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Sci alpino, a Cortina il coronavirus cancella finali e 15 milioni di euro

È di circa 15 milioni la stima dei mancati introiti dal 18 al 22 marzo a Cortina d’Ampezzo per la cancellazione delle finali di Coppa del mondo di sci a causa del coronavirus

di Marcello Frisone

3' di lettura

Mancati introiti fino a 15 milioni di euro, che avrebbero potuto essere “soltanto” 10 se la finale di Coppa del mondo di sci alpino si fosse svolta a porte chiuse anziché essere annullata. Non tarda ad arrivare la stima sugli incassi che si perderanno a Cortina d'Ampezzo a causa dell'emergenza coronavirus che ha portato il Consiglio di emergenza della Fis ( Federazione internazionale sci ) a cancellare l'evento conclusivo della manifestazione previsto dal 18 al 22 marzo.
Il mancato incasso

Le principali voci dell'evento possono essere così sintetizzate: era previsto l'arrivo di circa 30/40mila persone, tra spettatori e partecipanti alla manifestazione (atleti, staff) nei giorni di durata dell'evento: in termini di ticketing si può stimare una perdita circa 1 milione di euro. I posti letto disponibili negli hotel di Cortina d'Ampezzo sono circa 4.200 ed erano già sold out (anche qui per metà occupati da spettatori e altra metà da staff).
Poi nel registro dei mancati incassi vanno segnalati i biglietti che non saranno più acquistati per funivie, sky pass (anche qui circa 1 milione di euro), le spese per ristoranti, pizzerie, bar e rifugi, nonché patiranno molto anche i servizi trasporti, negozi, merchandising. Infine, è ancora da quantificare nel dettaglio la mancata trasmissione dell'evento in Tv (cosa che sarebbe avvenuta in caso di porte chiuse) in quanto Infront ha acquistato il pacchetto finali Coppa del mondo 2020 ma anche i Mondiali di sci alpino 2021 che si terranno sempre a Cortina d'Ampezzo.

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Federazioni straniere contro quella italiana
Il fine settimana conclusivo della Coppa del Mondo 2019-2020 è stato dunque cancellato e non sarà recuperato, né spostato in altra sede. La decisione è arrivata il 6 marzo per mezzo di un comunicato emesso dalla Fis che spiegava come la proposta della Fisi (Federazione italiana sport invernali), assieme al supporto del ministero dello Sport, del Coni, della Regione Veneto e del Comune di Cortina, cioè di tenere l'evento a porte chiuse, ha ricevuto tutti voti contrari a eccezione, appunto, di quello dell'Italia. A quel punto è stato quindi richiesto alla Fisi di formalizzare la cancellazione dell'evento. «È con grande rammarico – ha spiegato
Flavio Roda, presidente della Fisi - che ho preso atto di questa decisione, ma ogni membro del Consiglio ha motivato la propria decisione di cancellare le finali con le limitazioni che i rispettivi governi hanno loro imposto in relazione all'epidemia di coronavirus. Tutto ciò si è però concretizzato in una grave penalizzazione per il mondo dello sport, che avrà pesanti ricadute economiche sia per la Federazione che per la Fondazione Cortina 2021 , che è l'organizzatore dei prossimi Mondiali e sarebbe dovuto essere anche l'organizzatore delle finali. È una decisione – conclude Roda - che penalizzerà però tutto l'indotto della montagna italiana, in tutte le varie realtà imprenditoriali e associative, che grazie a queste finali e ai prossimi Mondiali hanno deciso di supportare il movimento degli sport invernali con investimenti importanti e coraggiosi».

Chi lotta per la sfera di cristallo
La stagione della Coppa del Mondo di sci alpino si concluderà dunque il 14-15 marzo con le gare maschili di Kranjska Gora (Slovenia, dove comanda la classifica Alexis Pinturault con 1.148 punti contro i 1.122 di Aleksander Aamodt Kilde e i 1.041 di Henrik Kristoffersen) - e dal 12 al 14 marzo con le gare femminili di Åre (Svezia, dove Federica Brignone è in vetta con 1.378 punti contro i 1.225 di Mikaela Shiffrin e i 1.189 di Petra Vlhova) .

Riproduzione riservata ©
  • Marcello FrisoneRedattore

    Luogo: Milano

    Lingue parlate: Italiano, inglese, francese

    Argomenti: Digitale-Sport-Risparmio-Finanza-Norme-Tributi

    Premi: 31 marzo 2017 - Menzione d'eccellenza giornalista economico al premio Loy, banking and finance award

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