Serie A, il mercato ci crede ancora: 7 investitori in corsa tra banche e fondi
Da Jp Morgan a Deutsche, fino a Carlyle e Apollo: riparte la corsa a finanziare i club. Discussione il 24 febbraio all’assemblea di Lega. Ipotesi advisor
di Andrea Biondi e Carlo Festa
4' di lettura
Jp Morgan, Searchlight, Carlyle, Apollo, Goldman Sachs, Citibank e Deutsche Bank. Eccoli, a quanto risulta al Sole 24 Ore, i sette fra fondi e banche internazionali che si sono fatti avanti con la Lega Serie A. Un’indicazione, questa dei soggetti finanziari interessati al massimo campionato che trova conferma nelle parole dell'ad di Lega Serie A Luigi De Siervo, dette a La politica nel pallone su Rai Gr Parlamento: «Allo stato attuale sono arrivate sette dichiarazioni d’interesse e nell’arco delle prossime due settimane con il presidente Casini effettueremo degli incontri per poter relazionare nell’assemblea del 24 febbraio alle squadre e far comprendere quali sono i modelli che sono sottoposti».
In ballo ci sono finanziamenti. Si parla di cifre fino a un miliardo di euro. E di un interesse che si è spostato sul calcio italiano e su una massima serie arrivato a uno snodo cruciale: la nuova tornata di diritti televisivi piombata in un momento molto particolare, con la spada di Damocle dell'inchiesta sulle plusvalenze che ha colpito il cluib con il più ampio seguito di tifosi: la Juventus.
E in effetti tutto si tiene. Perché queste manifestazioni di interesse – le prime quattro sarebbero già state evidenziate in maniera più forte e strutturata rispetto alle ultime tre – possono togliere un po’ di pressione al turning point della nuova asta dei diritti da cui dipende in gran parte il finanziamento del massimo campionato. Dall'altra parte, se proprio la chiamata ai vari Dazn e Sky non dovesse andare per il verso giusto con la garanzia di introiti almeno pari a quelli ottenuti con l’ultima tornata - ma stavolta gli occhi sono puntati anche nella metà campo degli Ott, fra cui Amazon in primis che un affaccio sul calcio in Italia l'ha fatto con la Champions League e l'esclusiva sulla partita del mercoledì – a quel punto i finanziamenti assumerebbero un ruolo e un'importanza anche maggiori rispetto a quelli attuali.
A questo punto occorrerà capire quale sarà l'accoglieza da parte dei presidenti, che già hanno nei fatti rispedito al mittente l'operazione fondi di investimento, con Cvc, Fsi e Advent arrivati all'ultimo miglio per entrare al 10% nella media company della Lega per poi essere respinti al momento del dunque. Qui però il tema è differente. Non c'è da discutere un ingresso nell’equity, ma finanziamenti legati a specifici progetti di investimento (dalle infrastrutture in giù). Tutto questo, evidentemente, vedendo nel massimo campionato italiano un ambito che ha bisogno di essere sostenuto, e che cerca di uscire dalla crisi di risorse finanziarie che la sta colpendo ormai da alcuni anni e per farlo prova a valutare alcune manifestazioni d'interesse che sono arrivate negli ultimi mesi.
In lizza c’è un po’ tutto il Gotha della grande finanza, soprattutto capitali americani e anglosassoni. Sette manifestazioni, ma quasi una decina tra fondi e istituzioni finanziarie si sarebbero fatti avanti: come detto le americane Jp Morgan, Goldman Sachs e Citibank ma anche gruppi finanziari attivi in «special situation» come Searchlight e Apollo fino a una cordata guidata dal colosso Usa del private equity Carlyle (assieme ad Apax e e The Three Hills) per finire con il gruppo bancario tedesco Deutsche Bank.
Si tratta di manifestazioni d’interesse per ora iniziali e generiche. I presidenti e la dirigenza della Lega non hanno ancora deciso cosa fare. Come già emerso due anni fa, quando sul tavolo c’era l’offerta, poi bocciata, del private equity Cvc (assieme a Fsi e Advent), fra i vertici dei club della massima Serie italiana non c'è ancora una visione comune sul futuro: una situazione in ordine sparso che fotografa anche il differente stato economico-finanziario delle squadre, alcune delle quali hanno bilanci abbastanza in equilibrio, a differenza di molte altre in evidente e preoccupante crisi.
Inoltre molti dei presidenti non sono disposti a cedere quote azionarie della società che gestirà la prossima tornata dei diritti televisivi. Il focus vira quindi su altre forme e strumenti finanziari, come finanziamenti e cartolarizzazioni. In ballo ci sono cifre fino a un miliardo di euro. Le grandi banche americane, come Jp Morgan e Goldman Sachs, sono pronte a elargire maxi-prestiti, anche se a fronte di lauti interessi. Del resto Jp Morgan ha grande esperienza nel mondo del calcio: era proprio il colosso bancario statunitense l'istituto che doveva finanziare la Super Lega europea, iniziativa avanzata lo scorso anno dalla Juventus e dal Real Madrid, e poi bocciata e osteggiata dai vertici dell'Uefa.
Non è da meno Goldman Sachs che con il calcio ha esperienza ventennale: in Italia ha finanziato la famiglia Zhang sull'Inter e la As Roma prima con James Pallotta e poi con il nuovo proprietario Dan Friedkin, proprio assieme a Jp Morgan.
In campo c’è anche un grande fondo americano come Apollo, che già aveva visionato il dossier calcio assieme a Tpg. Resta da capire quale sarà l’esito di queste grandi manovre sul calcio italiano. Il prossimo 24 febbraio è prevista l’assemblea di Lega dove potrebbe essere scelto l'advisor finanziario che valuterà le diverse manifestazioni d'interesse: circola il nome di Lazard che già due anni fa era stato coinvolto dai presidenti.
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