Mercedes

Ritorna l’ammiraglia Classe S: guida autonoma e innovazione

La Stella a tre punte ha lanciato la sesta generazione del modello più rappresentativo: introduce soluzioni tecnologiche d’avanguardia che saranno adottate nel resto della gamma

di Massimo Mambretti

3' di lettura

La nuova generazione della Classe S è il pilone portante della mega-offensiva della Mercedes, che prevede la presentazione di trenta nuovi modelli, alcuni dei quali elettrici, entro il 2022. Al pari delle progenitrici, la nuova nata introduce novità stilistiche e tecnologiche che contageranno tutte le altre Mercedes.

La nuova Classe S tiene fede al termine tedesco Sonder, dal quale eredita la lettera che la identifica e che significa speciale non tanto con l’aspetto evidente frutto dell’evoluzione dei canoni stilistici Mercedes, ma con quanto non balza all’occhio. Tuttavia, ai nostri giorni non parliamo solo di sicurezza ed efficienza, ma anche di assistenza alla guida, interfaccia uomo-macchina, connettività, confort e gradevolezza della vita bordo. Prima di affrontare questi argomenti ed entrare nell’abitacolo, vediamo cosa offre di inedito la Classe S per quanto riguarda la sicurezza. Le novità di maggiore rilievo sono gli airbag frontali posteriori, quello centrale anteriore, che impedisce lo “scontro” fra le teste dei passeggeri, e l’evoluzione dell’Active Body Control. Quest’ultimo include un sistema che, sfruttando quanto raccolto da radar e telecamere, prevede l’imminenza di un impatto laterale e alza la vettura di otto centimetri perché l’urto venga assorbito dai brancardi, le parti più rigide delle fiancate.

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Un’altra innovazione di spicco è il sistema d’illuminazione Digital Light, che si avvale di una batteria di Led la cui luce è rifratta da 1,3 milioni di micro-specchi che proiettano sulla strada segnalazioni che avvertono il conducente di potenziali situazioni di pericolo. Il dispositivo, alla fine, incrementa il numero di quelli legati all’assistenza alla guida, che la nuova Classe S propone di livello 3 (sui 5 step previsti dalla tabella Sae) che, però, sarà utilizzabile solo su alcune autostrade tedesche dal prossimo anno.

Fa un passo avanti anche l’assistenza al parcheggio, che estende la sua funzionalità a quelli multipiano, dai quali si potrà fare entrare e uscire la vettura senza essere a bordo.Accomodandosi nell’abitacolo della nuova ammiraglia, davvero smisurato tanto nel caso di quella lunga 5,18 metri quanto di quella da 5,29 metri grazie a passi che sono di 3,11 e 3,22 centimetri, la rivoluzione avviata dalla nuova Classe S emerge a tutto spiano. Infatti, l’ambiente è dominato dalla tecnologia digitale dalla nuova generazione del sistema Mbux che può arrivare a offrire cinque display, alcuni dei quali Oled, più uno per il guidatore che crea immagini tridimensionali visibili senza indossare occhiali 3D.

A tutto ciò si aggiunge l’Head Up Display con realtà aumentata che proietta sulla strada, per esempio, le indicazioni del navigatore o il rispetto della distanza di sicurezza impostata con il cruise control adattivo. Ma torniamo all’Mbux perché ha capacità di apprendimento superiori a quello delle altre Mercedes. Infatti, comprende meglio le richieste incluse quelle dei passeggeri posteriori e non impone di pronunciare la frase chiave Hey Mercedes per avviare il dialogo. Inoltre, l’Ai estende il suo raggio d’azione grazie alla presenza di un sistema che intuisce le intenzioni dei passeggeri, per esempio attivando l’illuminazione di zone buie dell’abitacolo se si cerca qualche oggetto, e permette di gestire e controllare la propria abitazione dall’abitacolo. Per quanto riguarda il dinamismo la nuova ammiraglia propone come primizia il retrotreno sterzante.

La famiglia, che arriverà in Italia a dicembre a prezzi che partiranno da 110.000 euro, debutta con le versioni spinte da motori di 3 litri a 6 cilindri. Si tratta delle 450 e 500 mild-hybrid a benzina con 367 e 435 cavalli, oltre che delle turbodiesel 350d e 400d da 286 e 330 cavalli.

Più avanti arriveranno una mild-hybrid a gasolio V8 di 4 litri con 511 cv e un’ibrida plug-in, accreditata di un’autonomia elettrica di 100 chilometri.

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