Si apre una nuova era delle sportive col debutto della supercar di Sant'Agata
Lamborghini svela l'erede della Aventador, che riprende il mito del dodici cilindri abbinandolo ai motori elettrici: Revuelto può muoversi nelle ztl a zero emissioni.
di Mario Cianflone
3' di lettura
Sei decenni, 12 cilindri e nomi illustri: Miura, Countach, Diablo, Murciélago, Aventador. Macchine che hanno fatto, tra alterne fortune, la storia dell'auto e di uno dei suoi brand più iconici: Lamborghini. È questa l'impegnativa eredità della nuova Revuelto, la super attesa nuova hypercar di Sant'Agata che prende il testimone dalla Aventador ed è soprattutto la capostipite di una nuova specie: è infatti la prima Lamborghini ibrida plug-in. Con questo modello da 500mila euro e 1.015 cavalli sprigionati complessivamente da tre motori elettrici e da un inedito V12, rigorosamente aspirato, la casa italiana del gruppo Audi entra in una nuova fase della sua storia, quella che la porterà nel 2028 nel mondo delle super sportive a ioni di litio. E qui già un brivido scorre lungo la schiena degli appassionati del Toro.
Ma torniamo alla Revuelto: la vettura, che sfida apertamente la Ferrari SF90, è tecnicamente una ibrida plug-in, cioè ricaricabile, la casa anziché definirla come Phev, Plug-in hybrid, preferisce spostare la H e chiamarla - inventando la sigla Hpev - High Performance Electrified Vehicle, veicolo elettrificato ad alte prestazioni. In effetti, la Revuelto è elettrificata nel senso che i suoi motori elettrici sono al servizio di perfomance pazzesche (350 km/h e un zero cento di 2.5 secondi) piuttosto che a ridurre consumi e impatto ambientale. La casa dichiara le emissioni complessive di CO2 del 30% inferiori rispetto alla Aventador Ultimae, ma francamente l'impatto di una macchina del genere è del tutto irrilevante per numero di esemplari (costa mezzo milione di euro) che saranno prodotti e per i km che percorreranno: è solo una questione di politica e di legislazione.
L'elettrificazione serve per muoversi nelle Ztl o per uscire dal garage senza destare attenzioni visto il sound del V12, un motore che è l'essenza del Dna Lamborghini. L'autonomia, in modalità EV, assicurata dalla batteria di soli 3,8 kWh inserita nel tunnel, è di appena 10 km. Il powertrain di Revuelto combina un V12, denominato L545, da 6,5 litri, 825 cv e 725 Nm, con tre motori elettrici. Due sono posti sull'asse anteriore e con 140 kW e 350 Nm ciascuno coadiuvano anche la trazione integrale (e sono usati per la retromarcia). Un terzo elettromotore da 110 kW è posto sul cambio a doppia frizione, 8 marce, (e qui c'è una citazione tecnica della leggendaria Miura) in posizione posteriore e trasversale. Il V12 tra l'altro è anche elemento di stile essendo a vista. Sono 13 le modalità di guida (come le classiche Città, Strada, Sport e Corsa e le inedite Recharge, Hybrid e Performance. La vettura poggia su pneumatici Potenza Sport, sviluppati ad hoc da Bridgestone 265/35 ZRF20 all'anteriore e 345/30 ZRF21 al posteriore (in opzione cerchi da 21 e da 22).
Lo stile della nuova hypercar, lunga quasi 5 metri, larga poco più di due e alta appena 1.160, segna un nuovo corso nel linguaggio visivo del marchio, ma è comunque molto aderente alla sua tradizione. Ritroviamo infatti le scissor doors, le porte che si aprono verso l'alto, il muso affusolato e il ricorrente stilema esagonale e soprattutto una Ypsilon che ricorre nella firma luminosa dei gruppi ottici e di molti elementi della macchiana: dalla plancia ai sedili. Completamente nuovo anche l'abitacolo. La plancia esibisce un touchscreen verticale da 8,4 del sistema di infotainment compatibile con Android Auto e CarPlay e con Amazon Alexa. Il cluster strumenti è digitale da 12,3” e non manca un display per il passeggero da 9.1 pollici. Il sistema si aggiorna in Ota (Over-the-air). La Revuelto è anche la prima Lamborghini con un sistema Adas completo.
La carrozzeria veste un telaio realizzato in carbonio, altro elemento del Dna Lambo, che è sviluppato con tecnologie di derivazione aeronautica e non a caso è battezzato monofuelage e permette di avere grandissima rigidità torsionale (il 25% in più, sempre rispetto alla Aventador) con masse contenute e, infatti, il rapporto peso potenza è di appena 1,75 kg/cv: il valore migliore della storia di Lamborghini. Lo stile, inoltre, abbina forma e funzione ed è in tal senso uno dei pilastri dello sviluppo aerodinamico della vettura insieme all'efficienza che è stata ottimizzata combinando un elevato carico aerodinamico e minimizzando la resistenza.
E qui entra in gioco la ala posteriore attiva che, grazie ad attuatori di inedita concezione, varia la sua posizione in funzione della modalità e della dinamica di guida (assicura la minima resistenza, ad esempio, quando si guida in modalità elettrica) o è gestita manualmente dal pilota in base alle sue preferenze.
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