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Ebitda positivo e ricavi a 57 milioni, dunque ai livelli pre-Covid. Risultati positivi quelli raggiunti da Walcor, storico brand di cioccolato cremonese, tra i leader assoluti nella produzione di uova di Pasqua e monete, azienda che riparte dopo la crisi iniziata nel 2019. Scomparsa del titolare, difficoltà finanziarie e poi il Covid hanno portato l’azienda a chiedere il concordato preventivo, operazione omologata a inizio 2022 dopo il via libera dei creditori. Percorso di ripresa che mantiene l’organico esistente (150 addetti) e che avviene con nuovi soci, Invitalia e Jp Morgan, quest’ultima neo-proprietaria anche di Pernigotti. «Abbiamo lavorato sui costi - - spiega l’ad di Walcor e Pernigotti Attilio Capuano - ma ci siamo concentrati anche sul rinnovamento del catalogo. Export e mercato interno stanno sostenendo la nostra ripresa, con ricavi che crescono del 40%. E anche i pre-ordini della campagna di Pasqua, la più importante per noi, stanno andando molto bene, abbiamo ottime sensazioni». La presenza di Pernigotti all’interno del neo-gruppo consente di puntare su sinergie in vari ambiti, tra acquisti, marketing, vendite e produzione, con la possibilità di migliorare ancora nel 2023. «Puntiamo chiaramente ad andare oltre i 60 milioni - spiega l’ad - e l’obiettivo è quello di arrivare all’utile netto».
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