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Sostenibilità e impatto sociale: il futuro delle imprese parte dalla formazione dei nuovi manager

Sostenibilità e impatto sociale: il futuro delle imprese parte dalla formazione dei nuovi manager

2' di lettura

Business school in prima linea per formare una classe dirigente responsabile che sappia orientare le aziende a beneficio della società e dell'ambiente in cui operano.

Essere in grado di valutare, misurare e gestire l'impatto di impresa è la vera sfida delle aziende che guardano a un futuro sostenibile. Gli effetti socio-economici della pandemia, il nuovo contesto internazionale e la crisi energetica hanno reso il percorso dettato dall'Onu nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile più tortuoso del previsto. La sensibilità verso i temi della responsabilità e della sostenibilità non è tuttavia diminuita.

In un'ottica imprenditoriale, termini come “social impact”, “finanza d'impatto” e “misurazione d'impatto” oggi sono sempre più frequenti, anche grazie alla spinta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Con il concetto di impatto ci riferiamo a quel cambiamento diretto e indiretto, positivo o negativo, voluto o no, che ogni iniziativa, azione o progetto genera su una comunità”, spiega il prof. Fabrizio Granà, docente del corso “Measuring Social Impact: quantifying and reporting organization's impact to society” alla ESCP Business School. L'attenzione è sul “valore creato” dalle attività d'impresa e dalle ricadute che possono avere sul contesto sociale di un territorio.

Un'analisi degli argomenti più cercati su Google ha evidenziato che negli ultimi 15 anni l'interesse globale sui temi dell'impact investing ha subito un'impennata, stabilizzandosi dal 2019 a oggi a livelli elevati. Professionisti, consulenti e ricercatori sono sempre più orientati ad analizzare e misurare i cambiamenti generati dall'attività d'impresa nel breve, medio e lungo periodo. In un contesto aziendale, sottolinea Granà, il concetto di impatto si traduce in un nuovo modello di impresa “che deve tener conto della creazione, della condivisione e della distribuzione del valore”. A livello organizzativo la componente economico-finanziaria nei processi decisionali subisce un ridimensionamento, a favore di una visione trasversale che tenga conto non solo dei beni o dei servizi prodotti, ma anche dei “benefici” sociali, culturali, economici e istituzionali che generano sulla comunità.

Perché si concretizzi, questo cambiamento richiede una nuova classe dirigente consapevole, che dovrà dimostrarsi in grado di orientare le future organizzazioni aziendali verso scelte culturali e politiche responsabili. È la sfida a cui le più importanti business school nel mondo stanno già dando una risposta. ESCP Business School, ad esempio, nell'ambito del Master in Management ha attivato il corso “Impact Entrepreneurship Programme - Option E” per formare una nuova generazione di esperti in imprenditoria ad alto impatto sociale. “La componente strategica dell'impatto - sottolinea Granà - richiede una reinterpretazione delle funzioni aziendali e dei ruoli dei manager, utilizzando un approccio interdisciplinare e trasversale”. Grazie ai nuovi percorsi formativi, la classe dirigente di domani potrà dimostrarsi capace di migliorare i modelli di gestione e orientare la pianificazione strategica delle aziende del futuro a beneficio della società e dell'ambiente.

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