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Six Senses apre a Roma il primo urban hotel del brand

Si inaugura oggi, nella Capitale, il primo hotel nello storico Palazzo Salviati Cesi Mellini, in piazza di San Marcello, a due passi da Piazza Venezia

di Paola Pierotti

3' di lettura

Six Senses Rome inaugura in Italia il primo urban hotel del brand. Apre ufficialmente oggi, 16 marzo nello storico Palazzo Salviati Cesi Mellini, in piazza di San Marcello, a due passi da Piazza Venezia.Orion Real Estate Fund V, sponsorizzato da Orion Capital Managers, è il principale investitore nella ristrutturazione. «Siamo estremamente orgogliosi di aver completato un’importante riqualificazione in cui il fondo ha investito circa 200 milioni di euro. Oggi restituiamo alla Capitale un nuovo gioiello dell’ospitalità per il segmento 5 stelle lusso, ad oggi non sufficientemente coperto dall’offerta esistente, con un’incredibile terrazza di mille metri quadrati con vista a 360 gradi sulla città aperta a tutti. La ristrutturazione – ha dichiarato Corrado Trabacchi, partner di Orion Capital Managers – ha seguito un percorso filologico che ha rispettato i diversi strati della storia (si restituisce al pubblico anche un battistero mitreo del V secolo, visibile dalla hall) aggiungendo un tocco contemporaneo firmato Patricia Urquiola. L’attenzione alla sostenibilità si riflette nella certificazione ambientale Leed Gold».

Il nuovo Six Senses a Roma

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Una ristrutturazione immersa nella storia

Poco meno di cento camere e suite. A cui si aggiungono un set di servizi come il santuario del benessere, con il circuito dei bagni romani, l’hammam curativo alle erbe e i laboratori dell’Alchemy Bar. E poi ancora il BIVIUM Restaurant-Café-Bar, aperto tutto il giorno, sarà un luogo d'incontro.

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Six Senses è il partner alberghiero, Cds il general contractor, Starching il project manager e Patricia Urquiola designer. Questi i principali protagonisti del progetto. Parliamo di un’operazione partita nel 2018, 50 milioni di intervento, per la quale la società Starching ha curato tutti i servizi tecnici dalla fase di advisory e supporto per la fase di acquisizione, al project and construction management, ha sviluppato il progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, i permesi per la realizzazione, la direzione dei lavori e la sicurezza, sulla base del design firmato Urquiola. «In questa operazione sono stati coinvolti 500 fornitori. Un’operazione unica a Roma per l'intervento su un fabbricato del 1700, con reperti del ‘400, che negli anni è stato utilizzato per diverse funzioni, con interventi successivi che ne fanno un'opera vincolata con vincolo diretto architettonico, vincolo archeologico e vincolo intellettuale del progetto Quaroni-Micalizzi degli anni ‘80» racconta Mauro Angeletti, senior partner e responsabile dell’ufficio romano di Starching.

Nell’albergo lavoreranno circa 180 persone. «Questa operazione – commenta ancora Trabacchi – rappresenta perfettamente la nostra filosofia di investimento: rigenerazione urbana, creazione di valore e responsabilità Esg».
Francesca Tozzi, general manager Six Senses Rome, spiega l’identikit di questa struttura «che interpreta la filosofia di ospitalità Six Senses (parte di IHG Hotels & Resorts, che conta attualmente 19 hotel e resort in 17 paesi, con 38 prossime aperture in programma, ndr), tradizionalmente applicata a resort dalle destinazioni esotiche, in un contesto cittadino che chiaramente ha dinamiche, ritmi e logiche diverse. La “nostra” ospitalità è focalizzata su un prodotto di per sè innovativo: elementi fondanti del gruppo quali la sostenibilità si rintracciano nell’Earth Lab, nell’emotional hospitality, e poi ancora il benessere, attraverso la spa con i bagni romani e l’Alchemy Bar, sono decisamente dei concetti nuovi nel panorama alberghiero romano”. Un hotel ma anche uno spazio con servizi, per i romani e i city users.

«Un altro aspetto importante – aggiunge Tozzi - è l’integrazione della struttura nella comunità che la ospita così come la sua valorizzazione. Anche per questo abbiamo investito nella ristrutturazione dell’adiacente Chiesa di San Marcello al Corso, il primo progetto di sostenibilità di Six Senses Rome”. Quella della Capitale è la prima proprietà in Italia, il punto di svolta nell'evoluzione strategica dell'ospitalità di Six Senses.

La crescita sul mercato italiano

«Sicuramente questa apertura – aggiunge la general manager - ha dato il via ad un processo di conquista del mercato italiano, che vedrà altre aperture nel nostro Paese negli anni a venire. A Six Senses Rome puntiamo a far superare i tradizionali livelli di revenue agli outlet del food and beverage e della spa, grazie all'apertura al cliente locale dei nostri servizi, cosa non ancora consolidata a Roma ma che invece accade in altre città internazionali. Siamo fiduciosi che questo possa portare ad una percezione diversa dell'hotel e di come gli spazi che offre possano essere vissuti».


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