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Potenziare la ricerca biomedica sotto il cappello del Servizio sanitario nazionale focalizzandosi sulle malattie rare, sulle patologie croniche - vero fardello del Ssn - e sullo sforzo di ridurre il gap con l’industria. Questi i target del primo bando da 267 milioni partito mercoledì 27 aprile e previsto dal Pnrr per la missione Salute: si tratta della prima tranche visto che entro il prossimo anno è previsto un secondo bando dello stesso importo per arrivare a un totale complessivo di oltre 520 milioni di euro.
Domande entro il 26 maggio
L’avviso pubblico per la presentazione e selezione di progetti di ricerca è partito ufficialmente il 27 aprile e prevede una serie di tempistiche per presentare le domande entro il prossimo 26 maggio.
Chi può partecipare
Potranno partecipare al bando i ricercatori che lavoreranno a dei progetti che vedranno come capofila diversi soggetti istituzionali. E cioè: Regioni, Agenas, Istituto superiore di Sanità, Inail, Ircss e Izs, Asl e ospedali, Università, enti di ricerca pubblici e soggetti privati no Profit.
I progetti di ricerca finanziabili
Come detto il bando finanzia i progetti di ricerca che puntano a tre target specifici: 50 milioni sono destinati ai progetti «Proof of Concept» volti a ridurre il gap fra i risultati del settore della ricerca scientifica e quello dell’applicazione per scopi industriali, attraverso la predisposizione di prototipi per la commercializzazione e la mitigazione dei rischi potenziali - derivanti da eventuali brevetti, licenze o barriere all’entrata – che potrebbero scoraggiare gli investitori di mercato. Altri 50 milioni sono rivolti a quei progetti di ricerca sulle malattie rare per rafforzare la capacità di risposta dei centri di eccellenza presenti in Italia. E infine i restanti 162 milioni sono riservati a quei progetti di ricerca che faranno luce su fattori di rischio e prevenzione; eziopatogenesi e meccanismi delle malattie croniche non trasmissibili.
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