uliveto con la palestra, ai campi da tennis e al pollaio che produce le uova per la prima colazione. E tra il personale c’è anche una flower designer che compone bouquet anche come benvenuto per gli ospiti in arrivo.
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