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Roma, una supercar in abito da sera Ferrari sbarca in un nuovo mercato

Maranello punta a strappare clienti da altri marchi con un’inedita coupé gran turismo. Stile elegante, interni dominati dall’hi-tech e sotto il cofano anteriore il pluripremiato V8 da 620 cv

di Mario Cianflone

3' di lettura

È una Ferrari «aliena», nella quale contano eleganza estetica, comfort di bordo e tecnologia, ovviamente senza mettere in discussione le prerogative del marchio: prestazioni esuberanti e guidabilità eccelsa in qualsiasi condizione. La nuova Roma è questo: una coupé a motore anteriore V8 che in virtù di un listino di che parte da poco più di 200mila euro, punta a conquistare nuove schiere di ferraristi, magari tra coloro, comunque molto fortunati, che puntavano su una Porsche 911 Turbo S o su una Aston Martin. Insomma, un nuovo terreno di conquista per il cavallino rampante.

Più che sui numeri, peraltro (come è giusto che sia) impressionanti della scheda tecnica, la Roma fa leva su altri fattori, la sua linea pulita, non gridata (ma comunque definita dalle leggi dell’aerodinamica) non punta a fare clamore, scatenare un rumore visivo di un ormai démodé effetto wow fatto di muscoli ed esibizione di forza brutta. Qui domina l’understatement: l’essere e non l’apparire di uno stile, definito dal centro design guidato da Flavio Manzoni, esibisce linee morbide, classiche con l’innesto di elementi molto moderni come i proiettori led anteriori divisi in due parti o la calandra anteriore che, forata, contribuisce a creare un’espressione frontale modernamente sportiva, quasi da supercar elettrica. Allo stile contribuiscono proporzioni appropriate: la vettura è lunga 4.656 mm, larga 1.974 mm e alta 1.301 millimetri. Il posteriore, muscoloso al punto giusto, è dominato dai gruppi ottici posteriori e dai quattro scarichi che diffondono il sound, tutto Ferrari, del pluripremiato V8 biturbo 3.855 cc che con da 620 cv e 720 Nm fa scattare la GT di Maranello da 0 a 100 km/h in 3.4 secondi e da 0-200 km/h in 9.3 secondi. Supera i 320 km/h. Abbiamo provato la nuova gran turismo 2+2 (i posti dietro sono di fortuna) sulle affascinanti strade del Monferrato.

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Il V8 Ferrari si conferma una certezza: esuberante, potente ben al di là di quanto sarebbe necessario, con un sound molto Ferrari e soprattutto abbinato a un cambio F1 a 8 rapporti di nuova concezione che è davvero strepitoso grazie a una logica di controllo che lo rende fulmineo ai limiti del telepatico in upshift e downshift. Freni, sterzo e sospensioni, abbinati ad un autotelaio super rigido e a una aerodinamica rigorosa fanno il resto cioè trasformare una supercar in vettura godibile tutti i giorni in grado di rassicurare in strada o di scatenare scariche di adrenalina. Gli Adas, cioè i sistemi di assistenza alla guida, come il cruise control adattivo, sono optional così si può scegliere se si vuole una Ferrari da guidare e dominare o una GT sempre confortevole nei lunghi viaggi.

A bordo si nota una vera rivoluzione digitale, la plancia, divisa in due parti, è dominata dall’elettronica e dal comandi touch. Il volante multi-funzione infatti non presenta pulsanti fisici, ad eccezione del classico Manettino per impostare le modalità di guida (Wet, Comfort, Sport e Race). Tutti i comandi sono touch, compreso quello di avviamento a dire il vero di uso non troppo intuitivo.

Il cluster strumenti, digitale e personalizzabile e configurabile, con display da 16 pollici è per Ferrari un salto quantico: una rossa così non si era mai vista. I puristi del marchio e i fan degli strumenti meccanici storceranno il naso, ma finalmente una nota di contemporaneità ci stava tutta. Anche per competere con gli altri brand del gotha automobilistico dell’era digitale connessa.

Facile trovare la posizione di guida corretta, anche quella turistica, perché una vettura così può e deve essere condotta in modo rilassato senza posizioni pistaiole da super pilota. E anche questo fa parte della sua eleganza estetico, funzionale e tecnica.

Il sistema di infotainment con un display da 8,4 pollici in verticale e incastonato a centro plancia ed è compatibile, per fortuna, con Android Auto ed Apple CarPlay. E anche da questi dettagli come dal sistema stereo JBL montato sull’esemplare in prova emerge il carattere di questa Ferrari dalla doppia anima: veloce e confortevole Gran Turismo che all’occorrenza diventa una supercar con prestazioni da «Formula Uno in abito da sera».

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