Saipem, nuovo crollo in Borsa. Le banche collocano 20% post aumento, terranno quasi il 10%
Al termine dell'aumento di capitale da 2 miliardi di euro sono rimasti invenduti circa 600 milioni di euro sottoscritti dal consorzio di garanzia che ora alleggerisce l'esposizione
di Stefania Arcudi
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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Le azioni Saipem tornano a precipitare in Borsa a causa della pioggia di titoli che saranno riversati sul mercato dalle banche che hanno garantito l'aumento da 2 miliardi. L'operazione infatti, sottoscritta dal mercato solo al 70%, ha portato nelle tasche delle banche circa il 30% dei titoli del gruppo di servizi petroliferi e gli istituti si apprestano ad alleggerire la propria esposizione vendendone una parte sul mercato. "L'aumento di capitale è un fattore chiave per raggiungere gli obiettivi del piano strategico 2022-2025 che prevede un Cagr (tasso di crescita annuale composto) del 15% sui ricavi e una ripresa costante dei margini", hanno sottolineato gli analisti di Banca Akros.
Le banche garantiscono 600 milioni di euro per l'aumento
La società ha fatto sapere che le banche del consorzio di garanzia dell'aumento di capitale di Saipem hanno sottoscritto 584,7 milioni di azioni non sottoscritte nell'ambito dell'offerta, pari al 29,6% dei titoli totali oggetto dell'offerta, per un controvalore di 592,3 milioni di euro. Il pacchetto corrisponde al 29,2% del capitale sociale di Saipem post aumento. Il consorzio è costituito da Bnp Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, Hsbc, Intesa Sanpaolo e UniCredit (in qualità di joint global coordinators) e Abn Amro, Banca Akros, Banco Santander, Barclays, Bper, Goldman Sachs International, Société Générale e Stifel (in qualità di joint bookrunners). Come si legge in una nota della società, a seguito della sottoscrizione da parte dei garanti, l’aumento di capitale risulta integralmente sottoscritto per un controvalore complessivo pari a 1,99 miliardi. Il nuovo capitale sociale di Saipem risulta quindi pari a 501.669.790,83 di euro, suddiviso in 1.995.557.732 azioni ordinarie e 1.059 azioni di risparmio prive di indicazione del valore nominale.
Il 20% torna sul mercato, gli istituti terranno almeno il 10%
In mattinata le banche del consorzio di garanzia di Saipem hanno raggiunto un accordo per collocare sul mercato il 68% dei titoli non sottoscritti dagli investitori nell'ambito dell'aumento di capitale, un pacchetto pari a circa 400 milioni di titoli e al 19,8% del capitale di Saipem post operazione. in Borsa le quotazioni hanno immediatamente prezzato questa pioggia di titoli in arrivo sul mercato. Se il collocamento parziale avviato dalle banche avra' successo, gli istituti di credito conserveranno complessivamente poco meno del 10% di Saipem.
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