Sci, benessere, cene stellate: c'è molto più della neve in montagna
Un soggiorno in quota per riconnettersi alla natura. Con il barefoot invernale, saune e piscine calde sulle piste, il cibo della tradizione rivisto da chef premiati.
di Caterina Maconi
4' di lettura
Qualche giorno sulla neve, una parentesi per prendersi cura di sé tra sport, natura, buon cibo, wellness e divertimento. La vacanza ideale abbiamo imparato essere anche a portata di macchina, a poche ore da casa, specialmente in inverno. L'arco alpino, invidiata meta che richiama turisti da tutto il mondo, offre ottime opportunità per costruirsi un soggiorno da sogno, modellato a seconda di necessità, tempi ed esigenze specifiche. Proviamo a percorrere una giornata tipo in Trentino.
L'ideale è partire con una sciata alle prime luci dell'alba. Con Trentino Ski Sunrise si può salire in rifugio appena sorge il sole, assaggiare la colazione tipica – a base di pane appena sfornato, marmellate artigianali, torte profumate, salumi e insaccati locali, formaggi e uova – e scendere per primi le piste. Il silenzio, il rumore lieve delle lamine che solcano la neve dura, la calma che pervade lo spazio che si percorre veloce, il freddo che lambisce le guance. Le piste hanno un'apertura anticipata alle sei del mattino, e a quell'ora non sono prese d'assalto. I veri amanti dello sci e della montagna potranno godere della sensazione che si prova quando si fa sci alpinismo, ma su piste appena battute.
I comprensori del Trentino sono tanti e molto attrezzati. La pandemia, le nuove esigenze degli sportivi e i temi ambientali hanno messo in atto una vera transizione del settore. Ora sostenibilità e innovazione tecnologica sono due driver di crescita anche per il mondo delle piste. E così i quattro rifugi nella zona di Passo Tonale e del Ghiacciaio Presena, ovvero Capanna Presena, Panorama 3000 Glacier, Passo Paradiso e Malga Valbiolo utilizzeranno solo energia da fonti rinnovabili e prodotti Ecolabel per sostentarsi. Totalmente plastic free, adottano una proposta enogastronomica basata su prodotti locali, a chilometro zero, biologici e con etichette di qualità. Lato tech invece, nella Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta (Madonna di Campiglio, Pinzolo e Folgarida-Marilleva) questa stagione porta con sé la “rivoluzione skipass”. I prezzi delle tessere sci non sono più fissi, ma dinamici grazie a MyPass Ski: si paga solo quanto si scia, e più si scia meno si paga.
Ma ovviamente non c'è solo lo sci in Trentino. Neve vuol dire natura, meditazione, o semplicemente altri sport. Alcune chicche: a Campitello di Fassa il maneggio Charlotte Horse Riding offre trekking a cavallo nel paesaggio innevato della val di Fassa, mentre per i più avventurosi dà la possibilità di fare un Equestrian ski dragging, dove cavallo e cavaliere trainano lo sciatore o lo snowboarder lungo un percorso freestyle di 700 m con salti, curve e parabole.
Le ciaspolate sono un must, anche al chiaro di luna. Le guide alpine di Madonna di Campiglio propongono SnowMoon, 5 appuntamenti nelle notti di luna piena (19 dicembre, 18 gennaio, 16 febbraio, 18 marzo, 16 aprile), per camminare sulla neve scintillante, accompagnati dalla musica. Sempre a Madonna di Campiglio si può trascorrere una notte in un vero igloo di ghiaccio immersi nel silenzio e nella natura, esperienza preceduta da cena in stile bivacco alla luce delle torce frontali. Addirittura a Malga Millegrobbe, sull'Alpe Cimbra, si può provare il barefoot invernale per riscoprire la bellezza di camminare senza scarpe nella soffice neve fresca, sentire il freddo pungente e poi immergere i piedi nell’acqua calda. Altra segnalazione romantica: lo sleddog, alla guida della slitta trainata da una muta di cani Siberian Husky o Alaskan Malamute.
E poi fat bike, fuoripista e freeride anche di notte, scialpinismo. Le attività e gli sport abbondano, la scelta è vastissima e risponde alle richieste di tutti. Ma dopo giornate così adrenaliniche e avventurose, l'ideale è un po' di relax e divertimento. Ci sono rifugi sulle piste dove pernottare e concedersi qualche ora di rigenerazione. A 2.225 metri di altitudine, sul percorso del Sellaronda nella skiarea del Col Rodella in Val di Fassa, il rifugio Salei dispone di un'ampia area wellness affacciata sulle piste e sulle Dolomiti trentine. Saune e piscine con vista neve, per ammirare il sole che tramonta dietro alle cime. In alta val di Sole invece, sopra Passo Tonale ai piedi del ghiacciaio della Presena, il rifugio Capanna Presena dispone di alcune camere e una sauna con vasca idromassaggio con vista sul ghiacciaio.
Ma le alternative non mancano anche in luoghi più alla portata di tutti. QC Terme Dolomiti offre un’esperienza alpina unica: piscine e spazi esterni per una salutare “forest bathing”, vasche idromassaggio, biosaune, cascate. Nel cuore della Val Rendena, tra le Dolomiti di Brenta e il Gruppo dell'Adamello, Caderzone Terme è un centro termale importante. Per la stagione invernale il Borgo Salute prevede l'apertura continuativa del Centro Estetico e Massaggi e la possibilità di sfruttare il Centro Benessere in modalità “Private”, quindi in maniera esclusiva per piccoli gruppi, in modo da garantire la massima sicurezza per i propri ospiti.
In alternativa, gli amanti del vino possono segnarsi in agenda l'appuntamento con Cantine Aperte a Natale, con focus Trentino. Degustazioni, visite, eventi a numero chiuso, consulenze personalizzate per scegliere il vino perfetto per le feste. Sono organizzati da Movimento Turismo del Vino con l'obiettivo di trasformare i luoghi del vino in mercatini natalizi e aprire le porte delle aziende anche nei fine settimana per provare le eccellenze locali.
Da segnalare Cantine Ferrari: sabato 11 e domenica 12 dicembre e poi sabato 18 e domenica 19 dicembre. L'azienda è fresca di premiazione: si è aggiudicata con 12 medaglie d'oro e 8 d'argento lo “Sparkling Wine Producer of the Year” al The Champagne&Sparkling Wine World Championships, il concorso ideato e presieduto da Tom Stevenson, tra i massimi esperti mondiali di bollicine. Per la quarta volta Ferrari Trento è nell'olimpo delle bollicine mondiali.
Infine, per cena, un'esperienza stellata. Due sono i ristoranti stella Michelin della Val di Fassa: Malga Panna, dove lo chef Paolo Donei ha conquistato la stella nel 1993, a soli 19 anni. La sua è una cucina che parla del luogo, modellata sul legame profondo con il territorio. E poi Chimpl, ospitato dall'hotel Gran Mugon. Qui lo chef Stefano Ghetta reinterpreta la montagna con un tocco di estro e creatività.
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